Riforma del lavoro, trovata la quadra

Redazione 04/04/12
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“L’incontro è andato bene. Sono stati sciolti tutti i nodi”. Con queste parole il presidente del Consiglio Mario Monti poco prima della mezzanotte ha commentato dopo l’incontro con i segretari dei partiti della maggioranza, convocato per trovare un accordo sulla riforma del mercato del lavoro, alla presenza del ministro del Welfare Elsa Fornero.  “Abbiamo detto le nostre cose, le cose che dovevamo dire. Ora il governo deciderà’”, ha commentato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. In nottata un comunicato di palazzo Chigi spiegava  che il senso dell’intesa si condensa nell’intenzione di sviluppare un Iter veloce in Parlamento.  “Il presidente del Consiglio Mario Monti ha incontrato gli onorevoli Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pier Ferdinando Casini. Erano presenti il Ministro Elsa Fornero, il Vice-Ministro Vittorio Grilli e il Sottosegretario Antonio Catricala’”, si legge nella nota. “Si è proceduto  ad un confronto sulla riforma del mercato del lavoro approvata in Consiglio dei Ministri dopo consultazione delle parti sociali”. “Il termine della discussione, che ha avuto esito positivo, il Governo e i leader delle forze politiche di maggioranza si sono impegnati per un iter di approvazione efficace e tempestivo della riforma in Parlamento”, conclude il comunicato.

La proposta di mediazione su cui ieri si è discusso e che potrebbe a questo punto entrare nel disegno di legge in fase di completamento di stesura, prevederebbe il rafforzamento del ruolo della commissione di conciliazione tra azienda e sindacati in cui è possibile il ricorso al giudice solo in seconda battuta. L’onere della prova tornerebbe a carico del datore di lavoro. Tra le ipotesi, quella secondo cui se il giudice ritiene che ci sia stato un abuso nella scelta del licenziamento economico egli potrà stabilire il reintegro. Resterebbe in altre parole l’istituto del licenziamento economico (e il non reintegro), anche se alla luce di quanto visto verrebbe ridotta la possibilità di applicare questa norma. – “Vedremo il testo prima di dare un giudizio meditato ma l’unica soluzione per far sì che questa riforma potesse essere approvata in Parlamento era che facessero un compromesso quindi da questo punto di vista è una notizia apprezzabile”, chiosa il leader della Uil, Luigi Angeletti. Mentre all’attivo della Cgil a Cremona  il segretario generale, Susanna Camusso, mantiene la linea della fermezza e dice: “Se, come temiamo, nel ddl non verrà previsto il reintegro nel caso di licenziamenti illegittimi, continueremo le iniziative di protesta”.

Fortunato Laurendi

Redazione

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