Concorso scuola: chi saranno gli esclusi?

Redazione 19/10/15
Scarica PDF Stampa
Mancano davvero poche settimane e il finalmente il 1° dicembre il Miur pubblicherà il bando di concorso riservato ad 80.000 abilitati con validità triennale. L’obiettivo, riferisce il Miur, è quello di ridurre il precariato sebbene dagli stessi gruppi di lavoro nasce la perplessità sull’accesso indistinto di tutte le classi di concorso.

Le problematiche principali che imporrebbero tali selezioni riguardano i moltissimi docenti soprannumerari unitamente alla mancanza di posti vacanti in diverse classi di concorso, e ciò rende del tutto illogico accettare la candidatura di molti insegnanti dal momento in cui non avranno alcuna possibilità nei tre anni successivi di passare di ruolo.

Sono circa 6 mila i docenti senza titolarità. Facendo una ricerca più approfondita, per esempio, la classe di concorso A019 (discipline giuridiche ed economiche) dell’Abruzzo presenta 19 insegnanti soprannumerari solo nella provincia di Chieti. E’ stato precisato, però, che la possibile esclusione dovrebbe riguardare soltanto i docenti delle scuole medie superiori di secondo grado risparmiando i docenti della scuola dell’infanzia e primaria che non presentano queste problematiche e non vi sono, dunque,docenti privi di titolarità.

LEGGI ANCHE: Concorso dirigenti scolastici: ridotti i posti disponibili, perchè?

La riflessione più amara rimane quella che la possibile riduzione di una cinquantina di classi di concorso avrebbe potuto permettere anche a molti altri precari di partecipare ugualmente, proprio in virtù dell’allargamento ad altre discipline. Purtroppo, però, non solo questa revisione delle classi di concorso si sarebbe dovuta definire prima dell’uscita del bando, ma è anche risaputo che la macchina legislativa statale ha spesso delle lunghe tempistiche; mancherebbe infatti non solo l’approvazione da parte della Camera e del Senato ma anche l’approvazione da parte della Camera dei Ministri. E’ piuttosto evidente, quindi, che un mese risulta essere troppo poco e che ancora una volta le decisioni prese non rispecchiano le reali esigenze della vera scuola.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento