Spesometro 2013, questa volta nessuna proroga. Scadenza il 31 gennaio

Redazione 22/01/14
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C’è tempo fino alla conclusione di gennaio per regolarizzare le proprie comunicazioni all’Agenzia delle Entrate, secondo quanto stabilito nella normativa del cosiddetto “spesometro”, ossia l’invio di comunicazioni rilevanti ai fini Iva.

Per la scadenza in questione, gli scambi commerciali più rilevanti da segnalare all’ente guidato da Attilio Befera, sono da ricercare sull’anno 2012, come la legge dispone, cioè nei riguardi dell’anno precedente a quello di comunicazione.

Il prolungamento del termine al prossimo 31 gennaio, si ricorderà, era stato annunciato, in tutta fretta, dalla stessa Agenzia delle Entrate lo scorso mese di novembre, quando lo spesometro avrebbe dovuto essere completato da tutti gli attori interessati. Poi, arrivò la proroga di oltre 60 giorni e, dunque, ora il temrine è davvero alle porte.

A tal proposito, giova ricordare che gli enti pubblici e assimilati potranno evitare l’incombenza della dichiarazione, così come i giovani imprenditori che usufruiscono di regime agevolato ai fini di Iva.

Per tutti gli altri, venerdì 31 gennaio è l’ultimo giorno disponibile per inviare le proprie comunicazioni all’Agenzia delle Entrate in relazione allo spesometro 2012.

Sono esempi di operazioni da inserire nella comunicazione polivalente, le cessioni di beni o prestazioni di servizi nel territorio dello Stato, mentre sono esentate quelle transazioni che prevedono la mancata applicazione di almeno uno dei requisiti ai fini di Iva, cioè l’oggettivo, il soggettivo  il territoriale.

Così, rimangono esclusi, ad esempio, i contribuenti minimi, cioè coloro che non ricadono nell’imposizione di tipo soggettivo in quanto soggetti passivi.

Il ricorso alla polivalente potrà essere di due tipi: analitica o aggregata. In quest’ultimo caso, si tratta di totali delle operazioni attive e delle operazioni passive effettuate con una stessa controparte, mentre, per quella analitica, si fa riferimento ai totali per ogni operazione posta in essere.

Per rendere note queste operazioni all’Agenzia, si dovrà documentare il tutto con regolare fattura, previsione, questa, che non ricade, però, su qui soggetti passivi ai fini di Iva, o, ancora, sulle agenzia turistiche, che possono emettere fatture solo per importi oltre i 3mila e 600 euro, soglia identica a quella prevista per le operazioni da comunicare senza obbligo di fattura.

Vai alla guida completa sullo spesometro 2013: cosa comunicare, chi deve inviarlo, le possibili sanzioni

Vai alla spiegazione su come compilare lo spesometro

 

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