Sogno o realtà. L’esercizio della falsificazione

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Sarà la canicola estiva, fuori da ogni regola, a farmi fare sogni e incubi angosciosi. Ho sognato di vivere in un mondo perfetto, dove tutti i cittadini pagavano le tasse secondo il loro reddito reale, di conseguenze l’importo massimo delle tasse era al trenta per cento per quasi tutti, per i cittadini indigenti o sfortunati e non gufi come chi non la pensa come lui, il novello pensiero unico, non trova argomenti se non l’insulto, erano aiutati, non con i miserabili 495,43 euro, importo minimo pensioni I.N.P.S. , ma con una cifra che consenta loro una vita nel periodo più delicato della vita, la vecchiaia. Un paese in cui le leggi una volta emanate erano rispettate, anziché trovare immediatamente un artificio fantasioso per eluderle, vedi la sentenza della Corte Costituzionale n°70 del 2015, dove con un fantasioso provvedimento dell’attuale governo, guidato da un giovane fantasista e compagnia, anziché applicare la restituzione del maltolto, hanno deciso una parziale restituzione a scalare, sino a zero, ignorando che era proprio questa la violazione della legge, secondo il dettato costituzionale art. 2 e 3 (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge.)

Nell’incubo notturno mi sembrava di ricordare, che secondo art. 3 legge 298/82, prevedeva il versamento di contributi per la copertura degli oneri relativi all’adeguamento delle pensioni. Inoltre i media avevano smesso di discriminare per i percettori di pensioni medie o medio alte, determinate da notevoli contribuzioni, tranne per chi occupa poltrone politiche, quelle si intoccabili , facendo una prova, finalmente di realtà, rendendo noto che il gettito IRPEF dei pensionati ammonta a circa 52 miliardi di euro. Ebbene i pensionati con un assegno mensile pari o superiore a 3.000 euro lordi, pur rappresentando solo il 5% del totale, contribuiscono al 40%, della suddetta cifra di 52 miliardi di euro: appare quindi evidente come nel sistema sia già operante un consistente meccanismo solidaristico ed una significativa redistribuzione del reddito. Ovviamente di fronte a simili ingiustizie il 5% dei pensionati vessati da ogni tipo di persecuzione sociale, non stavano con le mani in mano, ma per l’ennesima volta studiavano iniziative a difesa di diritti e principi sacrosanti, perché le vertenze promosse alla corte costituzionale, sono state promosse dalla CIDA e dalla Federmanager, quindi i cittadini che riceveranno qualcosa lo devono unicamente alle nostre federazioni, modeste restituzioni da cui la maggior parte dei pensionati Dirigenti sono nuovamente esclusi, per dirla in modo semplice “gabbati e mazziati”.

Nel vortice del sogno si faceva luce una metafora: un cittadino si recava da un concessionario di auto, prenotava, sceglieva e pagava per una vettura di media cilindrata, al momento del ritiro, l’addetto del concessionario gli presentava una vettura di piccola cilindrata, alle sue lamentele, con una faccia tosta degna dei nostri governanti, diceva che siccome sono pochi quelli che si possono permettere l’auto di cui aveva pagato e ordinato, doveva accontentarsi di una vettura alla portata della moltitudine dei consumatori, e il maggior costo pagato non doveva essere restituito. Dopo il fallimento del governo Berlusconi, veniva nominato un governo di austerità, presieduto da un illuminato economista di fama internazionale, Dr. Mario Monti, coadiuvato da molti tecnici con lo scopo di mettere ordine alle finanze con iniziative estremamente impopolari, però sostenuto dai responsabili del disastro, dal partito Democratico e dai centristi, classe in via di estinzione. Sempre più in ansia, mi chiedevo,adesso cosa stesse accadendo,caduto il governo Monti, ricordavo le elezioni di recente, seppur di poco non aveva vinto il partito Democratico, con l’onorevole Pier Luigi Bersani candidato presidente del consiglio, a cui avevo dato fiducia per un programma sociale condiviso, la realtà mi costringeva a riconoscere, che dopo un governo di austerità, presieduto da un tecnico economista, Dr. Mario Monti e che austerità,veniva insediato un governo presieduto dall’’Onorevole Enrico Letta, con una maggioranza centro- destra – sinistra, tutto ciò non riusciva a calmare lo scalpitante sindaco di Firenze, che aveva perso nettamente le primarie, preceduto da Pier Luigi Bersani, neppure parlamentare, con un curriculum da apprendista della politica nazionale e internazionale, il quale aveva annunciato la rottamazione, in nome del cambiamento, quale cambiamento non era neppure comprensibile nel più orrendo degli incubi. Il nostro attuale emerito Presidente della Repubblica, non sapendo come liberarsi dalla rinnovata Presidenza, aveva dimissionato la meteora Enrico Letta, per affidare al giovine sindaco, buon comunicatore, come un certo Berlusconi, di cui aveva immediatamente dato la sua protezione parlamentare, in cambio non oso dire di cosa, ma quasi tutti gli italiani l’hanno capito, mettendo in atto strategie che il centro sinistra non aveva mai osato pronunciare. Nel governo faceva parte un illustre politico erede e candidato a succedere al signore e padrone del Popolo delle Libertà, poi prima e dopo Forza Italia, Angelino Alfano, il quale annunciava con enfasi su tutti i quotidiani e i media televisivi, che finalmente il programma del centro destra era stato completato. L’incubo era arrivato a provocarmi una tachicardia parossistica, il nuovo Presidente del consiglio, non era un componente e segretario del Partito Democratico , allora come era possibile, che il delfino del Centro Destra proclamava al popolo, che aveva realizzato il suo programma, accidenti in realtà era vero, basito e smarrito, amici mi dicono che la metà degli elettori del Partito Democratico non si riconoscono più nella nuova “cosa” e non vanno più a votare.

Mi sveglio madido di sudore, sempre con la tachicardia, accendo il televisore per avere notizie e la realtà è peggiore dei miei incubi. Il giovanotto ex sindaco, mai eletto in parlamento, con enfasi oratoria annunciava che aveva un progetto per abbassare le tasse di 50 miliardi in cinque anni, escludendo la tassa sulla prima casa, iniqua , ma oggi con il suo governo da pagare, senza precisare dove prendeva le risorse, affermando che se poteva attuare le riforme ( da brividi), il denaro era disponibile. Ora sarò sempre più confuso anche da sveglio, ma questo signore, non era lo stesso che solo pochi giorni fa, dichiarava che non vi era disponibilità per restituire il denaro rubato ai pensionati, come imposto dalla Corte Costituzionale, mistero!!!! Sentire questi annunci, mi sembra un dèjà vu, sentito per due lustri da un altro comunicatore, che in primo luogo faceva i suoi interessi, che coincidenza strana erano moltissimi, mi domando le persone per bene, capaci cosa fanno, dove sono, molti rispettabili giornalisti sanno solo orientare i loro articoli per il potente di turno?? Lo sgomento è che nonostante le apparenze, in Italia si troveranno sempre una buona percentuale di persone disponibili a credere all’ultimo oratore di turno, che per il proprio interesse, o per una ambizione senza limiti, rigetteranno questo meraviglioso paese sempre più in basso ignorando diritti, solidarietà, onestà. I genitori e i nonni di oggi, che hanno conosciuto tempi orrendi, una guerra, le lotte sindacali per i diritti e la dignità dell’uomo, hanno il dovere di impegnarsi per il tempo che ci resta, per assicurare un mondo migliore, purtroppo non perfetto,ma vivibile con dignità alle future generazioni.

Giovanni Tufano

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