Milleproroghe 2015: congelato l’aumento accise sulla benzina

Redazione 09/01/15
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Grazie al Milleproroghe 2015, le accise sulla benzina non hanno subito il temuto incremento. Scongiurato, anche se solo temporaneamente, l’aumento dei carburanti grazie all’ultimo decreto pubblicato in Gazzetta nel 2014.

Con il testo del decreto, che ora andrà convertito dal Parlamento entro la fine di febbraio pena la decadenza, è stato sancito come gli aumenti in programma delle accise sui carburanti siano stati rinviati. Ma lo spettro incombe già dal 2016, vediamo perché.

A introdurre la risalita delle accise l’ormai antico decreto Imu del 2011, emanato dal governo Berlusconi, che aveva disposto il rincaro sui carburanti per coprire l’abolizione della tassa sulla prima casa, come sappiamo tutt’altro che abolita nel frattempo.

Il fisco avrebbe dovuto mettere in tasca fino a 671 milioni di euro in più nel solo 2015, a parziale copertura del mancato gettito per la scomparsa dell’Imu prima casa, più ulteriori 17,8 milioni nel 2016.

Secondo quanto disposto dal governo Renzi, invece, la somma dovrebbe comunque rientrare nelle casse del fisco statale grazie ai risultati della voluntary disclosure, che ha reso possibile per detentori di capitali all’estero di riportare i propri beni a casa senza troppi patemi, grazie alla sanzione in forma ridotta garantita dal recente decreto.

In ogni caso, il ministero dell’Economia ha preferito mettere le mani avanti arrogandosi il diritto di aumentare, entro il prossimo 30 settembre, gli acconti previsti per Ires e Irap, più l’eventuale incremento delle accise sui carburanti già a partire dal primo gennaio 2016. Dipende tutto dal successo della voluntary discolosure, un provvedimento su cui il premier Renzi e il ministro dell’Economia Padoan hanno dichiarato di puntare molto per dare una riassestata ai conti pubblici, sempre malandati.

Intanto, gli automobilisti possono fare il pieno con una benzina ai minimi da parecchio tempo e il mancato incremento delle accise, per ora “congelato”. Nella speranza che possa venire cancellato del tutto, cosa che, allo stato attuale, non è avvenuta.

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