Professionisti e partite Iva: chi non ha il Pos subirà le sanzioni

Redazione 05/03/15
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Pos ai professionisti, riparte la telenovela. A distanza di quasi un anno dall’obbligo-bluff che tanto fece parlare, una nuova proposta di legge promette di riscrivere una volta per tutte le normativa sui pagamenti telematici.

Come si ricorderà, lo scorso mese di giugno 2014 è entrato in vigore l’obbligo per professionisti, commercianti e artigiani di disporre nei propri esercizi, negozi e studi professionali del terminale per il pagamento elettronico delle prestazioni svolte.

L’obbligo entrava in vigore per tutti i pagamenti al di sopra dei 30 euro, una cifra che avrebbe reso di uso pressoché continuo bancomat e carte di credito, per l’utilizzo del Pos che, da strumento accessorio, diventava il principale veicolo di riscossione da parte delle partite Iva.

Senonché, nella tarda primavera di un anno fa, fu il Consiglio nazionale forense ad accorgersi che, insieme alla legge di obbligo sull’adozione del Pos da parte di tutti gli esercenti e titolari di attività in proprio, non erano state introdotte anche le relative sanzioni. In pratica, alla trasgressione della prescrizione, non corrispondeva alcuna sanzione. Una svista o un errore che ha segnato profondamente l’innovazione di un anno fa, limitando l’impatto rivoluzionario di cui voleva farsi portatrice.

Oltretutto, la novità aveva fatto parecchio discutere per gli elevati costi di installazione e delle commissioni necessarie per rendere la propria attività idonea a ricevere i pagamenti elettronici.

Ora, dunque, ci avrebbero pensato i senatori Aiello, Gentile, Bilardi e Di Giacomo con un nuovo mini disegno di legge, che andrebbe a emendare proprio la parte di normativa che esclude l’applicazione di sanzioni e provvedimenti per chi avrebbe mancato l’adempimento.

Disposizioni relative all’obbligo per i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche  professionali, di dotarsi di adeguati strumenti di pagamento elettronici per pagamenti superiori ai 30 euro” è questo il titolo di un testo arrivato a palazzo Madama con pochissimi articoli, finalizzato essenzialmente all’introduzione delle misure punitive per chi non rispetta la disciplina già in vigore.

Da una parte, si prevedono agevolazioni per quei contribuenti che decidano di dotarsi dello strumento di registrazione telematica del pagamento, mentre, dall’altra, vengono introdotte finalmente le sanzioni per chi non si sia dotato di Pos: 500 euro di multa e 30 giorni per adeguarsi alla legge.

Qui ulteriori spiegazioni del provvedimento

QUI IL TESTO DEL DECRETO

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