Decreto Milleproroghe 2015: testo aggiornato e ultime modifiche

Redazione 18/02/15
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E’ arrivato il giorno del decreto Milleproroghe alla Camera dei deputati. A quasi due mesi dalla sua presentazione, il provvedimento di fine anno giunge infine al primo passaggio in aula, con i tempi risicatissimi per la conversione in legge.

E per questo, non desta stupore la notizia che il governo starebbe pensando di porre la fiducia sul testo pubblicato in Gazzetta e aggiornato alle più recenti novità.

Ora, resta da capire se i rilievi mossi dalle commissioni parlamentari – protagoniste di un vero e proprio tour de force per arrivare all’approvazione del decreto – saranno mantenuti o confluirà tutto in un maxiemendamento al testo originale.

Quel che è certo, comunque vada a finire, è che alcune modifiche alla legge vigente sono già scontate: alcune, presenti nel Milleproroghe sin dalla sua stesura originale, altre, invece, introdotte nei giorni scorsi, con la finalità di riparare a errori di valutazione del governo o a posticipare l’entrata in vigore di norme ancora non sostenibili.

Le proroghe nel decreto

Partite Iva. Torna in vigore il vecchio regime per i contribuenti minimi, con imposta sostitutiva al 5%, che conviverà fino a fine anno con il nuovo sistema impositivo, che innalza la tassa al 15%. Ripristinato anche il precedente sistema di raccolta contributiva dagli autonomi: l’aumento previsto avverrà in maniera graduale, con aliquota al 27% destinata però a crescere nel passare del tempo.

Sfratti. Dopo le pressioni dei sindacati e degli enti locali, il governo ah concesso una proroga di quattro mesi per rendere esecutivi gli sgomberi di locazioni, che consentirà, negli auspici del governo, di valutare caso per caso e rendere operativi solo quelli in cui non sarà compromessa la situazione di famiglia a rischio di finire in mezzo alla strada.

Equitalia. Nuovo margine per chiedere una rateazione sui debiti con il fisco. A essere coinvolti, i ebitori insolventi che al 31 dicembre scorso non hanno regolarizzato la propria posizione vedendo scadere i termini definitivi: per loro, verrà concesso un margine extra fino al 31 luglio prossimo per concordare un piano di rientro.

Giudici di pace. Sì all’emendamento che consentirà agli enti locali più ridotti di avvalersi, fino al prossimo 30 luglio, della figura abolita a seguito della riforma degli ultimi anni.

Appalti. Mentre le pubbliche amministrazioni cercano di orientarsi con il nuovo strumento dello split payment, viene spostato a fine 2016 l’acconto di una quota appalti alle imprese, che viene però accresciuta del 205 al fine di soddisfare l’esigenza di liquidità delle aziende interessate.

Avvocati. La riforma dell’esame di abilitazione slitta al 2017

Farmacie. La titolarità dell’esercizio potrà arrivare con l’iscrizione regolare all’albo, eccetto le 2600 sedi soggette a concorso straordinario.

Qui le altre proroghe nel decreto

Il testo del decreto uscito in Gazzetta

Il testo approvato in commissione

 

Redazione

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