Busta paga di dicembre 2019: conguaglio, bonus Renzi, credito fiscale

Paolo Ballanti 03/12/19
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La busta paga di dicembre 2019 non è come quelle degli altri mesi dell’anno. Il motivo? In essa vengono riportate una serie di voci, aggiuntive rispetto a quelle normalmente presenti nei cedolini da gennaio a novembre.

Questo perché alla fine dell’anno si calcolano le tasse effettivamente dovute dal lavoratore, cosiddetto “conguaglio di fine anno”, oltre all’importo definitivo del bonus 80 euro. Entrambi i valori, tasse e credito fiscale, vengono trattenuti ed erogati al dipendente durante l’anno in maniera parziale, non essendo noto, ad esempio nel mese di marzo, quale sarà il reddito complessivo del 2019.

Vediamo quindi nel dettaglio le voci “anomale” che possono comparire nel cedolino di dicembre e come devono essere interpretate.

Busta paga di dicembre 2019: conguaglio di fine anno

Con la busta paga di Dicembre si deve calcolare l’ammontare definitivo delle tasse dovute nell’anno 2019 dal lavoratore. Questo calcolo prende il nome di “conguaglio di fine anno” e, a seconda dei casi, può comportare:

  • Un rimborso in caso di conguaglio positivo;
  • Una trattenuta in caso di conguaglio negativo.

Vediamo le due ipotesi nel dettaglio.

> Busta paga, come leggerla: la retribuzione <

Conguaglio positivo in busta paga a dicembre 2019

Il conguaglio positivo si realizza quando le tasse pagate in anticipo nel corso dell’anno in ogni singolo mese dal lavoratore sono superiori rispetto a quelle effettivamente dovute. In questo sarà rimborsata al dipendente una somma pari alle tasse pagate in eccedenza. L’importo prenderà il nome di “conguaglio a credito” e avrà l’effetto di aumentare il netto.

Pensiamo a un dipendente la cui IRPEF pagata in anticipo nei singoli mesi del 2019 sia stata pari ad euro 6.520,00. In sede di elaborazione della busta paga di Dicembre, essendo a disposizione i dati di tutto l’anno, si calcola l’IRPEF definitiva del 2019 pari ad euro 6.340,00. Di conseguenza, il dipendente ha versato 180,00 euro di tasse non dovute. L’importo sarà liquidato con la busta paga di dicembre 2019.

Di conseguenza il cedolino paga sarà:

Retribuzione lorda euro 1.850,00
Straordinari euro 340,00 +
Contributi Inps dovuti al dipendente euro 230,00 –
Irpef del mese di dicembre 2019 euro 130,00 –
Conguaglio a credito euro 180,00 +
Netto da pagare euro 2.010,00 =

Conguaglio negativo in busta paga a dicembre 2019 

Il conguaglio negativo si realizza quando le tasse pagate nell’anno dal dipendente sono inferiori rispetto all’IRPEF complessivamente dovuta nel 2019. Riprendendo l’esempio precedente, ipotizziamo che le imposte pagate in anticipo da gennaio a dicembre siano pari ad euro 6.390,00. Tuttavia, in base a quello che è stato il reddito complessivo del 2019, emerge che l’IRPEF dovuta è pari ad euro 6.430,00.

Di conseguenza, il dipendente dovrà all’Erario altri 40 euro di tasse non pagate. La busta paga di dicembre sarà pari a (riprendiamo per chiarezza gli stessi valori dell’esempio precedente):

Retribuzione lorda euro 1.850,00
Straordinari euro 340,00 +
Contributi Inps dovuti al dipendente euro 230,00 –
Irpef del mese di dicembre 2019 euro 130,00 –
Conguaglio a debito euro 40,00 –
Netto da pagare euro 1.790,00 =

Busta paga di dicembre 2019: Bonus Renzi 80 euro

Anche il bonus 80 euro è interessato dalle operazioni di conguaglio. Il motivo? Le somme vengono anticipate mensilmente salvo il calcolo definitivo nel cedolino di dicembre che stabilisce il bonus effettivamente spettante in base al reddito dell’anno.

Ricordiamo che il bonus spetta secondo importi diversi, stabiliti in ragione del reddito annuale:

  • 960 euro annui se il reddito complessivo non supera 24.600 euro;
  • Bonus riproporzionato se il reddito è compreso tra 24.600 e 26.600 euro;
  • Nessun bonus se il reddito supera i 26.600 euro.

Pensiamo a un dipendente che abbia ricevuto da gennaio a novembre 2019 un bonus pari ad euro 320,00, identificato in ogni cedolino con la voce “Credito fiscale D.L. 66/2014” o semplicemente “Bonus D.L. 66/2014”. Tuttavia, a fine anno emerge che il reddito complessivo ammonta ad euro 26.700,00, valore che non consente l’erogazione del bonus. Ne consegue che, nel cedolino di dicembre 2019, dovranno essere trattenuti euro 320,00 a titolo di bonus 80 euro erogato in eccedenza.

> Conguaglio in busta paga: come evitare brutte sorprese <

I valori in busta paga saranno i seguenti (riprendiamo i numeri citati negli altri esempi):

Retribuzione lorda Euro 1.850,00
Straordinari Euro 340,00 +
Contributi Inps dovuti al dipendente Euro 230,00 –
Irpef del mese di dicembre 2019 Euro 130,00 –
Conguaglio credito fiscale d.l. 66/2014 Euro 320,00 –
Netto da pagare Euro 1.510,00 =

Al contrario, se emerge che al dipendente è stato anticipato un bonus inferiore rispetto a quello effettivamente spettante, nella busta paga di dicembre 2019 ci sarà un’apposita voce (aggiuntiva rispetto al bonus del mese) a titolo di rimborso per credito IRPEF non erogato.

Pensiamo al lavoratore cui sia stato riconosciuto da gennaio a novembre un bonus pari ad euro 270,00. In base al reddito complessivo emerge un bonus 2019 pari ad euro 430,00. Ne consegue che nel cedolino di dicembre saranno erogati i normali 80,00 euro per il mese in questione cui si aggiungeranno altri 80 euro a titolo di rimborso per credito IRPEF non erogato.

La busta paga del mese sarà così composta:

Retribuzione lorda euro 1.850,00
Straordinari euro 340,00 +
Contributi INPS dovuti dal dipendente euro 230,00 –
IRPEF del mese di dicembre 2019 euro 130,00 –
Credito fiscale D.L. 66/2014 euro 80,00 +
Conguaglio Credito fiscale D.L. 66/2014 euro 80,00 +
Netto da pagare euro euro 1.990,00 =

 

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