Come ogni anno, anche dopo la Legge di Stabilità 2017, nonchè in prossimità della c.d. manovrina fiscale dello scorso marzo, si è paventato il rischio di un aumento dell’Iva. Tale modifica apparirebbe necessaria al fine di pareggiare il Bilancio dello Stato Italiano, soprattutto in relazione agli oneri finanziari nei confronti dell’Unione Europea: attualmente servono circa 14 miliardi per rientrare nei parametri.
Come Evitare l’Aumento dell’Iva?
Se del caso, l’Iva salirà dal 22 al 25% sui beni ordinari e dal 10 all’11,5% sui beni primari. Per evitare che ciò accada, il Governo ha parlato del ricorso a diversi strumenti, al fine di rinvenire i fondi economici necessari. In particolare, è prevista per la Legge di Stabilità 2018 l’approvazione di un aumento delle accise sul tabacco, e per quella dell’anno successivo l’aumento delle accise sulla benzina.
In questa direzione è andata anche la svolta sul pignoramento, divenuta operativa tramite la c.d. manovrina fiscale di marzo: in particolare, d’ora in poi, il Fisco potrà procedere a pignorare i beni di un soggetto che, cumulativamente, abbiano un valore superiore ai 120 mila euro, inclusa nel conteggio anche la prima casa.
Dal 1° luglio 2017, si ricorrerà anche allo split payment, che consentirà agli enti pubblici di trattenere direttamente l’Iva relativa alle fatture elettroniche dei fornitori per girarla poi direttamente all’Erario. Da ultimo, la previsione di multe più salate per i passeggeri del Trasporto Pubblico Locale sprovvisti di titolo di viaggio.
Al momento, l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto sembrerebbe posticipato al 2018.