Bollette luce e gas: nessun aumento a luglio. Quando arriveranno i rincari?

Redazione 22/07/16
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Sono stati temporaneamente bloccati dal Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia gli aumenti di bolletta luce e gas previsti per il mese di luglio.

Con il decreto cautelare n. 911 del 19 luglio 2016, la Sezione II del TAR di Milano ha infatti deciso di ascoltare l’associazione per la difesa dei consumatori Codacons e di opporsi alla decisione dell’Autorità garante per l’energia elettrica.

Leggi qui il decreto cautelare n. 911/2016 del TAR Lombardia

Codacons: il ricorso

Per opporsi all’aumento della bolletta previsto dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (AEEGSI), il Codacons ha fatto ricorso al Tribunale Amministrativo. Infatti, l’AEEGSI aveva stabilito, con deliberazione n. 354/2016/R/EEL del 28 giugno 2016, un adeguamento del 4,3% della bolletta dell’elettricità e dell’1,9% della bolletta del gas.

Ciò era stato deciso in seguito al rilevamento di “comportamenti economicamente non lineari” di vari operatori “nell’ambito del servizio del dispacciamento dell’energia elettrica”.

L’aumento successivo dei costi sostenuti da Terna (il gestore della rete) e l’incremento dei costi di approvvigionamento hanno quindi portato all’aumento della bolletta. Contemporaneamente, l’Autorità garante ha avviato un procedimento “in relazione ai detti casi di non linearità commerciale ed economica“.

Il decreto del TAR Lombardia

Il TAR si è espresso a favore della Codacons e ha decretato la sospensione dell’efficacia della deliberazione AEEGSI del 28 giugno. Ai giudici, come si legge nel decreto cautelare, è sembrato opportuno  che “solo alle relative conclusioni” delle indagini dall’Autorità garante “possano essere ridefiniti quegli aumenti percentuali già posti a carico dell’utente finale a decorrere dall’1 luglio del c.a.”.

secondo quando stabilito dal Tribunale un aumento improvviso delle bollette di luce e gas potrebbe recare “un immanente danno grave ed irreparabile soprattutto per la vastissima platea che compone i singoli utenti finali (per lo più famiglie ed utenti non gestori di attività produttive, percettori di bassi redditi)”. D’altro canto, fa notare il decreto, in caso in cui i suddetti aumenti si dimostrassero legittimi, questi “potranno essere agevolmente recuperati nell’ambito degli ulteriori sistemi di fatturazione attraverso idonee ed eque modalità di prelievo”.

Aumenteranno le bollette?

Pertanto, il decreto del TAR della Lombardia rappresenta una misura preventiva da attuare in via cautelare: la sorte degli aumenti delle bollette si deciderà definitivamente solo con la Camera di Consiglio del prossimo 15 settembre.

Tuttavia, nel frattempo è stata emanata dall’Autorità garante una delibera immediata proponendo l’immediata istanza di revoca del decreto del TAR. Il presidente dell’AEEGSI Guido Bortoni ha infatti dichiarato che questo si basa “su un’erronea rappresentazione degli elementi di fatto e di diritto rilevanti”.

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