Lavoro all’estero: dati, opportunità e sfide di una scelta in crescita

Redazione 21/07/25

Al giorno d’oggi secondo i dati dell’Istat, i giovani che vivono all’estero per motivi di lavoro sono circa 156.000, mentre negli ultimi 10 anni, circa 97.000 laureati, tra i 25 e i 35 anni, hanno scelto di vivere all’estero contribuendo al noto fenomeno della “fuga dei cervelli” italiana.

I Paesi più scelti dagli expat italiani sono Germania, Svizzera, Regno Unito, Francia e Spagna, ma si registra un crescente interesse anche verso mete extraeuropee come l’Australia e il Canada.

Al di là delle motivazioni personali o economiche che spingono a intraprendere questo percorso, è importante analizzare vantaggi e sfide di un’esperienza lavorativa all’estero.

Indice

I vantaggi di lavorare all’estero: sviluppo linguistico, culturale e professionale

Lavorare in un altro Paese offre numerose opportunità di crescita sia personale che professionale. Da un punto di vista linguistico e culturale, il vivere immersi in una cultura differente dalla nostra ci apre la strada ad un approccio di apprendimento della lingua più diretto e ci permette di venire a contatto con nuovi contesti sociali e professionali.

Secondo il report 2025 dell’EF English Proficiency Index, l’Italia occupa solo il 30° posto su 100 Paesi per competenza nella lingua inglese. Inserirsi in un contesto lavorativo estero può senza dubbio agevolare il potenziamento delle proprie competenze linguistiche, diventate ormai essenziali in un mercato del lavoro sempre più globalizzato.

Oltre all’aspetto linguistico, l’esposizione a nuove dinamiche aziendali, stimola la crescita professionale. Lavorare in organizzazioni internazionali aiuta a rafforzare competenze trasversali come il problem solving, la leadership e la collaborazione interculturale, abilità professionali che ultimamente stanno acquisendo una grande rilevanza a livello internazionale.

Infine, lavorare all’estero consente di costruire un’ampia rete di contatti professionali, utile in futuro sia per proseguire una carriera internazionale, che per reinserirsi nel mercato italiano con un profilo più competitivo.

Le sfide di un percorso internazionale: burocrazia, adattamento e competenze linguistiche

Naturalmente, un cammino professionale di questo tipo comporta anche alcune sfide da affrontare. Tra le più ricorrenti si trovano: barriere linguistiche e culturali, nostalgia di casa, procedure burocratiche complesse.

Nel primo caso, non possedere una buona padronanza della lingua del posto può ostacolare l’integrazione e generare senso di frustrazione. Per quanto riguarda la distanza da casa, il senso di nostalgia e isolamento sono emozioni che molti sperimentano nei primi mesi di vita all’estero. Infine, in merito agli aspetti burocratici e amministrativi, ottenere permessi di soggiorno, visti e altri documenti può richiedere tempo e pazienza, a seconda del Paese di destinazione.

Un altro elemento da non sottovalutare è anche il cosiddetto shock culturale: abitudini, stili di vita e ritmi lavorativi diversi da quelli italiani, che rendono necessario un buono spirito d’adattamento.

Consigli pratici per affrontare con successo quest’esperienza

Per prepararsi al meglio ad un trasferimento all’estero, può essere utile seguire alcune indicazioni pratiche:

  • Studiare la lingua del paese di destinazione, anche solo a livello elementare, per inserirsi più facilmente nel nuovo contesto, sia sociale che lavorativo.
  • Informarsi in anticipo su costi della vita, leggi, cultura e clima sociale del Paese ospitante. Ad esempio conoscere i costi medi per l’alloggio, i trasporti, il cibo e la sanità, nonché le normative legate alla tassazione e all’immigrazione.
  • Dimostrarsi flessibili e curiosi, evitando pregiudizi e paragoni continui con la cultura d’origine.
  • Analizzare il mercato del lavoro locale, individuando ambiti in crescita e profili professionali richiesti per cogliere al meglio le opportunità professionali locali.

In sintesi

Intraprendere un’esperienza lavorativa all’estero è una scelta significativa, non priva di sfide, ma che può aprire nuove prospettive sia dal punto di vista professionale che personale, e contribuire ad ampliare la propria visione del mondo. È senza dubbio una tappa distintiva all’interno del percorso di crescita individuale. Prepararsi adeguatamente e affrontare questa sfida con un atteggiamento consapevole e proattivo può fare la differenza e trasformarla in un’opportunità di reale valore.


Foto copertina: istock/undrey

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