Buone notizie per i pensionati con un contratto di cessione del quinto in corso. L’INPS nell’ottica di semplificare le procedure di rinegoziazione delle cessioni del quinto ha realizzato una funzione telematica che permette a banche e finanziarie convenzionate di caricare direttamente i dati relativi all’estinzione del finanziamento precedente.
L’intento dell’INPS è evitare l’invio della documentazione via posta elettronica certificata (PEC), prassi finora adottata dall’Istituto che comporta inevitabilmente una dilatazione dei tempi di definizione delle pratiche.
L’innovazione tecnologica riguarda le ipotesi di rinegoziazione esterna del contratto di cessione del quinto della pensione, in cui il debitore estingue il piano di ammortamento in corso e ne attiva uno nuovo con una realtà (banca / finanziaria) diversa dalla precedente.
Indice
- La cessione del quinto della pensione
- Come ottenere la cessione del quinto?
- Cosa deve fare il creditore?
- Istruttoria Inps per la cessione del quinto
- Durata del prestito
- Il prestito si può rinegoziare
- In cosa consiste la rinegoziazione?
- La procedura di rinegoziazione esterna
- Nuovo servizio online INPS
- Avvio dal 1° luglio 2025
La cessione del quinto della pensione
Al pari dello stipendio la pensione può essere utilizzata per ottenere un prestito personale, rimborsabile, anziché attraverso un addebito automatico in conto corrente, a mezzo trattenute effettuate direttamente dall’INPS sul netto mensile da liquidare al pensionato.
La trattenuta mensile, a tutela della condizione economico-finanziaria del debitore, non può eccedere un quinto dell’importo della pensione.
A differenza del prestito tradizionale con addebito in conto corrente, la cessione del quinto comporta che, alla stregua del datore di lavoro, le somme trattenute dall’INPS sul netto da pensione vengono bonificate direttamente al soggetto creditore (banca / finanziaria) con cui il pensionato ha contratto il debito.
Come ottenere la cessione del quinto?
Per ottenere un prestito con cessione del quinto della pensione è necessario innanzitutto farsi rilasciare, presentandosi personalmente in una sede territoriale INPS, la comunicazione di cedibilità della pensione. Trattasi di un documento in cui si riporta l’importo massimo della rata del prestito, da trattenere.
La comunicazione di cedibilità dev’essere consegnata alla banca / finanziaria con cui si stipula il contratto di finanziamento.
Se il creditore è una realtà convenzionata con l’INPS, la comunicazione di cedibilità è elaborata direttamente dalla società attraverso un collegamento telematico con l’Istituto e i tassi di interesse sono quelli frutto della convenzione.
Cosa deve fare il creditore?
Le banche / finanziarie sono tenute, prima della stipula del contratto di prestito, a ottenere l’accreditamento dell’INPS.
La procedura interessa anche le società di cartolarizzazione che acquisiscono crediti relativi a finanziamenti con cessione del quinto già in corso di ammortamento sulle pensioni.
Un passaggio ulteriore è quello della convenzione con l’INPS, al fine di assicurare tassi di interesse inferiori rispetto a quelli di mercato, a diretto vantaggio del pensionato – debitore.
Istruttoria Inps per la cessione del quinto
Prima di definire il piano di ammortamento, l’INPS verifica la presenza di tutte le condizioni a tutela del pensionato:
- la banca / finanziaria deve possedere tutti i requisiti di legge;
- il tasso applicato al prestito non deve eccedere il valore soglia anti-usura per gli intermediari finanziari ordinari ovvero il tasso convenzionale se trattasi di intermediari convenzionati;
- la rata prevista nel contratto di prestito non deve eccedere un quinto dell’importo cedibile della pensione;
- nel contratto devono essere indicate tutte le spese di istruttoria, estinzione anticipata, premio assicurativo contro il rischio di premorienza, commissioni e interessi.
Completata l’istruttoria l’INPS provvede a versare la quota mensile stabilita, trattenendola direttamente dalla pensione.
Da notare che la cessione del quinto agisce riducendo il netto spettante al pensionato, depurato di tutte le trattenute fiscali e previdenziali.
Durata del prestito
Il contratto di prestito con cessione del quinto non può avere durata superiore ai dieci anni ed è obbligatoria la polizza assicurativa con contro il rischio di premorienza del titolare della prestazione.
Il prestito si può rinegoziare
La normativa (articolo 39, D.P.R. 5 gennaio 1950, numero 180) ammette la rinegoziazione dei contratti di finanziamento da estinguersi dietro cessione del quinto della pensione.
La rinegoziazione è altresì ammessa con riguardo ai contratti da estinguersi con cessione del quinto dello stipendio, poi traslati sulla pensione.
Sono invece esclusi da rinegoziazione i finanziamenti con piano di ammortamento che è ancora in fase di accodamento.
In cosa consiste la rinegoziazione?
La rinegoziazione ha come obiettivo l’estinzione del finanziamento e la stipula di un nuovo contratto con condizioni diverse, ad esempio riguardanti durata del prestito, importo e interessi.
A seconda della natura del nuovo soggetto creditore possiamo distinguere tra:
- rinegoziazione interna, se il nuovo contratto di finanziamento è stipulato con il medesimo soggetto (banca / finanziaria) di quello precedente (estinto);
- rinegoziazione esterna, nelle ipotesi in cui il nuovo contratto di finanziamento è stipulato con un soggetto creditore diverso da quello precedente.
Nelle ipotesi di rinegoziazione esterna il soggetto contraente il nuovo finanziamento è tenuto a bonificare al creditore precedente le somme a titolo di saldo del debito residuo. Solo in questo modo la cessione del quinto può considerarsi estinta, evitando così la compresenza di due prestiti.
La procedura di rinegoziazione esterna
Nella rinegoziazione esterna della cessione del quinto è necessario che il nuovo soggetto creditore comunichi all’INPS gli estremi del versamento effettuato a beneficio della banca / finanziaria con cui il pensionato aveva in corso il prestito.
Una volta ricevuta la comunicazione l’Istituto può procedere alla chiusura del piano di ammortamento, attivandone uno nuovo.
La prassi sinora adottata dall’INPS consisteva nell’invio di una PEC (posta elettronica certificata) da parte della banca / finanziaria (convenzionata o meno) titolare del nuovo contratto di prestito, cui seguiva l’inserimento dei dati nella procedura “Quote Quinto”, da parte delle sedi dell’Istituto territorialmente competenti.
Nell’ottica di semplificare e velocizzare la procedura e in particolare lo scambio di informazioni tra la banca / finanziaria e l’INPS, quest’ultimo ha implementato un servizio telematico che consente di ottenere una maggiore tempestività nella definizione delle varie fasi del processo di rinegoziazione.
Nuovo servizio online INPS
Come reso noto con Messaggio n.1768 del 5 giugno 2025, l’INPS ha realizzato una funzione che, rispetto al passato, consente alle banche / finanziarie convenzionate di caricare direttamente in procedura i dati relativi all’estinzione del finanziamento precedente, evitando così lo scambio di dati a mezzo PEC.
La nuova piattaforma, denominata “dematerializzazione CRO/TRN” riservata alle sole realtà creditrici convenzionate con l’Istituto, è accessibile attraverso i servizi di “Web Services” e “Web Application”.
Ai fini dell’inoltro dei dati relativi all’estinzione del finanziamento, precisa l’INPS, i creditori convenzionati devono “utilizzare esclusivamente la nuova funzione in argomento, astenendosi dall’inviare all’INPS, con modalità diverse da quelle descritte, comunicazioni o comunque documenti comprovanti l’avvenuta estinzione”.
Avvio dal 1° luglio 2025
Nell’ottica di consentire alle realtà convenzionate di adeguarsi alla nuova modalità di trasmissione dei dati, la prassi sinora in uso (invio della PEC) resterà attiva fino al 30 giugno 2025.
Di conseguenza, dal 1° luglio prossimo le sedi territoriali INPS non saranno più tenute al caricamento manuale in procedura “Quote Quinto” dei dati relativi all’estinzione del finanziamento precedente.
Fanno eccezione i soli rinnovi di piani multipli su pensioni della Gestione pubblica, da parte delle società convenzionate, riguardanti pensionati che nella procedura “Quote Quinto” risultano debitori di più piani in corso di ammortamento.
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Foto copertina: istock/skynesher