TARI: in cosa consiste, quali esenzioni e sconti sulla Tassa sui rifiuti?

Redazione 11/01/16
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In merito alla TARI, la nuova Tassa sui rifiuti, integrata nella IUC, l’Imposta Unica Comunale, sostitutiva delle precedenti TARES, TARSU e TIA, sono previste eventuali esenzioni o agevolazioni?

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Di seguito si riporta la guida completa sulla Tassa sui rifiuti: cosa prevede ed annessi sconti.

TARI: DI CHE COSA SI TRATTA?

Si ricorda che si tratta di un balzello dovuto da parte di tutti i soggetti che risultano possedere, a qualsiasi titolo, locali o spazi esterni che sono suscettibili di generare rifiuti urbani. Essendo un’imposta destinata a coprire le spese del servizio di igiene urbana, registra importi diversi a seconda del Comune e della gamma di utenza, se domestica oppure no.

La TARI è, infatti, costituita, da un lato, da una componente fissa, attinente al costo del servizio e determinata sulla base della superficie dell’edificio, dall’altro, da una componente invece variabile, proporzionata alla quantità di rifiuti prodotta.

In tal senso, bisogna precisare che la quantità di rifiuti prodotta viene adeguata al numero dei membri che compongono la famiglia; mentre rimangono fuori dal perimetro di applicazione dell’imposta le aree condominiali e le aree accessorie o pertinenziali di un immobile tassato.

TARI: QUALI SONO LE ESENZIONI PREVISTE?

1) Il pagamento della TARI non scatta per i locali o gli spazi che risultano inadoperabili, in quanto incapaci di produrre rifiuti. La mancata fruibilità degli stessi, però, deve risultare oggettivamente riscontrabile, ad esempio rispecchiando caratteristiche quali:

1.1. mancanza di allacciamenti alla rete elettrica, idrica e fognaria;

1.2. sussistenza di requisiti di inagibilità o inabitabilità.

2) La tassa sui rifiuti non viene pagata anche per le parti del condominio che non vengono utilizzate in forma esclusiva (ad esempio l’androne o le scale).

3) La TARI non viene richiesta per quei locali in cui non si possono produrre rifiuti autonomamente (cantine, terrazze, balconi e solai).

4) La TARI non viene richiesta per i locali in cui non risulta possibile produrre rifiuti per via di condizioni peculiari.

5)  La TARI si esclude per gli spazi che risultano scoperti, costituenti la pertinenza di un immobile soggetto all’imposta o viceversa a questo accessori, fatta eccezione per gli spazi scoperti operativi.

TARI: QUALI SONO LE ESENZIONI PREVISTE DAI COMUNI?

1) Possono essere esentati dal pagamento i locali e gli spazi in cui vengono prodotti rifiuti speciali, smaltiti dagli stessi proprietari a proprie spese, rispettando ovviamente le disposizioni vigenti in materia.

2) Possono essere esentati dal pagamento gli immobili in stato di ristrutturazione, per tutto il periodo di tempo in cui non risultano occupati.

3) Possono essere esentati dal pagamento gli immobili interamente in ristrutturazione per un arco temporale di almeno 2 mesi.

4) Possibili esenzioni anche per le aree verdi.

5) Possono essere esentati dal pagamento i locali adibiti a strutture medico- sanitarie, sia pubbliche che private.

6) Possibili esenzioni anche per i locali e gli spazi dedicati ad impianti sportivi, scuole di danza o di ginnastica, anche se però esclusivamente in riferimento alle aree riservate all’esercizio dell’attività sportiva.

7) Possono essere esentati dal pagamento i locali assegnati ad impianti, tra cui cabine elettriche e vani ascensori, così come le centrali termiche.

TARI: COME E QUANDO RICHIEDERE L’ESENZIONE?

Dietro motivata spiegazione, la richiesta di esenzione o di riduzione del pagamento dell’imposta deve essere trasmessa al rispettivo Comune di residenza, ricorrendo ai moduli appositamente messi a disposizione dall’Ente presso il proprio portale web.

In alternativa, vi è la possibilità di ricorrere ad uno specifico modulo di domanda unificato. La trasmissione della richiesta può essere fatta mediante raccomandata, ovvero consegnandola personalmente all’Ufficio protocollo del Comune.

SCARICA QUI L’ALLEGATO DEL MODULO DI RICHIESTA DI ESENZIONE STANDARDIZZATO

TARI: QUALI SONO GLI SCONTI PREVISTI?

1) Si può beneficiare di uno sconto sul tributo, avendo così diritto ad una quota massima pari al 20% dell’intera imposta, nei seguenti casi:

1.1 mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti;

1.2 svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti violando gravemente la normativa di riferimento;

1.3 sospensione del servizio di gestione dei rifiuti per cause sindacali o per intoppi organizzativi non prevedibili, cagionanti una circostanza riconosciuta dall’autorità sanitaria come nociva o rischiosa sia per l’ambiente che per le persone.

2) Sussiste, invece, il diritto a beneficiare di una una tariffa massima del 40%, rispetto a quella totale, nei casi in cui il punto di raccolta risulta distante dall’area servita.

TARI: QUALI SONO GLI SCONTI PREVISTI DAI COMUNI?

1) Possono essere previste riduzioni per le abitazioni che hanno un unico occupante.

2) Possono essere previste agevolazioni per le abitazioni che sono occupate da soggetti risiedenti o alloggianti all’estero, per più di 6 mesi all’anno.

3) Possono essere previste riduzioni per le abitazioni riservate ad una fruizione saltuaria, circoscritta o stagionale (vale a dire le cosiddette case vacanza).

4) Possono essere previste agevolazioni per i locali e gli spazi scoperti ad uso ricorrente, anche se stagionale o comunque intermittente;

5) Possono essere previste riduzioni per i fabbricati rurali che hanno uso abitativo.

6) Possono essere previste agevolazioni anche per i locali commerciali registranti un calo di attività motivato dall’inaugurazione di cantieri pubblici.

7) Possono essere previste riduzioni per gli immobili che sono detenuti da Onlus.

8) Possono essere previste riduzioni per i locali di culto.

9) Possibili riduzioni anche per le situazioni in cui emerge un grave disagio per l’utenza.

10) Possono essere previsti sconti per i nuclei familiari disagiati.

11) Possono essere previste riduzioni anche per i contribuenti che hanno realizzato interventi tecnici o organizzativi implicanti una produzione di rifiuti minore. Si ricorda, però, che la contrazione della produzione di rifiuti verrà concessa solo una volta che verrà eseguita una necessaria istruttoria tecnica, in cui poter accertare che la minore produzione non sia causata da altri comportamenti già obbligatori.

12) Possono essere previste riduzioni, infine, anche per altre circostanze a patto che rispondano a un criterio di perequazione nell’applicazione della tassa.

LEGGI ANCHE: Legge di Stabilità: la guida completa per il 2016 sulle misure sulla casa

TARI: IMMOBILE IN AFFITTO O IN COMODATO, CHI PAGA?

Nei casi in cui l’immobile viene dato in affitto oppure viene concesso  in comodato, o ancora risulta occupato per un periodo inferiore a 6 mesi nell’arco dell’intero anno solare, la Tassa sui rifiuti risulta dovuta soltanto dal soggetto proprietario, dall’usufruttuario, o da parte del soggetto a cui spetta il diritto d’uso, di abitazione o di superficie.

IMU, TASI E TARI

Tutto quello che c’è da sapere in vista della scadenza del 16 giugno relativa alle imposte comunali sugli immobili – TASI, IUC e TARI: l’edizione – aggiornata al 18 maggio 2015 – di questo utilissimo e-book esamina la normativa di riferimento della IUC e fornisce il commento sistematico della disciplina, con particolare attenzione alle principali novità.Completato da esempi di calcolo e compilazione dei modelli di versamento e in appendice dalle FAQ IMU/TASI del ministero dell’economia e delle finanze, il testo si configura come un’agile guida pratica al calcolo dei tributi in oggetto, con indicazioni circa le regole da seguire e le verifiche da effettuare, tenuto conto delle nuove regole per l’utilizzo degli F24 e i coefficienti 2015 per i fabbricati “D contabili”.

Stefano Baruzzi | 2015 Maggioli Editore

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