Dichiarazione di successione online 2019: chi deve farla, modalità, imposta

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La dichiarazione di successione dal 1° gennaio 2019, deve essere presentata esclusivamente online, non potendosi più utilizzare il modello cartaceo, che fino allo scorso anno poteva essere consegnato presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.

La successione online, ha ovviamente il vantaggio di velocizzare le procedure in quanto grazie al software reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate, si possono calcolare le imposte ipotecarie, catastali così come i tributi speciali, potendo anche effettuare il versamento direttamente on line con l’addebito su conto corrente.

Dichiarazione di successione: chi deve farla 

I soggetti interessati alla presentazione della dichiarazione sono i seguenti:

  • i chiamati all’eredità, ovvero coloro che al momento dell’apertura della successione non hanno ancora accettato l’eredità;
  • gli eredi ovvero coloro che hanno accettato l’eredità;
  • i legatari ovvero coloro ai quali il “de cuius” ha riservato una parte di beni, o di diritti, con il testamento;
  • i rappresentanti legali degli eredi o dei legatari;
  • gli immessi nel possesso temporaneo dei beni dell’assente. Coloro che dopo un periodo di assenza, senza notizie di una persona chiedono al Tribunale di dichiarare l’assenza del soggetto interessato. In questo caso se eredi o legatari, possono acquisire il diritto alla proprietà sul bene che gli sarebbe spettato in caso di morte del soggetto scomparso, fino ad un’eventuale ricomparsa;
  • gli amministratori dell’eredità;
  • i curatori dell’eredità giacente;
  • gli esecutori testamentari ovvero il soggetto delegato dal “de cuius” all’esecuzione delle proprie volontà testamentarie.
  • i trustee.

Se più persone sono obbligate alla presentazione della dichiarazione, è sufficiente presentarne una sola. Sono invece esonerati dal presentare la dichiarazione, se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto, e l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Queste condizioni possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie.

Quando si presenta la dichiarazione di successione

La dichiarazione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che coincide generalmente, con la data del decesso del contribuente. La nuova dichiarazione di successione e domanda di voltura catastale (con riferimento alle successioni aperte a decorrere dal 3 ottobre 2006) deve essere presentata esclusivamente per via telematica. Tuttavia, dal 23 gennaio 2017 al 31 dicembre 2018 (periodo transitorio) è possibile presentare la dichiarazione di successione anche utilizzando il Modello 4 all’ufficio territoriale competente (ultima residenza nota della persona deceduta). Se il defunto risiedeva all’estero, ma in precedentemente aveva risieduto in Italia, la dichiarazione di successione deve essere presentata all’ufficio dell’Agenzia nella cui circoscrizione era stata fissata l’ultima residenza italiana. Se quest’ultima non è conosciuta, la dichiarazione va presentata presso la Direzione Provinciale II di Roma – Ufficio Territoriale Roma 6 – EUR Torrino, in Via Canton 20 – CAP 00144 Roma.

Per l’eventuale rilascio di copie conformi della dichiarazione regolarmente presentata, che per esempio, potrebbero essere richieste dalle banche per svincolare conti correnti, o titoli, è possibile recarsi in qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia munendosi dei contrassegni telematici (marca da bollo).

Il programma dell’Agenzia delle entrate 

Il programma messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, si chiama “Dichiarazione di successione” (SUC). Il suddetto software è possibile creare, o controllare, il file telematico per la dichiarazione di successione. Il software SUC è disponibile nella sezione dedicata alla successione dell’Agenzia delle Entrate. La dichiarazione di successione presentata, sarà visibile sia nel cassetto fiscale del dichiarante che in quello dei coeredi e dei chiamati. Con lo stesso software, oltre a fare la dichiarazione di successione online, si possono chiedere contestualmente le volture catastali degli immobili.

Dichiarazione di successione online: come fare 

Presentare la dichiarazione di successione online è semplice e, si tratterà di inserire in una prima sezione alcuni dati come:

  • il tipo di dichiarazione (sostitutiva, per legge, per testamento, ecc.);
  • i dati identificativi del defunto;
  • i dati identificativi dei beneficiari dell’eredità;
  • i dati relativi ai beni immobili (ove presenti)
  • i documenti che comprovano le passività;
  • le dichiarazioni sostitutive previste dalla legge.

In una seconda sezione si dovranno indicare le categorie di beni non compresi nel primo, come ad esempio i beni immobili iscritti al catasto tavolare (sistema del libro fondiario), gli aeromobili e le imbarcazioni, e le donazioni che il defunto ha effettuato in vita.

Dopo aver compilato la domanda e allegato i documenti richiesti, si dovrà salvare la domanda e inviarla online, tramite i servizi telematici dell’Agenzia.

Quando nell’attivo ereditario è presente un immobile, prima di presentare la dichiarazione di successione, occorre autoliquidare le imposte ipotecaria, catastale, di bollo, la tassa ipotecaria e i tributi speciali (per esempio, per le formalità ipotecarie).

Il pagamento delle somme dovute e calcolate in autoliquidazione, avviene con addebito su un conto aperto presso un intermediario della riscossione, (convenzionato con l’Agenzia delle Entrate) e intestato al dichiarante oppure al soggetto incaricato della trasmissione telematica, identificati dal relativo codice fiscale.

Per questo, quando si compila la dichiarazione vanno indicati il codice Iban del conto sul quale addebitare le somme dovute, e il codice fiscale dell’intestatario del conto corrente.

Se la nuova dichiarazione di successione viene presentata tramite l’ufficio territoriale competente dell’Agenzia delle Entrate, il pagamento può avvenire anche con il modello F24 o con addebito in conto corrente.

Versamento dell’imposta di successione

L’imposta di successione liquidata dall’ufficio territoriale competente sulla base della dichiarazione presentata può essere pagata anche a rate, con le seguenti modalità:

  • il 20% dell’importo si versa entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione
  • la parte restante, è versata in 8 rate trimestrali (dodici, per importi superiori a ventimila euro), sulle quali sono dovuti gli interessi calcolati dal primo giorno successivo al pagamento della tranche iniziale. Le rate scadono l’ultimo giorno di ciascun trimestre.

La rateazione non è ammessa per importi inferiori a 1.000 euro.

La decadenza è esclusa in caso di “lieve inadempimento”, cioè:

  • insufficiente versamento della rata, per una frazione non superiore al 3% e, in ogni caso, a 10.000 euro
  • tardivo versamento della somma pari al 20%, non superiore a 7 giorni.

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Giuseppe Moschella

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