Bonus e indennità Covid tutti detassati: quali sono e novità decreto Ristori

Bonus e indennità Covid: sono detassati? La risposta è sì e si tratta, in particolare, di una recente novità introdotta in sede di conversione del “Decreto Ristori”. Recentemente, infatti, si è discusso molto se tutti gli aiuti alle famiglie e ai lavoratori, erogati a causa della pandemia da Coronavirus, fossero esenti o meno dalle imposte, quindi dalla formazione del reddito di lavoro dipendente o autonomo.

In altri termini, il punto ancora irrisolto era se sui vari bonus e indennità riconosciuti dal Governo fosse necessario pagare anche le imposte. La questione trova epilogo positivo grazie a un maxi testo approvato al Senato il 15 dicembre 2020, in sede di conversione del “Decreto Ristori”.

Quindi, tutti i bonus e indennità contenuti nei provvedimenti omonimi (“Decreto Ristori”) adottati tra la fine di ottobre e la fine di novembre, sono erogati al netto e non al lordo. Lo stesso trattamento fiscale si applica a tutte le misure previste dall’inizio della crisi epidemiologica, quindi non solo agli strumenti di sostegno previsti dai Decreti Ristori.

Ma andiamo a vedere in dettaglio quali sono i bonus e indennità Covid-19 che possono godere della detassazione. Ecco le tutte le novità.

>> Decreto Ristori: cosa cambia, misure confermate e testo 

Bonus e indennità Covid: indennità detassate

Come noto, la detassazione di alcuni aiuti ai lavoratori era già stata prevista dall’inizio di questa pandemia, come ad esempio i contributi a fondo perduto e i diversi bonus Covid.

Ora, con il maxi emendamento approvato al “Decreto Ristori” la detassazione assume una portata molto più ampia, in quanto si rivolge a indennità, contributi e strumenti di sostegno erogati in base alle disposizioni dei diversi provvedimenti emergenziali.

Tali emolumenti, quindi, non sono inclusi nella base imponibile sui cui vengono calcolate le imposte sui redditi e l’IRAP.

Quanto specificato è contenuto all’art. 10-bis del “Decreto Ristori”, dal titolo

  • “Detassazione di contributi, di indennità e di ogni altra misura a favore di imprese e lavoratori autonomi, relativi all’emergenza COVID-19”.

La misura si è resa necessaria al fine di rispettare i limiti e le condizioni previsti dalla comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”, e successive modifiche.

Bonus e indennità Covid: non concorrenza alla formazione del reddito

Andiamo quindi in dettaglio a vedere come funziona la detassazione prevista dall’art. 10-bis. Nello specifico, la norma dispone che:

  • bonus;
  • contributi;
  • indennità;

non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi (IRPEF) e del valore della produzione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP).

Inoltre, non rilevano neanche ai fini del rapporto di cui agli artt. 61 e 109, co. 5 del TUIR (Dpr. n. 917/1986).

Bonus e indennità Covid: a chi si applica

Sul tema si specifica che la detassazione si applica:

  • ai soggetti esercenti impresa, arte o professione;
  • ai lavoratori autonomi beneficiari degli aiuti Covid.

Bonus e indennità Covid: quali aiuti sono detassati

La disposizione normativa indica, altresì, quali sono i bonus e indennità esclusi dalla formazione del reddito. Si tratta, in particolare, di contributi e indennità “di qualsiasi natura erogati in via eccezionale a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

Ad esempio:

E tutti gli altri, a patto che siano stati introdotti ex novo a causa dell’emergenza covid in corso.

In altre parole, devono essere diversi da quelli che venivano già concessi prima della crisi epidemiologica.

Sul punto, quindi, non vi è alcuna differenza in relazione all’ente che ha corrisposto le somme. Pertanto, la detassazione riguarda bonus e contributi da chiunque erogati. Ciò indipendentemente dalle modalità di fruizione e contabilizzazione.

 

Daniele Bonaddio

Laureato nel 2011 presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro in Economia Aziendale, svolge ormai da diversi anni la professione di redattore presso numerose testate giornalistiche online, occupandosi di temi riguardanti il diritto del lavoro e della previdenza sociale. Ha f…Continua a leggere

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