Equitalia: nuova sanatoria per chi non ha pagato gli arretrati

Redazione 14/07/16
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Tutti i contribuenti che non sono in regola con gli arretrati potranno beneficiare di una sanatoria per accedere nuovamente al pagamento rateale.

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E’ quanto prevede l’emendamento al “Decreto Enti Locali” (decreto legge n. 113 del 20 giugno 2016), presentato pochi giorni fa e attualmente in discussione in Parlamento. L’emendamento è stato ritenuto ammissibile dalla commissione di bilancio della camera.

Essere riammessi alla rateazione: quando?

Grazie al nuovo emendamento si prevede una riammissione alla rateazione che potrebbe interessare circa 86mila contribuenti. Chi è già decaduto da una dilazione potrà, in sostanza, accedere nuovamente al beneficio senza essere costretto a pagare tutto lo scaduto in un’unica soluzione.

In questo modo, l’emendamento andrebbe a modificare il regolamento che prevedeva che chi non pagasse otto rate della dilazione concessa da Equitalia non avrebbe più potuto richiedere un pagamento rateizzato. Il contribuente si sarebbe così trovato a dover pagare l’intero importo del debito in un’unica soluzione.

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Le modifiche al regolamento

Il suddetto regolamento, in parte, era già stato  modificato da una riforma del 2015 che, se da un lato aveva ridotto a cinque (anche non consecutive) le rate oltre le quali si decadeva dalla dilazione, dall’altro aveva consentito al contribuente decaduto di riacquistare il diritto alla rateazione pagando in un’unica soluzione tutto lo scaduto. Questa modifica al regolamento risultava tuttavia troppo onerosa per i cittadini decaduti dalla dilazione prima dell’entrata in vigore della riforma (22 ottobre 2015).

Nuova sanatoria per i contribuenti?

Pertanto, l’emendamento al Decreto Enti Locali introdurrebbe una sanatoria per i contribuenti che, non avendo pagato almeno 5 delle rate, sono decaduti dalla dilazione. La sanatoria sarebbe valida per tutti i cittadini inadempienti, e quindi anche per chi è decaduto dalla dilazione dopo il 22 ottobre. Inoltre, l’emendamento prevede che il tetto massimo di debito entro il quale non si è obbligati a dimostrare la propria situazione di difficoltà economica per ottenere la dilazione passi da 50 a 60mila euro.

Si ha diritto, in tal caso, a una dilazione a 6 anni e 72 rate. I contribuenti, infine, potranno rinegoziare le proprie rateazioni e ottenere un allungamento del periodo di pagamento. L’unica condizione prevista è che la domanda di riammissione venga presentata entro 60 giorni dalla legge di conversione del decreto legge.

Gli effetti delle precedenti sanatorie: quali?

La sanatoria prevista dall’emendamento al Decreto Enti Locali non è la prima sulle rateazioni di Equitalia. Negli ultimi 2 anni, infatti, ci sono state 3 diverse riaperture dei termini per la riammissione al pagamento rateale, grazie ai Decreti Legge n. 66/2014 e 192/2014 e al Decreto Legislativo n. 159/2015.

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Sono stati circa 198mila i contribuenti che, grazie a questi provvedimenti, hanno potuto usufruire dei benefici e delle dilazioni, per un totale di 6 miliardi di euro. Le sanatorie del recente passato, tuttavia, non hanno dato in molti casi i frutti sperati: in quasi un caso su due i cittadini che sono stati riammessi alle rateazioni non sono comunque riusciti a tener fede al piano dei pagamenti.

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