Legge di stabilità 2013: sulle esenzioni Irap decide il Mef

Redazione 14/11/12
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Ieri è stato depositato alla Camera l’emendamento fiscale della legge di stabilità, una delle novità che il testo inserisce è senza dubbio l’istituzione di un fondo mirato all’ esonero dell’ Irap,a partire dal 2014, per i professionisti, i lavoratori autonomi e gli artigiani che non hanno una autonoma organizzazione.  Questa operazione in sostanza ha prodotto la fine della riduzione dei benefici Irap previsti all’ inizio per le imprese, e la palla ora passa al ministero dell’Economia.

La questione più spinosa in materia di Irap è, e resta, chi si possa ritenere esente da essa, in quanto ha una attività che non prevede dipendenti e presenta beni strumentali minimi; infatti questo nodo non è stato sciolto dalla modifica apportata dai relatori Brunetta (pdl) e Barnetta (pd). In principio erano state delineate le soglie rilevanti per i destinatari dell’imposta, poi, nella versione finale dell’emendamento, si spiega invece che solo “l’ammontare massimo di beni strumentali” sarà “ determinato con decreto dal ministero dell’Economia”.

In ragione di questo i professionisti e le mini – aziende coinvolte in aspri contenziosi con l’amministrazione finanziaria dovranno aspettare ancora prima che si  giunga alla soluzione legislativa del problema. Il Governo, del resto, si è già messo all’ opera per risolvere la questione cercando la risposta in base alla delega fiscale che è al vaglio in Senato. Solamente nel 2011, alle commissioni tributarie provinciali, sono arrivati 47.495 ricorsi concernenti le dispute in materia di Irap, un numero che equivale al 18% del totale.

L’intervento sul famigerato “cuneo fiscale, cioè le deduzioni dalla base imponibile introdotte dalla legge 296/2007 per ciascun lavoratore a tempo indeterminato, aumentano il risparmio per le aziende labour – intensive. In questo momento le deduzioni sono pari a 4.600 euro per gli assunti in aziende del Nord e fino a 9.200 euro, sempre su scala annuale, per ogni lavoratore attivo nelle zone svantaggiate ( Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).

Questi importi, fra l’altro, sono aumentati, a partire dal 2012  grazie al decreto salva – Italia, a 10.600 euro e a 15.200, rispettivamente, per i lavoratori di ambo i sessi under 35. (art. 2, comma 2, Dl 201/11). Se la correzione alla legge di stabilità sarà approvata le entità degli sconti  sul cuneo fiscale cresceranno, dal 2014, da 4.600 a 7.500, da 10.600 a 13.500, da 9.200 a 15.000 e infine, da 15.200 a 21.000. Nell’ emendamento viene anche aumentata la deduzione riguardate i soggetti “minori”, cioè coloro che hanno una base imponibile Irap inferiore ai 180.999,91 euro.

Il taglio più corposo è stato rivolto ai soggetti con base imponibile non superiore a 180.759,91, per i quali la deduzione sale da 7.350 a 8.000 euro per tutti, esclusi gli imprenditori individuali, le società di persone e soggetti equiparati e gli esercenti arti e professioni per i quali la deduzione passa da 9.500 a 10.500 euro, tutto questo a partire dal 2014 e considerando un periodo di imposta di 12 mesi.

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