Assegno unico: Isee entro il 30 giugno per non perdere gli arretrati 2025

Redazione 23/06/25

Chi riceve l’importo minimo dell’Assegno unico, per mancato aggiornamento DSU, ha pochi giorni per mettersi in regola e ricevere i giusti importi, completi di arretrati ed eventuali maggiorazioni. A maggior ragione quest’anno con la nuova DSU aggiornata alle novità dei buoni fruttiferi e BTP fuori dal calcolo ISEE fino a 50mila euro.


Scatta infatti la decurtazione delle somme AUU per tutti gli attuali beneficiari che non hanno presentato l’Isee aggiornato. Questo perché chi ha fatto domanda nel 2024, si vede accreditato l’assegno automaticamente anche quest’anno.

Resta tuttavia l’obbligo di presentare una DSU aggiornata ogni anno per avere un’attestazione ISEE valida. L’Isee va presentato entro il 28 febbraio di ogni anno, per non rischiare di ottenere solo l’importo minimo dell’Assegno. In ogni caso, se l’ISEE viene presentato in ritardo, ma entro il 30 giugno, si avrà diritto all’importo pieno e agli arretrati. Questa la regola base.


Ecco come fare per rinnovare l’ISEE, la scadenza per farlo e come recuperare gli arretrati a titolo di assegno unico.

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Indice

Pagamento Assegno unico a giugno 2025

Il mese di giugno non fa eccezione rispetto ai precedenti mesi del 2025. La data di accredito per i già beneficiari dell’Assegno unico universale è fissata a venerdì 20 giugno. In molti hanno quindi già ricevuto i pagamenti. Lo scorso febbraio l’Inps aveva infatti comunicato (vedi messaggio 633) che da febbraio a giugno l’AUU sarebbe stato pagato il 20 del mese, perlomeno a chi già lo riceveva.

Diverso è il discorso per i nuovi percettori (chi ha inviato nuova domanda), che invece si vedono accreditare il sussidio nell’ultima settimana del mese.

Pagamenti automatici

Ricordiamo che dal 2023 è attivo il pagamento automatico dell’Assegno unico e universale. In pratica, chi ha già presentato domanda AUU, può continuare a percepire la prestazione d’ufficio, cioè in automatico, senza bisogno di ri-trasmettere l’istanza ogni anno >> Ecco i nuovi importi 2025.

Per questo va aggiornato l’ISEE: per comunicare variazioni in corso della situazione economica familiare. A maggior ragione da quest’anno, che sono in vigore nuove regole in termini di calcolo ISEE riferiti al possesso di prodotti finanziari.

La Manovra 2024 ha infatti stabilito l’esclusione dal calcolo dell’Isee, ino a un valore complessivo di 50 mila euro, di:

  • titoli di Stato indicati all’articolo 3 del Testo unico in materia di debito pubblico, approvato con Decreto del Presidente della Repubblica del 30 dicembre 2003 numero 398);
  • prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.

Si ritengono validi da un lato, i titoli di Stato e, dall’altro, i prodotti finanziari di raccolta del risparmio postale, come BTP; BOT; CTZ; CCT; Buoni fruttiferi postali; Libretti di risparmio postali.

Motivo per cui l’ISEE 2025 è da rifare se si vuole approfittare dei benefici derivanti da queste modifiche di calcolo ISEE.

Assegno unico minimo senza ISEE

Importante ribadire che l’Assegno unico viene erogato alle famiglie con figli anche in assenza di ISEE. Lo prevede chiaramente il Decreto legislativo 230/2021.

In questo caso però spettano gli importi minimi previsti dalla normativa. Per intenderci quelli destinati ai beneficiari con Isee superiore a 45.574.96 euro. L’importo minimo in questo caso è di 57,5 euro.


In soldoni, i beneficiari che non hanno aggiornato la DSU (dichiarazione sostitutiva unica) per l’ISEE 2025, si vedrà accreditare solo 57,5 euro, anche se la situazione economica riferita all’Isee gliene riconoscerebbe di più.

Rinnovo/aggiornamento ISEE entro febbraio 2025

Il nuovo ISEE doveva essere presentato entro lo scorso 28 febbraio.

Al fine di facilitare la procedura di presentazione della DSU è operativa la dichiarazione precompilata, in cui coesistono dati inseriti dal cittadino ed informazioni prelevate dagli archivi Inps-Agenzia delle Entrate. Leggi anche >> l’ISEE precompilato

Si ricorda che, come previsto dalla Manovra 2023 (articolo 1, comma 323) dal 1° luglio 2023 la presentazione della DSU da parte del cittadino avviene prioritariamente in modalità precompilata, ferma restando la possibilità di presentare la dichiarazione nella modalità ordinaria.

Chi opta per la DSU online, per accedere al portale, dovrà utilizzare le proprie credenziali SPI, CIE o CNS.

In alternativa, si può sempre chiedere aiuto ai servizi di patronato e Caf convenzionati.

Assegno unico 2025: presentazione Isee tardiva

Chi ha scordato la data di febbraio, e ancora non si è messo in regola, ha però ancora tempo. Basta presentare la nuova DSU entro il 30 giugno 2025.

Il rispetto della scadenza assicura al richiedente anche la corresponsione degli arretrati relativi ai mesi di marzo, aprile e maggio scorsi. Il termine vale anche per i percettori con Isee, che intendono aggiornare la propria situazione economica specifica e, contestualmente vedersi rimodulato l’aiuto.

DSU presentata entro il 30 giugno 2025
Per quanti presenteranno la DSU oltre le tempistiche previste per il calcolo dell’Assegno unico di marzo 2023 ma entro il prossimo 30 giugno, gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2023 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2023 con la corresponsione degli importi dovuti arretrati.

DSU presentata dal 1° luglio 2025 in poi
In caso di DSU presentata dal 1° luglio in poi, come si intuisce dalle istruzioni Inps, la prestazione viene calcolata con l’importo minimo spettante, mentre l’Isee vale da quando è presentato (senza il diritto agli arretrati). 

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