Il nuovo codice del processo amministrativo

Redazione 24/06/12
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Nel Diritto Editore” sforna la seconda edizione del “Nuovo Codice del Processo Amministrativo”, un codice commentato che nell’intenzione dell’editore avrebbe dovuto essere una versione “minor” dei classici codici “formato mattone” che abbelliscono e appesantiscono gli scaffali delle biblioteche di studiosi e di operatori del diritto. In realtà, di “light” questo codice ha ben poco, sia riguardo la massa, sfiorando la soglia delle 1000 pagine, sia riguardo al prezzo (54,00 euro). Pertanto non compratelo, se cercate un “codicillo” da portare in udienza o da tenere per una pronta e agevole consultazione. Al contrario, compratelo se avete bisogno di un codice che commenti in maniera sintetica ed efficace le disposizioni del processo amministrativo, e che non vi annoi con inutili divagazioni o con le teorie degli autori di secoli fa. Il diritto si evolve continuamente, e non c’è niente di più utile di chi ci mostra a che punto siamo arrivati e in quale direzione probabilmente andremo. E bisogna ammettere che questo Codice risponde in maniera piuttosto soddisfacente a entrambe le esigenze.

A cura di Giulia Ferrari, magistrato amministrativo e studiosa di indubbio spessore, nonché componente della commissione istituita presso il Consiglio di Stato per l’elaborazione dello stesso codice del processo amministrativo, il volume ha dalla sua, come sopra accennato, il non indifferente pregio di recare, in calce ad ogni articolo, un breve ma non per questo superficiale commento analitico, di chiara impostazione manualistica, ovvio, ma che in maniera molto schematica riassume i principi affermati dalla giurisprudenza sulla struttura generale del processo amministrativo. Questa chiara ed efficace impostazione trasmette al lettore la sensazione di una immediata conoscenza dell’istituto, anche se poi, in realtà non è così. Ma sul momento, nell’istante preciso di consultazione, è più che sufficiente per una prima risposta immediata e giuridicamente fondata. Ad accompagnare ogni articolo troviamo anche la giurisprudenza più recente e significativa sul punto, che non è ovviamente in grado di mostrarci una panoramica giurisprudenziale esaustiva sull’istituto, ma sicuramente ci dà una prima indicazione sull’orientamento che stanno seguendo i giudici amministrativi.

Dopo la guida all’articolo, sempre in calce ad ogni disposizione, troviamo la sezione delle “questioni”. Probabilmente si tratta di una sezione che verrà sottovalutata o snobbata dagli utilizzatori finali di questo codice, dal momento che raccoglie alcune problematiche che non hanno ancora ricevuto una risposta univoca dalla giurisprudenza e sulle quali è in corso il dibattito. Tuttavia se ne consiglia una lettura attenta, perché è proprio laddove regna l’incertezza che si aprono profili per la creazione di “ius novum” e per mutamenti di orientamenti giurisprudenziali.

Chiude il volume un’appendice normativa di non poco conto, divisa in due sezioni: una sulla Class action pubblica, e l’altra sul contributo unificato.

Infine, troviamo le inflazionate tabelle relative ai termini del processo amministrativo, alle tipologie di pronunce giurisdizionali invocabili, alle ipotesi di definizione in rito della causa, alle ordinanza di fissazione dei ricorsi e alle comunicazioni e trasmissioni.

E’ possibile acquistare il libro, a prezzo scontato, presso la LibreriaProfessionisti.

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