Manovra di bilancio 2023: tutte le misure definitive in gazzetta

L’aula del Senato ha approvato definitivamente la Legge

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Approdata in Gazzetta ufficiale la Manovra di bilancio 2023, che ha avuto il via libera definitivo al Senato il 29 novembre. La legge è stata approvata definitivamente con 107 sì, 69 contrari e un astenuto. Con la fiducia del Senato la legge di bilancio diventa legge.

Nell’ultima versione del testo si è passati da 174 articoli al maxi articolo 1 con oltre 520 commi. Le misure più importanti riguardano, come per la prima versione del disegno di legge, il contrasto al caro bollette: previsti nuovi crediti d’imposta alle imprese, la proroga dell’azzeramento degli oneri di sistema e il potenziamento del bonus sociale.

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Tra le altre misure in arrivo: il nuovo tetto al contante di 5mila euro nel 2023; modifiche alla rivalutazione delle pensioni; Flat Tax forfettari fino a 85mila euro; taglio del cuneo fiscale per imprese e lavoratori. E c’è anche spazio per il ponte sullo Stretto: prevista in Manovra la revoca della liquidazione della società incaricata della progettazione dell’opera.

Alla luce delle ultime novità inserite nel testo definitivo, ecco una sintesi delle principali misure della Manovra 2023 che si appresta a vedere l’approvazione definitiva in Senato.

Legge di bilancio 2023

Il testo della Manovra di bilancio 2023 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 29 novembre, con la dicitura “Legge 29 dicembre 2023, n.197” Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.
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Indice

Manovra 2023: taglio cuneo fiscale

Una delle misure che riguardano il lavoro è il taglio del cuneo fiscale. Nello specifico si legge che “In via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, l’esonero sulla quota dei contributi
previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore previsto dall’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, è riconosciuto nella misura di 2 punti percentuali con i medesimi criteri e modalità di cui al citato articolo 1, comma 121, della legge n. 234 del 2021 ed è incrementato di un ulteriore punto percentuale, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.

Manovra 2023: novità pensioni anticipate

Per quanto riguarda le pensioni, visto lo stretto margine per approvare la manovra, è stata disposta la proroga di Opzione Donna e Ape Sociale. Previsto inoltre un meccanismo di uscita anticipata con la cosiddetta “Quota 103“, una misura che consentirebbe di andare in pensione con 41 anni di contributi e con 62 anni d’età.

Per Opzione Donna modifiche sul requisito anagrafico: in pensione a 58 anni con due figli o più, a 59 con un figlio, a 60 negli altri casi. Possono accedere alla misura di flessibilità le donne che si trovano in una di queste condizioni:

  • assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti; 
  • hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento;
  • sono lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa di cui all’articolo 1, comma 852, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. In quest’ultimo caso si può andare in pensione direttamente a 58 anni a prescindere dal numero dei figli.

Per chi decide di restare al lavoro invece è previsto un bonus sotto forma di decontribuzione al 10%.

Manovra 2023: rivalutazione pensioni

Per il biennio 2023-2024, il meccanismo di rivalutazione delle pensioni viene rivisitato per favorire le pensioni più basse. Per quanto riguarda le pensioni minime, invece, previsto un ulteriore aumento che le porterà a 600 euro nel 2023, ma solo per gli over 75. Per gli altri titolari di trattamenti pensionistici l’importo della pensione minima è comunque rivalutato del 120% rispetto all’inflazione.

Manovra 2023: Flat Tax 85mila euro Forfettari

È in arrivo con la prossima Legge di bilancio un’estensione della Flat Tax al 15% ai forfettari con fatturati fino a 85mila euro. Inoltre, “Il regime forfetario cessa di avere applicazione dall’anno stesso in cui i ricavi o i compensi percepiti sono superiori a 100.000 euro. In tale ultimo caso è dovuta l’imposta sul valore aggiunto a partire dalle operazioni effettuate che comportano il superamento del predetto limite.

Prevista inoltre l’introduzione, per i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni diversi da quelli che applicano il regime forfettario, della possibilità di applicare invece degli scaglioni Irpef una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro.

Manovra 2023: incentivi assunzioni

Previste agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con decontribuzione fino a 8 mila euro per assumere giovani, donne e percettori del Reddito di cittadinanza. La decontribuzione vale anche per le trasformazioni dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato.

Manovra 2023: bonus sociale bollette

Il bonus sociale bollette sarà potenziato, alzando la soglia ISEE di accesso a 15mila euro. Per il 2022 era stata alzata a 12mila, mentre prima delle modifiche era di circa 8mila euro.

Manovra 2023: revisione Reddito di cittadinanza

Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili.

È inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. Senza partecipazione, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta di lavoro.

Infine, per i beneficiari del reddito di cittadinanza appartenenti alla fascia di età compresa tra 18 e 29 anni che non hanno adempiuto all’obbligo di istruzione, l’erogazione del sussidio è subordinata anche all’iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzione degli adulti di primo livello.

In questo momento non cambieranno le cose per chi non è occupabile, o per gli occupabili che hanno nel nucleo familiare minori, disabili o over 60, ma dal 2024 il Reddito di Cittadinanza sarà sostituito da una nuova riforma.

Manovra 2023: caro energia

Per contrastare l’aumento dei costi dell’energia sono a disposizione circa due terzi dell’intero budget della finanziaria. Questi 21 miliardi serviranno a riproporre fino al 30 marzo 2023, potenziati, i crediti d’imposta per le imprese: passano al 45% quelli per le imprese energivore e al 35% quello per le altre imprese. Confermata inoltre la cancellazione degli oneri impropri dalle bollette.

Manovra 2023: tetto contanti a 5mila euro

Saltata la norma che prevedeva lo stop alle multe per chi rifiuta pagamento col Pos sotto i 60 euro, resta nel testo definitivo della Manovra 2023 l’innalzamento del tetto al contante a 5mila euro.

Il tetto in questione, visto come misura per contrastare l’evasione fiscale, è stato più volte rimaneggiato negli anni: nel 2016 era stato fissato a 3.000 euro, per poi scendere a 2.000 nel 2020 e a 1.000 euro nel 2022. Tuttavia, con un emendamento approvato durante la conversione del Dl Milleproroghe di quest’anno, la riduzione a 1.000 euro è stata posticipata al 2023.

Dal 1° gennaio 2023 sarà quindi possibile effettuare pagamenti in contanti fino a 5mila euro.

Manovra 2023: aumento Assegno Unico

L’importo dell’Assegno Unico sarà maggiorato del 50% per il primo anno, mentre per le famiglie con 3 o più figli e ISEE fino a 40mila euro sarà maggiorato di un ulteriore 50%.

Manovra 2023: Iva ridotta su prodotti per l’infanzia e assorbenti

L’ipotesi di azzerare l’Iva su beni di prima necessità come pane e pasta non si è concretizzata, dato lo sfavorevole rapporto costi-benefici. Prevista però la riduzione dell’Iva al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene femminile.

Manovra 2023: proroga bonus prima casa Under 36

Le agevolazioni previste per quest’anno per l’acquisto della prima casa per giovani Under 36 saranno prorogate al 2023.

Manovra 2023: le altre misure

Tra le altre misure in arrivo nel 2023 si segnalano:

  • Reddito alimentare per soggetti in condizione di povertà assoluta;
  • Taglio Iva su pellet e teleriscaldamento;
  • 18App diventa carta cultura legata all’ISEE e al merito;
  • Fondi per TAV, Metro C Roma, Linea 4 Milano e Metropolitana di Napoli;
  • Rinegoziazione mutuo da tasso variabile a fisso;
  • Un mese di congedo parentale all’80% utilizzabile da entrambi i genitori;
  • Sconto 50% Iva per l’acquisto di case di classe energetica A o B;
  • Cilas al 31 dicembre per il Superbonus;
  • Proroga Bonus eliminazione barriere architettoniche;
  • Bonus mobili a 8mila euro nel 2023.

(Foto di copertina: ANSA)

Alessandro Sodano

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