Ponte Morandi, Giorgetti: pronti a sforare il tetto deficit del 3%

Redazione 21/08/18
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Il devastante crollo del Ponte Morandi di Genova potrebbe portare il Governo a sforare il tetto del 3 per cento nel rapporto deficit/Pil nella prossima legge di bilancio. Tutto per apportare rilanci e investimenti nella manutenzione delle infrastrutture, divenuti a questo punto urgenti a seguito dal tragico crollo di Genova. Una sorta di piano Marshall per mettere mano alle infrastrutture del paese.

Mentre l’inchiesta prosegue, l’intervento dei soccorritori è stato momentaneamente bloccato a causa di scricchiolii avvertiti sul moncone rimasto sospeso in aria e si parla di nazionalizzare la autostrade, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, durante un’intervista a SkyTg24 ha paventato l’ipotesi dello sforamento, puntualizzando che il Governo è pronto a una trattativa serrata con l’Europa in questi termini.

A una domanda sulla possibilità di superare la soglia di deficit/Pil del 3% consentita dalle regole europee, il sottosegretario ha risposto: “Io non escludo niente”, perché il collasso del viadotto sulla A10 di martedì scorso “ha dato una scossa a tutta la classe politica italiana oltre che all’opinione pubblica rispetto al fatto che abbiamo patrimonio infrastrutturale in grave deficit manutenzione”.

“Inizierà una negoziazione difficile, lo sappiamo, però è una negoziazione che noi intendiamo fare perché pensiamo di essere nel giusto”, ha detto Giorgetti.

“Siamo convinti che l’Unione sarà ovviamente benevola. In più, snelliremo tutte le procedure, a partire dal codice degli appalti che va totalmente rivisto, dato che non permette di arrivare in tempi ragionevoli alla realizzazione degli interventi”, ha continuato.

Riguardo alle intenzioni del governo M5S-Lega su come procedere nei confronti di Autostrade, la società che ha in gestione il tratto autostradale in cui si è verificato il crollo del ponte Morandi a Genova, Giorgetti ha reso noto che “è partita da poche ore una lettera del governo in cui abbiamo contestato ad Autostrade la responsabilità del crollo”.

Redazione

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