Pubblica Amministrazione, siglato il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico: le novità

Rinnovo CCNL, formazione, concorsi e welfare al centro della riforma della Pubblica Amministrazione pensata dal ministro Brunetta.

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Il buon funzionamento del settore pubblico è al centro del buon funzionamento della società. Se il primo funziona, funziona anche la seconda. In caso contrario, la società diventa più fragile, più ingiusta. Per questo bisogna considerare il ruolo centrale delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici.” Queste le parole del premier Draghi al momento della firma del “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale“, l’accordo stilato dal Ministro Brunetta per il rilancio della Pubblica Amministrazione.

Il Patto, siglato dal premier insieme proprio al ministro per la Pubblica Amministrazione Brunetta e al segretari delle principali confederazioni sindacali, prevede il rilancio della Pubblica Amministrazione sostenuta dalle risorse del Next Generation EU.

C’è molto da fare“, continua Draghi, analizzando la situazione attuale della PA, con un’età media dei dipendenti pubblici che arriva quasi a 51 anni. Tra gli obiettivi da perseguire, formazione, professionalizzazione e nuove forme di lavoro.

Vediamo nei prossimi paragrafi cosa prevede il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, partendo dai rinnovi contrattuali.

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Pubblica Amministrazione: i rinnovi contrattuali

Per quanto riguarda i rinnovi contrattuali, nel documento, consultabile qui, si legge che questi “salvaguarderanno l’elemento perequativo della retribuzione già previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al triennio 2016-2018, il quale confluirà nella retribuzione fondamentale cessando di essere corrisposto quale elemento distinto della retribuzione”.

Attraverso i contratti collettivi del triennio 2019-21 si procederà alla successiva rivisitazione, ricorrendo a risorse aggiuntive tramite la Legge di Bilancio 2022, degli ordinamenti professionali del personale, adeguando la disciplina contrattuale ai fabbisogni di nuove professionalità e competenze richieste dai cambiamenti organizzativi e dall’innovazione digitale e alle esigenze di valorizzazione delle capacità concretamente dimostrate.

Nella giornata di venerdì il ministro Brunetta incontrerà tutte le confederazioni sindacali che rappresentano il pubblico impiego per l’inizio dei negoziati per i rinnovi. “È per noi il migliore segno di ripartenza – afferma Brunetta – un buon contratto è un investimento nella fiducia reciproca, nella stabilità e nel carattere innovativo delle relazioni di lavoro“.

Pubblica Amministrazione: lavoro agile disciplinato nei contratti

Uno dei punti chiave del piano riguarda il lavoro agile, o smart working, che ha avuto e sta avendo un ruolo fondamentale per il lavoro nella PA e dal quale molto si è imparato durante la pandemia.

Il documento prevede, nell’ambito del rinnovo dei contratti, la definizione di una disciplina del lavoro agile per garantire condizioni di lavoro ottimali, favorire la produttività e per ottenere il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata.

Nei prossimi contratti si parlerà quindi di tutela del diritto alla disconnessione, della protezione dei dati personali, delle fasce di contattabilità e di tutto ciò che riguarda la materia del lavoro a distanza.

Pubblica Amministrazione: formazione continua del personale

Un altro punto centrale del documento riguarda la formazione del personale della Pubblica Amministrazione. La formazione non deve più rappresentare un semplice costo aggiuntivo per il lavoro pubblico, ma deve essere considerata come attività lavorativa a tutti gli effetti.

Per questo motivo il Governo si impegna a garantire percorsi di formazione specifici a tutto il personale PA, facendo particolare riferimento alle competenze digitali e informatiche, oltre che a specifiche competenze avanzate di carattere professionale.

Pubblica Amministrazione: partecipazione sindacale e welfare

Anche la partecipazione sindacale viene affrontata nel Piano, con l’impegno di favorire processi di dialogo fra le parti e valorizzare ogni forma di partecipazione volta a implementare il sistema di relazioni sindacali previsto attualmente.

Per quanto riguarda il welfare, sul documento si legge:

“Le parti concordano inoltre sulla necessità di implementare gli istituti di welfare
contrattuale, anche con riguardo al sostegno alla genitorialità con misure che integrino e implementino le prestazioni pubbliche, le forme di previdenza complementare e i sistemi di premialità diretti al miglioramento dei servizi, estendendo anche ai comparti del pubblico
impiego le agevolazioni fiscali previste per i settori privati.”

Pubblica Amministrazione: la rivoluzione dei concorsi pubblici

Una delle novità più corpose nell’ambito della riforma della Pubblica Amministrazione riguarderà le modalità di assunzione. Il ministro Brunetta, durante l’audizione sulle linee programmatiche del governo per la riforma della Pubblica Amministrazione, ha esposto quelle che dovrebbero essere le nuove modalità per lo svolgimento dei concorsi pubblici. Le linee programmatiche prevedono, in particolare:

  • l’abbandono dei concorsi centralizzati con graduatoria a scorrimento;
  • procedure digitalizzate, dall’iscrizione alle prove;
  • creazione di un portale unico per i concorsi pubblici;
  • potenziamento del Formez;
  • banca dati centralizzata sui fabbisogni di tutti gli Enti pubblici
  • incentivi per favorire il ricambio generazionale.

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(FOTO governo.it)

Alessandro Sodano

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