Bonus 50 euro registratore telematico: come funziona e importi

Redazione 15/11/22
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Mentre il governo Meloni si dichiara distruttore dei bonus (almeno quelli inutili) in vigore oggi, trova spazio per approvare una misura di sostegno ai commercianti che devono adeguarsi al nuovo tracciato elettronico, con l’adattamento o l’acquisto di nuovi registratori di casa: è stato confermato con il Decreto Aiuti Quater un bonus 50 euro per l’acquisto del registratore di cassa telematico. Sarà erogato sottoforma di credito d’imposta e coprirà il 100% della spesa sostenuta, entro il limite di 50 euro. Ecco perché si parla di bonus fino a 50 euro.

La nuova agevolazione pensata per i commercianti arriverà grazie al quarto provvedimento di aiuti (il primo del governo Meloni) varato nel Consiglio dei ministri dell’11 novembre scorso. A dire il vero tanto nuova non è. Già al tempo dell’entrata in vigore dell’obbligo del registratore telematico era stato introdotto un credito d’imposta fino a 250 euro per l’acquisto di un nuovo apparecchio e fino a 50 per l’adeguamento di quello posseduto al nuovo tracciato. Il credito era riferito alle spese sostenute però nel 2019 e 2020.

Ora con il Dl Aiuti Ter, i commercianti che devono ancora adeguarsi alle regole del registratore di cassa telematico obbligatorio, potranno chiedere un nuovo bonus 50 euro. A comunicarlo lo stesso Palazzo Chigi.

Vediamone i dettagli.

Il comunicato stampa del governo al momento si limita a comunicare lo stanziamento di “80 milioni di euro per la concessione di un credito d’imposta agli esercenti per la trasmissione della fattura telematica all’Agenzia delle entrate. Il contributo è pari al 100 per cento della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico acquistato”.

Indice

Bonus 50 euro registratore telematico: l’importo

Stando alle nuove disposizioni e alla novità del Dl Aiuti Quater, ogni commerciante che adegua il registratore di cassa al nuovo tracciato telematico potrà contare su un credito d’imposta del 100%, fino a un massimo di 50 euro della spesa sostenuta. Ecco perché inizia a essere chiamato da tutti bonus 50 euro registratore telematico.

Bonus 50 euro registratore telematico: come utilizzarlo

Si potrà utilizzare il bonus in modalità credito d’imposta, quindi in compensazione. Lo si farà tramite modello F24 da trasmettere all’Agenzia entrate.

Lo si potrà fare già dalla prima liquidazione periodica IVA successiva al mese di registrazione della fattura di acquisto del registratore di cassa elettronico. Ovviamente acquisto effettuato con modalità tracciabili.

Per i dettagli sull’utilizzo del credito occorre però attendere un provvedimento dall’Agenzia delle entrate (da emanare entro 60 giorni dalla pubblicazione del Decreto Aiuti quater sulla Gazzetta Ufficiale).

Bonus 50 euro registratore telematico: destinatari

L’agevolazione sui registratori adeguati ha lo scopo di incentivare i pagamenti elettronici e la trasmissione telematica dei dati all’Agenzia entrate. sarebbe rivolta ai soggetti passivi IVA, obbligati alla memorizzazione e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri per le spese sostenute nel 2022 e 2023.

Registratore di cassa telematico: entrata in vigore

Il Registratore di cassa telematico è strettamente legato all’entrata in vigore dello scontrino elettronico. Nel 2019 infatti è nato l’obbligo di inviare online all’Agenzia delle entrate i dati degli scontrini e ricevute, che sono di fatto diventati elettronici. L’adeguamento al nuovo tracciato, e quindi alla dotazione di registratori di cassa telematici, non è stato subito obbligatorio per tutti gli esercenti e operatori economici. L’obbligo ha visto via via un ampliamento graduale della platea.

E’ stato il decreto 127 del 2015 a introdurre questo adempimento, dapprima facoltativo, poi divenuto gradualmente obbligatorio a partire dal 2019. All’articolo 2 infatti viene stabilito che “A decorrere dal 1° gennaio 2017, i soggetti che effettuano le operazioni di cui all’articolo 22 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, possono optare per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi di cui agli articoli 2 e 3 del predetto decreto”.

Per procedere alla memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi, è previsto che gli esercenti debbano dotarsi di un registratore telematico (RT), o di un server telematico: un dispositivo che memorizza e invia i dati dei corrispettivi derivanti dalla vendita di beni o servizi, generando a fine giornata un file Xml che viene trasmesso per via telematica.

Redazione

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