Come potrebbero, ci si chiedeva, le Entrate, indire un nuovo reclutamento di funzionari, se ancora oltre cento vincitori della selezione di tre anni or sono, devono ottenere il posto guadagnato sul campo?
La risposta, finalmente, è arrivata martedì 9 settembre, con la pubblicazione in Gazzetta dei budget per le assunzioni nelle amministrazioni statali, tra cui diversi ministeri e, appunto, l’Agenzia delle Entrate stessa.
Nella fattispecie, l’ente ora guidato dal Rossella Orlandi, ha garantito l‘assunzione di 16 dirigenti di seconda fascia vincitori del V concorso, 28 funzionari di Area III, F1, risultati idonei, più 219 nuovi dirigenti – la cui selezione deve ancora essere completata – e 140 vincitori di concorso tra funzionari Area III F1 .
In totale, il budget messo a disposizione dell’ente con il calcolo ponderato della riduzione del 20% delle retribuzioni, come stabilito dalla spending review degli ultimi anni, ammonta a circa 25 milioni di euro.
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E adesso il nuovo bando 2014
A questo punto, insomma, diventano sempre più concrete le indiscrezioni che vorrebbero l’arrivo del nuovo bando per l’autunno alle porte. Mentre, infatti, stanno per avviarsi le procedure per l’esame che porterà alla individuazione degli idonei tra i dirigenti e i funzionari tecnici, con l’ufficialità delle date degli scritti attesa per le prossime due settimane, si attende il bando di concorso che dovrebbe portare nuovi innesti anche tra gli amministrativi e contabili delle Entrate.
La messa in gara di nuovi posti di lavoro, infatti, è stata inserita dai governi precedenti nei documenti di programmazione dei conti dello Stato, con l’attesa di circa mille figure in più da inserire in ufficio per implementare le nuove attività dell’ente.
Con le recenti accelerazioni sulla lotta contro l’evasione fiscale, infatti, l’organico delle Entrate necessita di aggiustamenti, con nuove professionalità e competenze da mettere in funzione.Se i funzionari tecnici, infatti, serviranno per l’imminente riforma del catasto, per altri strumenti come il redditometro, lo spesometro – da gennaio interessate anche le pubbliche amministrazioni – e l’anagrafe dei conti correnti, sono solo alcuni dei meccanismi avviati in tempi recenti che, ancora, devono entrare a pieno regime anche per la carenza di organici.
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