Stavolta non ci sono stati rinvii: la Commissione di Vigilanza, chiamata a riunirsi stamattina alle 9 ha sciolto il nodo del Cda Rai. Gli aut-aut sul ricorso a un commissario in caso di prolungamento dello stallo, espressi anche dal presidente del Consiglio Mario Monti, oltre ai leader di Pd e Terzo Polo Bersani e Casini, hanno convinto le forze politiche a trovare la quadra.
Questi, dunque, i membri del nuovo Cda della Rai: Antonio Pilati, Antonio Verro, Maria Luisa Todini, Guglielmo Rositani tutti con cinque voti, da parte di Pdl e Lega; Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi con cinque voti, indicati dal Pd; Rodolfo De Laurentiis, con cinque voti, per il Terzo Polo. Al loro fianco, si siederanno, poi, Marco Pinto su indicazione del ministero dell’Economia, e il presidente designato Anna Maria Tarantola, che vede, dunque, avvicinarsi l’insediamento a viale Mazzini.
Resta sullo sfondo, però, l’apice dello scontro politico che ha preceduto queste nomine: l’incidente istituzionale di ieri tra Fini e Schifani (seconda e terza carica dello Stato), in seguito alla rimozione, da parte di quest’ultimo, del “candidato” dissidente Paolo Amato, poi allontanato anche dal Pdl. Il Partito fondato da Berlusconi, comunque, porta a casa una vittoria indiscutibile: maggioranza assoluta in Consiglio di amminstrazione, con quattro dei sette eletti espressi insieme all’antico alleato Lega nord, con cui pare sia tornato un certo feeling.
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monti vi ha fregati non cantate vittoria ride bene chi ride ultimo. se non vi opporrete avrà conquiatato anche la rai.