Nuove imprese nel Sud? Il MISE mette a disposizione 190 milioni di euro

Andrea Ferruti 26/06/13
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Il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 6 marzo 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 134 del 10 giugno 2013, ha istituito un apposito regime di aiuto finalizzato alla promozione della nascita di nuove imprese nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, in attuazione di una specifica azione prevista nel PON “Ricerca e competitività” FESR 2007-2013. In dettaglio, il decreto è mosso dall’esigenza di promuovere politiche per il riequilibrio territoriale della crescita, di sostenere la competitività dei sistemi produttivi nelle regioni del Sud Italia, di accelerare processi di trasferimento tecnologico, di ridurre la distanza tra il mondo della ricerca e mondo dell’impresa, di favorire la diffusione di tecnologie digitali, in coerenza con le indicazioni di Agenda Digitale.

Oggi, a distanza di appena 11 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto, il sito istituzionale del Ministero rende disponibile la propria circolare n. 21303 del 20 giugno 2013, con cui il quadro degli aiuti si avvia ad un sollecito completamento. Infatti, secondo quanto previsto dall’art. 5, comma 9 del suddetto decreto, la circolare definisce i criteri e modalità di concessione delle agevolazioni ai sensi del decreto 6 marzo 2013 per un importo complessivo di 190 milioni di euro, di cui 100 per “aiuti in favore delle piccole imprese di nuova costituzione” e 90 per “sostegno ai programmi di investimento effettuati da nuove imprese digitali e/o a contenuto tecnologico”.

La circolare si articola in quattro parti: quelle centrali hanno un contenuto pressoché analogo.

Nella prima parte, denominata “A – Disposizioni Generali”, sono disciplinati i soggetti beneficiari (punto 4), le modalità di presentazione delle domande e dei piani di impresa (punto 5), la concessione delle agevolazioni (punto 6) e gli obblighi del beneficiario e i vincoli sull’attività (punto 7).

Nella seconda parte, denominata “B – Aiuti in favore delle piccole imprese di nuova costituzione” (100 milioni di euro), sono regolamentati l’ambito di applicazione e l’oggetto dell’intervento (punto 8), la forma e l’intensità dell’aiuto (punto 9), i costi ammissibili (punto 10), il piano d’impresa (punto 11), l’istruttoria delle domande e i criteri di valutazione (punto 12), l’erogazione delle agevolazioni (punto 13), il cumulo e la revoca delle agevolazioni (punti 14 e 15).

Nella terza parte, denominata “C – Sostegno ai programmi di investimento effettuati da nuove imprese digitali e/o a contenuto tecnologico” (90 milioni di euro), sono stabiliti l’ambito di applicazione e l’oggetto dell’intervento (punto 16), la forma e l’intensità dell’aiuto (punto 17), le spese ammissibili (punto 18), il piano d’impresa (punto 19), l’istruttoria delle domande e i criteri di valutazione (punto 20), l’erogazione delle agevolazioni (punto 21), il sopralluogo di verifica e i controlli periodici (punto 22), il cumulo e la revoca delle agevolazioni (punti 23 e 24).

Nella quarta parte, denominata “D – Monitoraggio e controllo degli interventi”, viene dedicato ampio spazio alle attività del soggetto gestore delle agevolazioni ossia ad Invitalia S.p.A. che, insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, effettua controlli e ispezioni, anche a campione, sulle iniziative agevolate, al fine di verificare le condizioni per la fruizione e il mantenimento delle agevolazioni, nonché l’attuazione degli interventi finanziati.

Due allegati completano la circolare, riportando la griglia dei punteggi dei criteri di valutazione per gli aiuti indicati nelle parti B e C della circolare. Per saperne di più, si consiglia di consultare gli allegati provvedimenti

Il testo della circolare con gli allegati

Il decreto pubblicato in gazzetta

 

Andrea Ferruti

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