Nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione, a rischio la partenza

Caos sulla nomina al vertice di Ruffini e sul passaggio dei funzionari di Equitalia senza concorso pubblico.

Redazione 29/06/17
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È caos sulla fusione di Equitalia e l’Agenzia delle Entrate. Dal 1° luglio dovrebbe prendere il via la nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione, e da tale data tutte le questioni pendenti con Equitalia verranno trasferite al nuovo ente pubblico incaricato della riscossione.

Secondo quanto prevede il Decreto Fiscale, la nuova Agenzia avrà maggiori poteri per l’individuazione delle evasioni, ma anche per il pignoramento e l’ipoteca.
Secondo l’articolo 3, infatti, il nuovo ente potrà “utilizzare le banche dati e le informazioni” alle quali l’Agenzia delle Entrate è autorizzata ad accedere, “anche ai fini delle funzioni relative alla riscossione”. In questi dati sono inclusi tutte le informazioni che si possono ottenere accedendo direttamente “alle specifiche banche dati dell’Istituto nazionale della previdenza sociale“.

Restano però 2 questioni pendenti che potrebbero far slittare la partenza: la nomina di Ernesto Maria Ruffini a capo della nuova Agenzia e il passaggio dei dirigenti di Equitalia all’Entrate senza concorso pubblico.

 

La nomina di Ruffini va in conflitto con la legge Severino

La Corte dei Conti non ha avvallato la nomina di Ernesto Maria Ruffini, ormai ex capo di Equitalia, al vertice della nuova Agenzia e ha chiesto chiarimenti al Ministero dell’Economia, riservandosi di rispondere entro 30 giorni. La scelta di Ruffini, infatti risulterebbe incompatibile con la legge Severino che vieta di mettere ai vertici di un’amministrazione pubblica una persona che nei 2 anni precedenti ha lavorato per enti privati incaricati dalla stessa amministrazione pubblica. In attesa della risposta dei giudici non è dato sapere se rimarrà temporaneamente a capo della nuova Agenzia Rossella Orlandi, nominata nel frattempo come vicedirettore con delega al catasto.

Dirigenti Equitalia passano all’Entrate senza Concorso pubblico

L’altra spinosa questione riguarda il passaggio dei dirigenti Equitalia alla nuova Agenzia senza aver sostenuto un concorso pubblico, come previsto dalla legge. Il sindacato Dirpubblica ha presentato ricorso al TAR Lazio il quale ha respinto le 2 sospensive e ha rimandato la discussione a fine luglio. Una vicenda che ricorda quella dei quasi 800 dirigenti, nominati senza concorso dall’Agenzia delle Entrate, decisione poi bocciata dalla Corte Costituzionale.

Situazione più tranquilla riguarda gli 8000 lavoratori di Equitalia che saranno assorbiti nella nuova Agenzia, mentre quelli in regime di distacco torneranno, grazie ad un accordo tra Governo e sindacati, nelle amministrazioni di provenienza.

 

Redazione

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