Assegni familiari e maggiorazione pensione 2021: comunicati i limiti di reddito

Paolo Ballanti 21/01/21
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L’INPS ha fornito con la circolare numero 157 del 29 dicembre 2020 i valori reddituali di riferimento per stabilire il diritto agli assegni familiari per il 2021 a beneficio di talune categorie di lavoratori autonomi e pensionati.

La comunicazione dell’Istituto si rivolge in particolare a tutti coloro che non sono interessati dalla normativa sugli assegni per il nucleo familiare. Parliamo di:

  • Coloni e mezzadri;
  • Coltivatori diretti;
  • Piccoli coltivatori diretti;
  • Pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi.

Per i soggetti citati, l’INPS comunica annualmente i limiti di reddito ai fini della cessazione o riduzione dell’assegno familiare nonché le soglie mensili per poter qualificare un familiare come a carico.

La circolare numero 157 ha quindi la funzione di rendere noti i valori di riferimento per l’anno 2021, a beneficio dei lavoratori autonomi e dei pensionati che ottengono la prestazione in parola sotto forma di maggiorazione dell’assegno pensionistico.

Analizziamo la disciplina nel dettaglio.

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Assegni familiari 2021: cosa sono e differenze con gli ANF

Gli assegni familiari sono una prestazione economica erogata direttamente dall’INPS a beneficio di talune categorie lavorative, in possesso di redditi non eccedenti i limiti annualmente stabiliti dalla legge.

Come già anticipato il sussidio in questione spetta a:

  • Coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
  • Piccoli coltivatori diretti;
  • Titolari delle pensioni a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi.

Gli assegni familiari si differenziano dagli ANF (Assegno per il nucleo familiare), corrisposti sempre dall’INPS (direttamente al beneficiario o tramite il datore di lavoro) a beneficio di:

  • Dipendenti del settore privato;
  • Lavoratori agricoli;
  • Lavoratori domestici e somministrati;
  • Iscritti alla Gestione Separata;
  • Dipendenti di ditte cessate e fallite;
  • Pensionati del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS;
  • Destinatari di prestazioni previdenziali;
  • Altre situazioni di lavoratori che beneficiano del pagamento diretto delle prestazioni INPS.

Assegni familiari 2021: fasce di reddito

L’assegno familiare spetta in base alla presenza di familiari a carico del soggetto beneficiario e di redditi non eccedenti determinati limiti, rivalutati annualmente per legge e comunicati con apposita circolare INPS (per il 2021 è stata pubblicata appunto la Circolare numero 157).

Le fasce di reddito vengono divise in:

  • Prima fascia, superata la quale l’assegno familiare è erogato ma in misura ridotta;
  • Seconda fascia, il cui superamento determina la non spettanza degli assegni.

Assegni familiari 2021: come presentare domanda

 Le domande per ottenere gli assegni familiari possono essere presentate, in alternativa:

  • Online sul portale telematico INPS, sezione “Prestazioni e servizi – Assegni familiari per coltivatori diretti, coloni e mezzadri, piccoli coltivatori diretti, titolari delle pensioni a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi”;
  • Chiamando il Contact center dell’Istituto al numero 803.164 (rete fissa), 06.164.164 (rete mobile);
  • Rivolgendosi a enti di patronato o intermediari abilitati.

Assegni familiari 2021: il nucleo familiare

Gli assegni familiari si ottengono per:

  • Coniuge o parte dell’unione civile;
  • Figli o equiparati minorenni anche se non conviventi, limite elevato a 21 anni per apprendisti o studenti di scuola media ovvero 26 anni per gli universitari nel limite del corso legale di laurea (per i conviventi inabili a proficuo lavoro non è previsto alcun requisito anagrafico);
  • Fratelli, sorelle e nipoti conviventi minorenni, limite elevato a 21 anni per apprendisti o studenti di scuola media ovvero 26 anni per gli universitari nel limite del corso legale di laurea (per i conviventi inabili a proficuo lavoro non è previsto alcun requisito anagrafico);
  • Ascendenti (quali genitori e nonni) ed equiparati, se il richiedente è piccolo coltivatore diretto;
  • Familiari di stranieri residenti in paesi con cui l’Italia ha stretto una convenzione internazionale in materia di trattamenti di famiglia.

Assegni familiari 2021: arretrati

Agli interessati è data la possibilità di percepire quote arretrate di assegni familiari, nel rispetto della prescrizione quinquennale.

Assegni familiari 2021: a quanto ammontano le prestazioni

Come ricorda la Circolare numero 157 gli importi delle prestazioni previdenziali (assegno familiare e maggiorazione) sono i seguenti:

  • 8,18 euro mensili per figli ed equiparati a beneficio di coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
  • 10,21 euro mensili a beneficio dei pensionati appartenenti alle Gestioni speciali per i lavoratori autonomi nonché in favore dei piccoli coltivatori diretti per coniuge, figli ed equiparati;
  • 1,21 euro mensili per genitori ed equiparati a beneficio dei piccoli coltivatori diretti.

Assegni familiari 2021: limiti di reddito

Il diritto agli assegni familiari spetta entro determinati limiti reddituali. In particolare, in sede di invio della domanda, il richiedente dovrà dichiarare i valori di reddito assoggettati ad IRPEF al lordo di detrazioni fiscali ed oneri deducibili, prodotti nell’anno solare precedente il 1º luglio di ogni anno e valevoli sino al 30 giugno dell’anno successivo.

Sono da considerare anche i redditi esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva, a patto che siano superiori ad euro 1.032,91.

Eventuali variazioni di reddito dovranno essere denunciate all’INPS, al fine di adeguare la prestazione.

Assegni familiari 2021: limiti di reddito familiare

Come anticipato, per il diritto agli assegni familiari ed alle quote di maggiorazione delle pensioni da lavoro autonomo, i limiti di reddito vengono rivalutati annualmente in ragione dell’andamento del tasso d’inflazione pari, per il 2020, allo 0,8%.

La Circolare numero 157 fornisce quindi i nuovi riferimenti reddituali dal 1º gennaio 2021, distinti in base alle seguenti tabelle:

  • Tabella con i limiti di reddito da applicare alla generalità dei casi;
  • Tabella da applicare ai soggetti (nelle condizioni di vedovo / a, divorziato / a, separato / a legalmente, abbandonato / a, celibe o nubile) che hanno diritto agli assegni familiari o alle quote di maggiorazione della pensione per i figli e gli equiparati minori;
  • Tabella per i soggetti che hanno nel proprio nucleo familiare persone dichiarate totalmente inabili;
  • Tabella riservata ai soggetti (nelle condizioni di vedovo / a, divorziato / a, separato / a legalmente, abbandonato / a, celibe o nubile) che ricevono assegni familiari o quote di maggiorazione della pensione per figli ed equiparati minori, nel cui nucleo sono presenti soggetti totalmente inabili.

In ogni tabella vengono riportate le soglie reddituali distinte in base al numero dei componenti il nucleo familiare, da 1 (l’ipotesi è quella del minorenne titolare di pensione ai superstiti) a 7 o più persone.

Infine, in ragione della consistenza del nucleo familiare, i valori vengono espressi in funzione di:

  • Reddito annuale oltre il quale cessa il riconoscimento del trattamento previdenziale per il primo figlio e per il genitore a carico e relativi equiparati;
  • Reddito annuale oltrepassato il quale termine la corresponsione di ogni trattamento previdenziale, sia esso l’assegno o la maggiorazione della pensione.

Assegni familiari 2021: limiti di reddito per familiari a carico

La comunicazione INPS del 29 dicembre 2020 si preoccupa anche di definire i limiti di reddito mensile per poter considerare a carico i familiari, ai fini del diritto agli assegni.

Per l’anno 2021 le soglie mensili al di sotto delle quali si riconosce la non autosufficienza economica sono:

  • 726,11 euro per coniuge, genitore e ciascun figlio o equiparato;
  • 270,69 euro per due genitori ed equiparati.

I limiti appena citati valgono anche nei confronti delle richieste di assegni familiari per fratelli, sorelle e nipoti.

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Paolo Ballanti

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