Blocco dei licenziamenti: salta la proroga al 28 agosto nel Sostegni bis

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Il “pacchetto lavoro” presente all’interno del Decreto Sostegni bis ha generato una serie di malumori e critiche nei confronti di Ministro Orlando, soprattutto per quanto riguarda la proroga del blocco dei licenziamenti, inserita nel pacchetto, e che prevedeva appunto la proroga al 28 agosto della fine del blocco, inizialmente prevista per il 30 giugno 2021.

Le tensioni generatesi dalla norma, arrivata a sorpresa, non contenuta nelle bozze del decreto e di cui non si è parlato nella conferenza stampa post-approvazione in CdM, hanno di fatto bloccato la pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale, prevista inizialmente per il 24 maggio.

La misura era stata criticata da Confindustria, Federchimica e Federmeccanica, mentre era stata accolta con favore dalle organizzazioni sindacali. Il segretario del Partito Democratico Letta è sceso in campo per difendere l’operato del Ministro Orlando.

Nella serata del 24 maggio è stato l’intervento del premier Draghi a dirimere la questione, proponendo una mediazione con le parti sociali e facendo saltare la norma che riguardava la proroga. Resta quindi il 30 giugno 2021 la data prevista per la fine del blocco, mentre vengono confermate le altre misure del pacchetto lavoro.

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Blocco dei licenziamenti: cosa prevede il Sostegni bis

Il decreto Sostegni bis prevedeva la proroga del blocco dei licenziamenti al 28 agosto, per le imprese che chiedono la Cassa integrazione Covid-19 dall’entrata in vigore del decreto e fino a fine giugno.

Inoltre, si rendeva possibile per le imprese, dal 1° luglio, utilizzare la Cassa integrazione ordinaria senza pagare le addizionali fino a fine 2021, con l’impegno di non licenziare durante il periodo in cui se ne usufruisce.

Per sbloccare la situazione di stallo è stata stralciata la parte della norma sul blocco dei licenziamenti. Rimane invece la possibilità di utilizzare la Cig ordinaria dal 1° luglio senza addizionali.

Blocco dei licenziamenti: stop il 30 giugno

Rimane quindi per il blocco dei licenziamenti la scadenza al 30 giugno 2021. Il primo decreto Sostegni (Dl 22 marzo 2021 numero 41) aveva prorogato la scadenza del termine:

  • al 30 giugno 2021 in linea generale;
  • al 31 ottobre 2021 per le aziende che accedono agli ammortizzatori sociali con causale COVID-19.

I licenziamenti interessati dal blocco sono i licenziamenti individuali, collettivi, plurimi, per giustificato motivo oggettivo.

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Blocco dei licenziamenti: le altre misure del pacchetto lavoro

Saltata la norma sulla proroga del blocco dei licenziamenti, rimangono valide le altre misure del pacchetto lavoro. In primis, come già accennato, resta salva per le aziende la possibilità di accedere alla Cig ordinaria dal 1° luglio senza il pagamento delle addizionali, sempre con l’impegno a non licenziare.

Sempre riguardo alla cassa integrazione, in alternativa agli ammortizzatori sociali ordinari è possibile, per le imprese che sospendono o riducono l’attività per eventi riconducibili all’emergenza COVID-19 e che hanno subito nel primo semestre del 2021 un calo di fatturato del 50% rispetto allo stesso periodo del 2019, ricorrere a 26 settimane di Cassa integrazione guadagni straordinaria dal periodo di entrata in vigore del decreto al 31 dicembre 2021. Il vincolo è sempre quello dell’impegno a mantenere i livelli occupazionali e quindi a non licenziare.

Inoltre è prevista, per le aziende con particolare rilevanza strategica a livello nazionale, la proroga di sei mesi per i trattamenti di CIGS, nel caso in cui sia stato avviato il processo di cessazione dell’attività aziendale.

Le altre novità del pacchetto riguardano lo stop della progressiva riduzione dell’indennità NASPI fino al 31 dicembre 2021, riduzione che altrimenti verrebbe applicata nella misura del 3% dell’importo mensile a partire dal quarto mese di fruizione.

Importanti novità riguardano poi l’istituzione del contratto di rioccupazione, fino al 31 ottobre 2021, un contratto a tempo indeterminato che ha come scopo quello di favorire il reinserimento nel mondo del lavoro per i disoccupati, legato a uno sgravio contributivo per i primi sei mesi di applicazione, con l’eccezione dei premi e dei contributi dovuti all’INAIL.

Viene inoltre ampliata la platea delle imprese beneficiarie del contratto di espansione, allargata anche alle imprese con 100 dipendenti, dopo il primo ampliamento previsto dalla legge di bilancio 2021.

Infine, vengono concesse altre quattro mensilità del Reddito di Emergenza e viene sbloccata una nuova indennità una tantum di 1.600 euro per i lavoratori stagionali. Prevista inoltre un’indennità per i lavoratori agricoli.

Si attende la pubblicazione del testo aggiornato in Gazzetta per la versione definitiva del pacchetto lavoro.

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(FOTO governo.it con licenza CC BY-NC-SA 3.0 IT)

Alessandro Sodano

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