Bonus Ristrutturazione 2016, come cambia? Anticipo della banca, come funziona

Redazione 13/07/16
Scarica PDF Stampa
Arrivano novità in merito all’erogazione del cosiddetto bonus ristrutturazione, ossia la detrazione fiscale del 50% delle spese pagate per lavori.

Si consiglia lo speciale su BONUS RISTRUTTURAZIONI 2016

Quest’ultimo, infatti, sulla base della proposta di legge presentata alla Camera dalla Cna (Confederazione nazionale artigiani), invece che essere restituito in 10 rate nella dichiarazione dei redditi, verrà direttamente anticipato dalla banca.

Bonus Ristrutturazioni: chi lo anticipa?

Si consiglia il seguente eBook a prezzo speciale:

Grazie a questo anticipo, quindi, il cittadino, per quanto riguarda i lavori di risanamento edilizio, sarà tenuto soltanto a versare la metà dei costi; il restante 50%, quello anticipato dalla banca, verrà recuperato da quest’ultima sotto forma di agevolazione fiscale.

Il vantaggio di questo passaggio per i cittadini che vogliono usufruire del bonus è quello di non dover più aspettare 10 anni per poter recuperare le 10 rate della detrazione IRPEF, cioè l’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Oltre a ciò, il cittadino non dovrà più correre il rischio di incapienza, vale a dire di non poter recuperare la detrazione in quanto la somma delle tasse da pagare è più bassa.

Bonus Ristrutturazioni: come funziona

Ad oggi, il bonus ristrutturazioni equivale ad una detrazione del 50% delle spese sostenute per lavori di risanamento, rinnovamento o recupero del patrimonio edilizio.

Tuttavia, il bonus non può essere usato integralmente in una volta sola, venendo ripartito in 10 rate. Infine, l’importo massimo di spesa su cui può essere calcolata la detrazione è di 96mila euro.

Bonus Ristrutturazioni: come cambierà

Grazie a quanto contenuto nella recente proposta di legge sono introdotte diverse novità: mentre l’importo del bonus rimarrà uguale, lo stesso verrà invece anticipato dalla banca, per cui il cittadino dovrà pagare l’importo al netto della detrazione.

Ovviamente, per il cittadino subentreranno dei costi che derivano dal contratto di cessione del credito, tali oneri, tuttavia, non dovrebbero essere eccessivamente alti  in considerazione anche del fatto il tasso attuale di sconto è del 3,09%.

Bonus Ristrutturazioni: chi può ottenerlo

Si tratta di un’agevolazione spettante al proprietario dell’immobile (edificio o appartamento) sul quale è effettuato l’intervento, all’inquilino, all’usufruttuario, al comodatario oppure ai familiari conviventi, a condizione che siano loro stessi a sostenere le spese e che le fatture siano a loro intestate.

Quali sono gli interventi previsti

I lavori di ristrutturazione che permettono di beneficiare del bonus ristrutturazione sono i seguenti:

1) manutenzione ordinaria sulle parti comuni di un edificio residenziale (riparazione, rinnovamento o sostituzione delle finiture e degli impianti di un immobile ad uso abitativo);

2) manutenzione straordinaria sulle parti comuni di un edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali (interventi di manutenzione straordinaria effettuati sia nelle parti comuni di un immobile che nei singoli appartamenti);

3) restauro e risanamento conservativo effettuati sulle parti comuni di un edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali (interventi che servono per conservare l’immobile e per assicurarne la funzionalità);

4) ristrutturazione sulle parti comuni di un edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;

5) ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato a causa di una calamità, qualora sia stato dichiarato lo stato di emergenza;

6) restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia attinenti ad interi edifici, nel caso siano eseguiti da imprese di costruzione, ristrutturazione immobiliare o da cooperative edilizie che provvedano entro 6 mesi dalla fine dei lavori a vendere oppure ad assegnare l’immobile;

7) interventi atti a prevenire atti illeciti di terzi (impianti antifurto, casseforti a muro, porte blindate, ecc.) e finalizzati a facilitare la mobilità dei portatori di handicap grave, anche mediante la comunicazione, la tecnologia e la robotica.

Si ricorda, infine, che risultano detraibili sia i costi dei lavori, ma anche i costi di progettazione, delle perizie e dei sopralluoghi, pertanto anche le parcelle dei professionisti.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento