Come leggere la busta paga di ottobre 2022

Paolo Ballanti 13/10/22
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Come leggere la busta paga di ottobre? Quella di ottobre è storicamente una delle meno impegnative per gli addetti ai lavori. Passato il periodo dei rimborsi/trattenute da 730 ed in attesa delle operazioni di fine anno, su tutte la tredicesima mensilità e il conguaglio di fine anno, ottobre non ha nemmeno festività (godute o meno) da retribuire.

Quest’anno, tuttavia, gli effetti delle misure introdotte dal legislatore per far fronte all’aumento del costo della vita, leggi bonus 200 euro e sgravio contributi conto lavoratore dello 0,8% / 2%, chiameranno aziende e professionisti ad uno sforzo eccezionale in sede di elaborazione delle prossime buste paga.

Analizziamo in dettaglio come leggere ed interpretare il cedolino di ottobre tra novità e vecchie conoscenze.  

Indice

Come leggere la busta paga di ottobre: Retribuzione ore lavorate

L’aspetto principale da tenere in considerazione nell’analizzare il cedolino di ottobre è l’ammontare della retribuzione ordinaria, in sostanza il compenso garantito per la prestazione svolta nel periodo di paga mensile. Su questo punto è necessario distinguere tra:

  • Lavoratori retribuiti in misura fissa mensile, i cosiddetti “mensilizzati”, i quali ricevono un compenso che non subisce variazioni di mese in mese a seconda dei giorni lavorabili;
  • Lavoratori retribuiti in base alle ore lavorate, i cosiddetti lavoratori “a paga oraria”, il cui compenso può differire in ragione dei giorni lavorabili nel mese.

Nel caso dei mensilizzati, si assumono gli elementi fissi di paga, quali, di norma:

  • Paga base;
  • Scatti di anzianità;
  • Contingenza;
  • Superminimi;
  • Altre indennità;

presenti nella parte “alta” del cedolino, ottenendo in questo modo il compenso lordo mensilmente riconosciuto.

La retribuzione ordinaria così determinata può essere:

  • Aumentata, in presenza ad esempio di compensi per lavoro straordinario o supplementare;
  • Diminuita, se si verificano assenze non retribuite.

Per quanto riguarda i lavoratori a paga oraria, si assumono sempre gli elementi fissi della retribuzione e si dividono per il coefficiente orario imposto dal Ccnl applicato. In questo modo si determina la retribuzione oraria. Ad ogni modo, il compenso orario è già indicato nel cedolino paga, all’interno dell’apposito riquadro.
A questo punto non resta che moltiplicare la retribuzione oraria per le ore lavorate.

Come leggere la busta paga di ottobre: festività

Eccezion fatta per la ricorrenza del Santo Patrono, nella busta paga relativa al mese di ottobre non saranno presenti voci di retribuzione a titolo di:

  • Festività godute (come accadrà ad esempio per venerdì 1° novembre);
  • Festività non godute perché soppresse per legge (è il caso del 4 novembre).

Come leggere la busta paga di ottobre: voci variabili

Nella parte centrale del cedolino, quella che graficamente occupa la maggior parte dello spazio, sono di norma indicate le voci variabili della retribuzione. Tali si intendono quegli importi riconosciuti a seconda di:

  • Quante ore sono state lavorate nel corso del periodo di paga, è il caso, ad esempio, dei compensi per lavoro straordinario (diurno, notturno, festivo o festivo notturno) o supplementare;
  • Quando il dipendente ha prestato l’attività lavorativa, come avviene per le maggiorazioni riconosciute a fronte di:
  • 1)     Lavoro ordinario festivo o domenicale;
  • 2) Lavoro ordinario notturno.
  • Altre caratteristiche della prestazione svolta nel periodo di paga, tra cui si citano indennità di mensa, indennità di reperibilità, indennità per mansioni superiori, indennità referente;
  • Assenze fatte nel corso del mese, da distinguersi in:
  • 1)     Assenze giustificate, retribuite dal datore di lavoro, a titolo di ferie, permessi ex-festività, permessi per riduzione dell’orario di lavoro, altri permessi retribuiti, banca ore;
  • 2)     Assenze giustificate, retribuite da Inps o Inail con eventuale integrazione a carico dell’azienda, quali malattia, maternità, permessi ex Legge numero 104/1992, donazione sangue, infortuni sul lavoro e malattie professionali, congedo straordinario;
  • 3)     Assenze giustificate ma non retribuite dal datore di lavoro, come quelle a titolo di aspettativa o permessi non retribuiti;
  • 4)     Assenze ingiustificate e non retribuite dal datore di lavoro.

Data l’ampia casistica di voci variabili, si comprende a questo punto come mai l’apposito riquadro del cedolino paga occupi un tale spazio.

Come leggere la busta paga di ottobre: calcoli Inps e Irpef

Nella parte bassa del cedolino sono presenti i calcoli relativi alle trattenute per contributi Inps e tassazione Irpef.

Contributi Inps
Nel cedolino viene esposta innanzitutto la base imponibile su cui applicare la percentuale di contributi previdenziali a carico del dipendente.
A seguire un riquadro dedicato all’ammontare di quanto trattenuto al lavoratore, corrispondente a:
Base imponibile * percentuale di contributi a carico del lavoratore (di base il 9,19% cui si aggiungono le quote a titolo di contribuzione a finanziamento degli ammortizzatori sociali).

Sgravio 2%
La Legge di Bilancio 2022 (Legge 30 dicembre 2021 numero 234) ha previsto per l’anno corrente, dal 1° gennaio al prossimo 31 dicembre, una riduzione della quota di contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, a carico del lavoratore, pari a 0,8 punti percentuali.
La misura è riconosciuta ai lavoratori dipendenti, esclusi i rapporti di lavoro domestico, a patto che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692,00 euro maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.

Il successivo Decreto-legge 9 agosto 2022 numero 115 (cosiddetto Decreto Aiuti bis) ha aumentato lo sgravio di 1,2 punti percentuali, portandolo ad un complessivo 2%, limitatamente ai periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, compresa la tredicesima o i relativi ratei erogati nei suddetti periodi.
Gli aspetti operativi per l’applicazione dello sgravio al 2% sono stati dettagliati dall’Inps con il Messaggio del 26 settembre 2022 numero 3499.

Pertanto, nella busta paga di ottobre, i contributi previdenziali da trattenere ai lavoratori, in possesso di una retribuzione imponibile ai fini previdenziali non eccedente i 2.692,00 euro, saranno diminuiti in misura pari al 2%.
Alla riduzione “corrente” si aggiungeranno gli arretrati riguardanti l’applicazione dello sgravio maggiorato per i mesi di luglio, agosto e settembre.
L’ammontare dello sgravio 2% sia corrente che arretrato sarà dettagliato nel cedolino paga, nella sezione dedicata alle voci variabili del mese.

Tassazione Irpef
Al pari dei contributi, in busta paga è riportato:

  • Base imponibile ai fini fiscali;
  • Calcolo dell’Irpef lorda, grazie all’applicazione delle aliquote fiscali (in percentuale) sulla base imponibile;
  • Calcolo delle detrazioni fiscali, distinte tra quelle per attività di lavoro dipendente o per carichi di famiglia;
  • Calcolo dell’Irpef netta, corrispondente al risultato di Irpef lorda – detrazioni;
  • Ammontare delle trattenute per addizionali regionali e comunali;
  • Ammontare dell’eventuale trattamento integrativo o “Bonus 100 euro” riconosciuto come somma netta.

Come leggere la busta paga di ottobre: bonus 200 euro

Il già citato Decreto “Aiuti-bis” (D.L. 9 agosto 2022 numero 115) ha disposto all’articolo 22, comma 1, di estendere il bonus 200 euro ai lavoratori che rispettano le seguenti condizioni:

  • Rapporto di lavoro in essere nel mese di luglio 2022;
  • Esclusi dalla fruizione dello sgravio 0,80% dei contributi Inps carico dipendente, fino al 18 maggio 2022, in quanto destinatari di eventi con copertura figurativa integrale da parte dell’Inps fino alla suddetta data.

Nei loro confronti, i datori di lavoro riconosceranno l’indennità una tantum nella retribuzione di competenza del mese di ottobre.
L’ammontare del bonus, corrispondente appunto a 200 euro netti, sarà in ogni caso evidenziato tra le voci variabili del mese.  

Come leggere la busta paga di ottobre: calcolo stipendio netto

In definitiva, il netto di ottobre sarà il risultato di:

Competenze (+) Trattenute (-)
Retribuzione ordinariaAssenze
Straordinari, supplementari, maggiorazioniAltre trattenute (ad esempio multe, risarcimento danni)
Eventi a carico di Inps ed Inail ed integrazioni a carico aziendaTrattenute per cessioni dello stipendio o pignoramenti
Altre voci variabili (indennità)Trattenuta per contributi Inps a carico lavoratore (diminuita dello sgravio 2%, comprensivo degli arretrati dal 1° luglio 2022)
Eventuale bonus fiscale 100 euroTrattenuta per Irpef netta (Irpef lorda – detrazioni)
Bonus 200 euro (se spettante)Addizionali regionali (saldo anno precedente) e comunali (saldo anno precedente ed acconto anno corrente)
Il risultato finale di queste operazioni equivale al netto da corrispondere al dipendente

Paolo Ballanti

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