Avvocati e Buona Scuola: cosa cambia con il protocollo tra Miur e CNF

Redazione 04/11/16
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Nelle scuole primarie e secondarie a breve verranno introdotti corsi tenuti dagli avvocati sui temi dell’educazione alla cittadinanza e alla legalità.

Al riguardo, il 3 ottobre scorso è stato firmato un accordo tra Miur e Consiglio Nazionale Forense (CNF) volto a stabilire che gli avvocati degli Ordini aderenti potranno prestare gratuitamente alle scuole lezioni frontali e workshop per l’educazione di bambini e ragazzi e la lotta alla discriminazione.

Ecco che cosa prevede il protocollo d’intesa.

Clicca qui per leggere il protocollo di intesa tra Miur e CNF

Avvocati Insegnanti: quali sono le novità?

Come detto, il protocollo d’intesa tra Miur e CNF stabilisce che gli avvocati debbano tenere corsi nelle scuole allo scopo di “conseguire un miglioramento qualitativo dei percorsi formativi” nell’ambito del diritto e della legalità.

Il protocollo, più precisamente, annuncia la realizzazione di progetti di Alternanza Scuola Lavoro, secondo quanto previsto dalla “riforma della Buona Scuola” (Legge n. 107/2015), e lo svolgimento di specifici moduli di orientamento “sui temi dell’educazione alla cittadinanza e alla legalità”.

Inoltre, sono anche previste forme di apprendimento pratico da svolgersi presso l’Ordine forense.

Entro quando presentare le adesioni?

Gli Ordini degli avvocati devono aderire al protocollo d’intesa con il Miur entro la fine di ottobre. Al fine di presentare l’adesione bisogna registrarsi al Registro Nazionale per l’Alternanza disponibile sul sito www.scuolalavoro.registroimprese.it.

Per quanto riguarda le lezioni tenute dagli avvocati dovranno essere corrisposte a titolo gratuito; ulteriori ed eventuali costi, come ad esempio la copertura dell’assicurazione del professionista, dovranno essere supportati dall’Ordine locale degli avvocati.

Protocollo d’intesa: programma e modalità operative

Il progetto triennale Alternanza Scuola Lavoro istituito dalla riforma della Buona Scuola, secondo il protocollo d’intesa, dovrà prevedere “moduli di orientamento della durata non inferiore a 2 ore ciascuno” sui temi di educazione alla cittadinanza e alla legalità.

Per quanto riguarda il piano triennale, potrà essere stabilito congiuntamente da membri dell’Ordine locale degli avvocati e da rappresentati dell’istituto scolastico, tuttavia questi dovranno rispettare il “Programma minimo comune” e dunque avere ad oggetto l’introduzione al diritto e l’educazione alla legalità, alla cittadinanza e al rispetto delle differenze e prevedere un modulo pratico sul campo.

Corsi avvocati: quali sono gli obiettivi?

Così come si apprende dal protocollo d’intesa e dalle dichiarazioni del CNF, l’iniziativa ha lo scopo di insegnare a bambini e ragazzi, fin dalla scuola primaria, il rispetto della legalità e l’accettazione delle differenze, con particolare riguardo a temi quali bullismo, cyberbullismo e discriminazione tra minori.

Redazione

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