Lavoratori turismo: ecco come chiedere i contributi per l’affitto. Istruzioni ufficiali

Paolo Ballanti 27/11/25
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Entro le ore 17 del 19 dicembre 2025 è possibile trasmettere, sul sito di Invitalia, le domande telematiche per l’accesso ai contributi destinati al sostegno dei costi di locazione degli alloggi per i lavoratori del comparto turistico – ricettivo.

Le istanze devono essere presentate nel rispetto delle indicazioni fornite con Decreto direttoriale del 13 novembre 2025 adottato in attuazione del Decreto del Ministro del turismo del 18 settembre 2025.

Analizziamo la novità in dettaglio. 

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Indice

A chi spettano i contributi per l’affitto

Possono presentare la domanda di accesso alle agevolazioni le realtà che dimostrino di sostenere spese per l’alloggio ai lavoratori impiegati presso unità locali costituite da strutture turistico – ricettive o esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.

A tal fine sono ammesse le imprese proponenti di qualsiasi dimensione che, alla data di presentazione della domanda, abbiano attivato nell’ambito di ciascuna delle unità locali oggetto della richiesta di agevolazione almeno uno dei codici ATECO elencati all’articolo 3, comma 1, del Decreto del Ministro del turismo del 18 settembre 2025, in qualità di attività prevalente / primaria o secondaria.

Sono altresì richiesti i seguenti requisiti:

  • avere sede legale o operativa in Italia;
  • Essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di lavoro, prevenzione infortuni e salvaguardia dell’ambiente;
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposti a fallimento, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione controllata, nonché ad alcuna procedura concorsuale di cui al Decreto Legislativo numero 14/2019;
  • non essere destinatari di sanzioni interdittive ai sensi del Decreto Legislativo numero 231/2001, articolo 9, comma 2;
  • essere in regola con gli obblighi in materia previdenziale, fiscale, assicurativa;
  • essere in regola con la normativa antimafia di cui al Decreto Legislativo numero 159/2011;
  • non incorrere nell’incapacità di contrattare con la Pubblica amministrazione;
  • essere in regola con gli obblighi assicurativi di cui all’articolo 1, commi 101 – 112 della Legge numero 213/2023;
  • essere in regola con gli obblighi normativi vigenti in materia di agibilità degli edifici.

Quali sono le spese ammissibili al contributo?

Sono ammissibili alla misura agevolativa i soggetti che dimostrino di sostenere spese per l’alloggio ai lavoratori impiegati presso la propria struttura turistico – ricettiva o presso il proprio esercizio di somministrazione di alimenti e bevande.

I contributi possono riguardare sia un’unica unità immobiliare sia diverse unità immobiliari, purché insistenti nella stessa provincia della struttura turistico – ricettiva a cui gli alloggi sono asserviti o, comunque, nel raggio di 40 chilometri.

Gli immobili devono essere nella disponibilità del soggetto beneficiario, in forza di titolo di proprietà o di contratto di locazione registrato, il cui uso è destinato per l’alloggio dei lavoratori in parola.

Possono accedere all’agevolazione le unità immobiliari per la sistemazione alloggiativa dei lavoratori, che siano funzionali entro 24 mesi dalla presentazione della domanda.

Contributo di parte corrente

Il contributo statale è diretto alla spesa dei canoni di locazione annuali da sostenere per almeno cinque anni e fino a un massimo di dieci anni, con il limite massimo di tremila euro all’anno per posto letto.

L’intensità dell’aiuto non può eccedere il 50 per cento dei costi ammissibili per le PMI e il 15 per cento per le grandi imprese.

Come si presenta la domanda di contributo?

Ciascuna impresa proponente può presentare una sola domanda di accesso al contributo, esclusivamente tramite la procedura informatica disponibile sul portale “invitalia.it – Incentivi e strumenti – Staff House – Presenta la domanda” (l’accesso all’area riservata è possibile solo con le credenziali SPID, CIE o CNS).

La finestra temporale di presentazione delle domande ha aperto alle ore 12 del 21 novembre 2025 e si chiuderà alle ore 17 del 19 dicembre 2025.

Nel periodo di apertura, si legge nel decreto, lo sportello è aperto dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì.

La documentazione richiesta

Ai fini dell’accesso all’agevolazione l’impresa è tenuta a presentare la seguente documentazione:

  • Domanda di agevolazione recante:
    • I dati identificativi dell’impresa;
    • La dichiarazione in merito al possesso dei requisiti di ammissibilità e agli impegni assunti rispetto ai dati esposti e agli obblighi previsti dal decreto ministeriale 18 settembre 2025;
    • L’elenco analitico delle unità locali interessate dall’iniziativa progettuale;
    • Per ciascuna unità immobiliare le informazioni attestanti la piena disponibilità dell’immobile all’atto della presentazione della domanda, nonché i dati relativi ai soli vani catastali in cui i lavoratori impiegati sono alloggiati e ai rispettivi posti letto disponibili;
    • Quantificazione delle spese complessive da sostenere per l’alloggio dei lavoratori impiegati;
    • Richiesta di agevolazione sotto forma di contributo in conto esercizio;
    • Ulteriori informazioni utili per il calcolo del punteggio sulla base dell’articolo 12, comma 3 del decreto ministeriale in parola;
  • In caso di agevolazione superiore a 150 mila euro, dichiarazioni in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica di cui all’articolo 85 del Decreto Legislativo numero 159/2011;
  • Prospetto recante i dati per il calcolo della dimensione d’impresa;
  • Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa in ottemperanza alle disposizioni in materia di antiriciclaggio;
  • Copia della certificazione sulla parità di genere.

La domanda di accesso alle agevolazioni e i relativi allegati devono essere firmati digitalmente, pena l’improcedibilità della stessa.

Necessario il possesso della PEC

Ai fini del completamento dell’istanza è richiesto il possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva, come risulta nel Registro delle imprese.

Firma e caricamento domanda sul portale Invitalia

Completata l’immissione dei dati sulla piattaforma telematica l’impresa genera il modulo di domanda in formato pdf immodificabile, su cui apporre la firma digitale.

Il documento firmato dev’essere poi caricato in procedura e trasmesso al sistema, che rilascerà poi l’attestazione di avvenuta presentazione della domanda, anch’essa in formato pdf immodificabile.

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Foto copertina: istock/freemixer

Paolo Ballanti

Dopo la laurea in Consulente del Lavoro, conseguita all’Università di Bologna nel 2012, dal 2014 si occupa di consulenza giuslavoristica ed elaborazione buste paga presso un’associazione di categoria in Ravenna. Negli anni successivi alla laurea ha frequentato tre master: El…Continua a leggere

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