IMU e TASI 2016: Guida alle Esenzioni fiscali. Prima Casa, chi paga?

Redazione 06/06/16
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La prima rata per IMU e TASI 2016 deve essere improrogabilmente versata entro la data, oramai ben nota, del 16 giugno prossimo.

A differenza dell’anno scorso, però, i contribuenti quest’anno non dovranno più pagare alcun tributo comunale sulla prima casa o abitazione principale, ossia l’unità immobiliare in cui è stata fissata la residenza anagrafica e in cui si dimora abitualmente.

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IMU E TASI 2016: NOVITÀ SULLE ESENZIONI

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Ad avere eliminato IMU e TASI sulle prime case è intervenuta la legge di Stabilità 2016, che ha contribuito a far scattare l’esonero totale per l’abitazione principale e le fattispecie ad essa equiparate (in aggiunta ai terreni di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli).

Per questo mese di giugno, in pratica, si viene a concretizzare un’esenzione generalizzata all’incirca per 20 milioni di prime case. Di seguito si riporta la guida alle esenzioni 2016.

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ESENZIONE IMU E TASI 2016: COSA CAMBIA PER LA PRIMA CASA

A condividere l’esenzione prima casa figurano anche le pertinenze ad essa correlate. Queste ultime, infatti, sono ammesse nel limite massimo di 3 unità immobiliari, a patto che ciascuna appartenga ad una diversa categoria catastale, tra C2, C6 e C7.

La suddetta esenzione si applica anche per le unità assimilate per legge o per regolamento all’abitazione principale: sono assimilazioni regolamentari che attengono alle case non locate che appartengono ad anziani e disabili residenti in istituti di ricovero. Nel caso in cui il Comune abbia adottato questa delibera nel 2015, questa non può essere revocata nell’anno in corso, con l’effetto che per suddette fattispecie non si deve pagare né l’IMU né la TASI.

ESENZIONE IMU E TASI 2016: QUALI NOVITÀ SULLE ASSIMILAZIONI PRIMA CASA

Le fattispecie di assimilazione prima casa fissate dalla legge riguardano anzitutto gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite dai soci a propria abitazione principale. Rientrano in questa categoria anche gli alloggi sociali.

Si tratta di un’esenzione a carattere oggettivo, vale a dire che prescinde dalla natura del soggetto che possiede le unità interessate.

Esenti anche l’unità immobiliare non locata, posseduta da soggetti appartenenti alle Forze Armate e l’ex dimora coniugale, assegnata in sede di separazione o divorzio con provvedimento del giudice, anche se l’immobile è in comodato (mentre in caso di fabbricato utilizzato in locazione valgono le regole ordinarie).

Si ricorda, infine, che a partire da quest’anno sono cancellate automaticamente le assimilazioni delle case concesse in comodato ai parenti di 1° grado, decise nel 2015 da circa 1.700 Comuni.

Quindi, chi l’anno scorso ha versato la TASI su questi tipi di immobili come se si trattasse di prime case, quest’anno dovrà utilizzare le aliquote generiche dell’IMU (ed eventualmente della TASI) che il Comune applica agli “altri fabbricati”, o in alternativa quelle specifiche previste per le case in prestito. Soltanto in seconda battuta il proprietario dovrà controllare se la base imponibile può essere diminuita del 50% applicando la nuova agevolazione prevista per il 2016 in tutti i Comuni per legge.

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