I Nuovi contratti di prestazione occasionale (Presto)
I nuovi voucher sono di 2 tipologie:
- il libretto famiglia se il datore di lavoro è persona fisica non iscritta al Registro delle imprese. La retribuzione minima oraria è pari a 8 euro netti, ai quali vanno aggiunti 1,65 euro di contributi previdenziali e 0,25 di premio Inail e 0,10 di oneri gestionali, per arrivare a 10 euro complessivi;
- il contratto di prestazione occasionale per imprese e datori di lavoro riconosciuti. La retribuzione minima oraria è di 9 euro netti, con base di 36 euro da corrispondere al lavoratore. Da aggiungere 2,97 euro per l’Inps, pari al 33%, 3,2 per Inail e l’1% di oneri gestionali, che alzano il valore del voucher a 12,41 euro complessivi.
Leggi anche: Voucher, il limbo è finito: al via i nuovi “Presto”. Come funzionano
Limiti
La nuova legge definisce i seguenti limiti per entrambe le tipologie di contratti di prestazione occasionale:
- tetto di 5mila euro annui per ciascun lavoratore e datore di lavoro (prestatore e utilizzatore),
- tetto di 2mila 500 per ogni utilizzatore (azienda o famiglia) verso lo stesso lavoratore.
Al fine di prevenire gli abusi di questo tipo di contratti, il lavoratore potrà confermare l’effettivo svolgimento delle ore, per evitare che il datore possa ritirare la prenotazione obbligatoria nei tre giorni seguenti l’attività prevista. Nel caso in cui, invece, il committente debba revocare il voucher prenotato, il lavoratore sarà informato istantaneamente tramite sms e potrà così intervenire per sistemare in caso di comunicazioni non rispondenti alla realtà.
Consulta anche il nostro Speciale Voucher
Come attivare i nuovi voucher sul sito Inps
Ecco le istruzioni per attivare e gestire i voucher Presto.
Prima dell’avvio di una prestazione occasionale, sia il prestatore che l’utilizzatore devono registrarsi al servizio online presto disponibile
L’utilizzatore potrà monitorare le segnalazioni dell’inizio dell’attività ed eventuali rettifiche o annullamenti. Il prestatore gestirà la propria anagrafica e i dati bancari per l’accredito del compenso.
Il meccanismo prevede dunque che l’impresa (o la famiglia) paghi la prestazione all’INPS tramite modello F24 o strumenti elettronici, poi l’istituto previdenziale provvederà al pagamento del lavoratore entro il 15 del mese successivo alla prestazione.
Potrebbe interessarti
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento