Iuc 2014: dopo l’Imu, per la Chiesa esenzione anche su Tasi e Tari

Redazione 12/02/14
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Continuano a emergere dettagli sul decreto attuativo della Iuc, la nuova imposta comunale sugli immobili che esordirà nei prossimi mesi. I tempi, però, di pubblicazione del provvedimento, potrebbero dilatarsi se il quadro politico non dovessechiarirsi, viste le ipotesi di staffetta tra Renzi e Letta al vertice dell’esecutivo.

In ogni caso, le novità che escono inerenti l’attesissimo decreto attuativo sulla Iuc 2014, riguardano, stavolta, Tasi e Tari, ossia le due tasse di cui la Iuc viene a comporsi. Come noto, si tratta dei due ambiti in cui è stata scorporata la service tax approvata in legge di stabilità che, di fatto, vanno a sostituire, da una parte, Imu su prime case e terreni agricoli, e dall’altra la Tares sui rifiuti, di cui, in questi giorni, alcuni cittadini stanno ancora sentendo gli effetti delle recenti maggiorazioni.

Così, ora veniamo a sapere in via quasi ufficiale come la Tasi potrà essere pagata mediante modello F24 o bollettino postale; discorso leggermente diverso per la Tari, che potrà essere saldata anche ricorrendo a Rid, Mav e altri strumenti bancari. Per quest’ultima, poi, viene prorogata la facoltà di riscossione per quegli enti che l’abbiano gestita nel corso dell’ultimo anno.

Sulle aliquote, dovrebbe essere confermata la possibilità, per i Comuni, di alzarle fino al 3,3 per mille sulle abitazioni principali e all’11,4 per mille per le seconde case, per le quali, ricordiamo, rimane in vigore la solita Imu.

Obiettivo del governo è evitare che le detrazioni più basse finiscano per penalizzare quei 5 milioni di edifici che non hanno mai pagato l’Imu per effetto proprio degli sconti. Questo traguardo dovrebbe essere raggiunto per mezzo di agevolazioni tali da suscitare un carico di imposta Tasi equivalenti a quelli determinatisi per l’Imu.

Sul fronte rincari, dovrebbe esserci un inasprimento significativo per i privati in merito alla tassa sui rifiuti, che verrebbe alleggerita per le imprese, soprattutto per quelle che smaltiscono i rifiuti in maniera autonoma, e cancellata per gli immobili ecclesiastici, così come la Tasi. Dunque, per la Chiesa si prospetta un’altra esenzione comeavvenne per l’Imu.

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