La Camera elimina le ultime differenze tra figli legittimi e figli naturali

Redazione 04/07/11
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Tutti i figli sono uguali… non più figli legittimi o figli naturali… solo figli!

Questi i commenti all’indomani dell’approvazione, da parte della Camera dei Deputati, delle norme in materia di riconoscimento dei figli naturali.

La Camera, lo scorso 30 giugno, ha votato in maniera bipartisan (476 sì, un astenuto e nessun voto contrario), il testo unificato di alcuni progetti di legge (presentati, tra gli altri, da Alessandra Mussolini, da Rosy Bindi, C. 2519-A e abb.), volti ad eliminare dall’ordinamento le residue distinzioni tra figli legittimi e figli naturali, affermando il principio dell’unicità dello stato giuridico dei figli.

Il provvedimento, recante “Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali”, passa ora all’esame del Senato.

Queste le principali novità, come riassunte dalla scheda riepilogativa della Camera:

“Viene modificato il codice civile, prevedendo tra l’altro:

a) il riconoscimento del vincolo di parentela del figlio naturale con tutti parenti e non solo con i genitori;

b) l’introduzione del principio dell’unicità dello stato giuridico dei figli;

c) l’introduzione di uno specifico articolo (315-bis c.c.) sui diritti e doveri del figlio che riconosce:
– il suo diritto ad essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni;
– il diritto del figlio di crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i parenti;
– il diritto del figlio minore, che ha compiuto i 12 anni, e anche di età inferiore ove capace di discernimento, di essere ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano; – il dovere del figlio di rispettare i genitori e di contribuire, in relazione alle proprie capacità, alle proprie sostanze e al proprio reddito, al mantenimento della famiglia finché convive con essa;

d) l’abrogazione delle disposizioni del codice civile sulla legittimazione dei figli naturali.

E’ in secondo luogo conferita una delega al Governo per la modifica delle disposizioni vigenti al fine di adeguarle al principio dell’unicità dello stato giuridico dei figli, con riferimento, in particolare:

– alla disciplina del possesso di stato e della prova della filiazione, alla presunzione di paternità del marito,
– alle azioni relative riconoscimento ed al disconoscimento dei figli,
– alla disciplina delle successioni e delle donazioni.

Specifici criteri di delega riguardano altresì i presupposti per la dichiarazione dello stato di adottabilità e la legittimazione degli ascendenti a far valere il diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minori.

E’ infine introdotto nel codice di procedura civile un nuovo procedimento per l’affidamento dei figli di genitori non coniugati, di competenza del tribunale per i minorenni”.

Redazione

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