La novità principale del Decreto riguarda senza dubbio lo sblocco del turnover che garantisce la possibilità di molte nuove assunzioni nei Comuni con più di 10mila abitanti: la percentuale di ricambio concessa sale infatti dal 25% al 75%. Sono inoltre in arrivo tutta una serie di finanziamenti e contributi di diverso peso in diverse aree: vediamo quali.
- Per maggiori informazioni su tutte le modifiche previste dal Decreto enti locali, leggi gli approfondimenti della Gazzetta degli enti locali.
Turnover al 75% nei Comuni, previste nuove assunzioni
Ottime notizie, dunque, per chi vuole entrare all’interno delle pubblica amministrazione: il Decreto enti locali ha innalzato le soglie del turnover al 75% in tutti i grandi Comuni.
Lo sblocco del turnover amplia di molto le possibilità di assunzione: la percentuale di ricambio del personale concessa negli ultimi anni era infatti ferma al 25% in tutti i Comuni con più di 10mila abitanti. Nel 2015-2016, addirittura, il turnover era stato bloccato del tutto a causa dell’assorbimento degli esuberi in arrivo dalle Province e dalle Città metropolitane. Grazie alla riforma del Decreto, si prevedono adesso circa 8mila ingressi in più.
Per i Comuni più piccoli, invece, le percentuali non cambiano: il turnover è al 75% per i paesi fra mille e 9.999 abitanti e al 100% per i Comuni sotto i mille residenti.
I nuovi contributi a favore di Province e Regioni
Meno consistenti invece, soprattutto se confrontati con le richieste originarie degli amministratori, gli aiuti previsti per Province e Regioni.
Per le Province delle Regioni a statuto ordinario è comunque previsto un contributo di 110 milioni di euro per l’anno 2017 e 80 milioni annui a partire dall’anno 2018, il tutto per garantire la salvaguardia degli equilibri di bilancio. Per il 2017 sono inoltre stanziati 100 milioni di euro per la manutenzione delle strade. Un contributo speciale è poi previsto in favore delle Province della Sardegna e della Città metropolitana di Cagliari: 10 milioni di euro per il 2017 e poi 20 milioni a decorrere dall’anno 2018.
Ma non solo: il Decreto enti locali introduce la procedura per la determinazione di fabbisogni standard e capacità fiscali standard delle Regioni a statuto ordinario, anche ai fini del riparto del concorso alla finanza pubblica. Si prevede infine, a seguito della Conferenza Stato-Regioni, l’attribuzione di risorse per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese.
Il trasporto pubblico, l’Aifa e il Fondo di solidarietà comunale
Nel nuovo Decreto enti locali anche provvedimenti relativi a settori più specifici.
Si prevede, in particolare, la stabilizzazione del fondo destinato al finanziamento del trasporto pubblico e locale, con lo stanziamento di quasi 5 miliardi di euro per l’anno 2017 e poi per gli anni dal 2018 in poi. Si consente inoltre, in via sperimentale, l’accesso diretto dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ai flussi informativi di monitoraggio dell’assistenza farmaceutica, secondo modalità da concordare con il Ministero della Salute.
Viene infine modificato il correttivo statistico stabilito dalla Legge di Bilancio 2017 per la definizione degli importi spettanti a ciascun Comune a valere sul Fondo di solidarietà comunale: viene accolta in tal modo la richiesta avanzata dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci).
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