Climatizzatori e caldaie, cosa cambia a partire dal primo giugno

Redazione 30/05/14
Scarica PDF Stampa
Da domenica primo giugno cambiano i termini per l’installazione e il mantenimento di impianti di riscaldamento o climatizzatori. Caldaie e dispositivi per il rinfrescamento sono al centro della novità normativa che prevede l’avvento della nuova tipologia di documento di accompagnamento, denominato “libretto di impianto per la climatizzazione”.

A essere coinvolti nella novità introdotta con l’arrivo della stagione estiva, saranno tutti gli apparecchi senza distinzione di potenza o di funzione, con l’esclusione dei boiler per la generazione dell’acqua calda. Ovviamente, il nuovo regime andrà applicato anche agli impianti già esistenti e installati.

Secondo quanto disposto dal Dpr 74 del 16 aprile 2013“recante la nuova documentazione relativa agli impianti di climatizzazione invernale ed estiva ed il rapporto di controllo dell’efficienza energetica”, esibire la documentazione relativa ai dispositivi termici, diventa obbligatorio anche per gli impianti di condizionamento in funzione per attenuare la calura in ambienti domestici o attività aperte al pubblico, dopo essere stato in vigore come accompagnamento necessario anche per le nuove caldaie nei mesi più freddi.

Nello specifico, il Dpr introduce l’obbligo di dotazione di un solo libretto, formato da quattro schede adattabili, a seconda delle specifiche tecniche del modello in dotazione, con l’obiettivo di monitorare le prestazioni del dispositivo, che potrà essere, come detto, sia di riscaldamento che di rinfrescamento o, ancora, di teleriscaldamento e cogenerazione.

 

Cosa cambia rispetto alla normativa precedente?

In sostanza, le modifiche di rilievo vanno attribuite in primo luogo alla composizione stessa del libretto, che non sarà più composto di sue sole sezioni standard, cioè, una relativa all’impianto installato e l’altra in riferimento alle centrali di generazione energetica. Ora, dunque, il libretto viene a costituirsi di quattro facciate, modulabili a seconda delle caratteristiche del dispositivo.

La novità introdotta con il Dpr cerca di tenere conto come, sempre più spesso, a fianco delle tradizionali apparecchiature di condizionamento dell’aria, siano presenti pompe di calore o impianti a energia rinnovabile, come il fotovoltaico.

 

Cosa cambia nella manutenzione degli impianti

 

A partire da domenica primo giugno, insomma, cambierà anche il regime di intervento per la sistemazione di apparecchi difettosi e non, che andranno presi in consegna esclusivamente da tecnici abilitati e da aziende con le dovute certificazioni. Sono state individuate diverse categorie a tale proposito:

 

  • impianti termici di climatizzazione invernale di potenza utile nominale maggiore di 10 kW e di climatizzazione estiva di potenza utile nominale maggiore di 12 kW: andrà compilato il rapporto di controllo sull’efficienza delle prestazioni energetiche
  • impianti termici alimentati esclusivamente con Fonti Energetiche Rinnovabili, di cui al D.Lgs 28/11: sarà sufficiente riempire la sezione “Libretto per la climatizzazione”

 

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento