Contributi a fondo perduto PMI: accesso, requisiti, limiti, calcolo indennizzi

Paolo Ballanti 03/06/22
Scarica PDF Stampa
In arrivo nuovi contributi a fondo perduto per le PMI. Il recente Decreto “Aiuti” entrato in vigore lo scorso 18 maggio ha introdotto numerose misure di contrasto agli effetti negativi causati dalla crisi internazionale in atto in Ucraina.

Da un lato la protezione del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati, garantita grazie al bonus 200 euro, dall’altro i provvedimenti in materia di energia e di sostegno alle imprese.

Proprio a quest’ultimo aspetto è dedicato il Titolo I Capo II del Decreto, contenente negli articoli dal 15 al 20, una serie di disposizioni finalizzate a tutelare la liquidità delle aziende, grazie a:

  • Misure per il sostegno alla liquidità delle imprese tramite garanzie prestate da SACE S.p.A. (articolo 15);
  • Misure temporanee di sostegno alla liquidità delle piccole e medie imprese (articolo 16);
  • Garanzie concesse da SACE S.p.A. a condizioni di mercato (articolo 17);
  • Fondo per il sostegno alle imprese danneggiate dalla crisi in Ucraina (articolo 18);
  • Rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura (articolo 19);
  • Garanzie sui mutui in favore delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che hanno subito un incremento dei costi energetici (articolo 20).

In particolare, l’articolo 18 introduce un contributo a fondo perduto, sulla falsariga di quelli previsti nell’epoca della pandemia, destinato a sostenere le piccole e medie imprese pesantemente danneggiate, in termini di fatturato, ordinativi e forniture, dalla guerra in Ucraina.

Analizziamo la fattispecie in dettaglio.

Decreto Aiuti, testo definitivo in Gazzetta: bollette, bonus, tutte le misure

Contributi a fondo perduto PMI nel Decreto Aiuti

L’articolo 18 del Decreto “Aiuti” (D.l. 17 maggio 2022 numero 50) prevede, per l’anno 2022, l’istituzione di un fondo nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico (MISE) con una dotazione di 130 milioni di euro, finalizzato a mitigare, grazie alla concessione di contributi a fondo perduto, le “ripercussioni economiche negative per le imprese nazionali derivanti dalla crisi internazionale in Ucraina”, tradottesi in:

  • Perdite di fatturato, derivanti dalla contrazione della domanda;
  • Interruzione di contratti e progetti esistenti;
  • Crisi nelle catene di approvvigionamento.

Contributi a fondo perduto PMI: per chi

Saranno destinatarie dei contributi, previa domanda, le piccole e medie imprese diverse da quelle agricole (così come individuate dalla raccomandazione della Commissione europea del 6 maggio 2003 numero 2003/361/CE) in possesso dei seguenti requisiti (cumulativi):

  • Aver realizzato negli ultimi due anni “operazioni di vendita di beni e servizi, ivi compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Federazione Russa e la Repubblica di Bielorussia” pari almeno al 20 per cento del fatturato aziendale totale (articolo 18 comma 2 lettera a);
  • Aver sostenuto un costo di acquisto medio per materie prime e semilavorati nell’ultimo trimestre antecedente la data di entrata in vigore del decreto (18 maggio 2022) “incrementato almeno del 30 per cento rispetto al costo di acquisto medio” del corrispondente periodo dell’anno 2019 ovvero, per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020, rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2021 (articolo 18 comma 2 lettera b);
  • Aver subito nel corso del trimestre antecedente il 18 maggio 2022 un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Contributi a fondo perduto PMI: importo

Le risorse del fondo istituito presso il MISE saranno ripartite tra le realtà aventi diritto, riconoscendo a ciascuna di esse una somma calcolata in questo modo:

  • Si assume l’ammontare medio dei ricavi relativi all’ultimo trimestre anteriore al 18 maggio 2022;
  • Si assume l’ammontare medio dei ricavi relativi allo stesso trimestre di cui al punto precedente ma relativo al 2019;
  • Si ottiene la differenza tra i ricavi del trimestre 2019 e quelli del trimestre 2022.

All’importo ottenuto si applica una percentuale pari a:

  • 60% per chi ha ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 5 milioni di euro;
  • 40% per quanti hanno ricavi 2019 superiori a 5 milioni ma non eccedenti i 50 milioni di euro.

La somma derivante dall’attribuzione della percentuale corrisponderà all’ammontare del contributo. Quest’ultimo non potrà comunque superare i 400 mila euro per singolo beneficiario.

E’ opportuno precisare che per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020, il periodo di riferimento per individuare i ricavi è il 2021.

Contributi a fondo perduto PMI: decreto attuativo

Le modalità attuative per l’erogazione dei contributi saranno definite con apposito decreto MISE.

Il provvedimento si occuperà, tra le altre cose, della procedura di presentazione delle domande di accesso, la cui scadenza è già fissata dal D.l. “Aiuti” in “data non successiva al sessantesimo giorno” dalla pubblicazione sul portale del MISE dello stesso decreto ministeriale attuativo (articolo 18 comma 5).

Per gestire l’erogazione dei contributi, il MISE potrà avvalersi di società in house previa stipula di apposita convenzione. Gli oneri derivanti dalla convenzione saranno posti a carico del fondo di cui all’articolo 18 comma 1, nel limite massimo dell’1,5% delle risorse totali.

I contributi a fondo perduto per le PMI, precisa l’articolo 18 comma 4, sono attribuiti nel rispetto “dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea 2022/C131 I/01, recante <<Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina>>”.

Fondo Impresa femminile, nuovi finanziamenti: domande al via

Contributi a fondo perduto PMI: cumulabilità

Per espressa previsione dell’articolo 18, gli aiuti non possono essere cumulati con quanto previsto al successivo articolo 29.

Nella norma si prevede l’utilizzo di risorse pubbliche per concedere finanziamenti agevolati alle imprese esportatrici, chiamate a far fronte “ai comprovati impatti negativi sulle esportazioni derivanti dalle difficoltà o rincari degli approvvigionamenti a seguito della crisi in atto in Ucraina” (articolo 29 comma 1).

La misura sarà applicata sino al 31 dicembre 2022, secondo condizioni e modalità stabilite con una o più deliberazioni del Comitato agevolazioni, tenuto conto delle risorse disponibili e dell’ammontare complessivo delle richieste presentate.

Contributi a fondo perduto PMI: coperture

I contributi a fondo perduto per le PMI potranno contare, come anticipato all’inizio, su un plafond di spesa pari a 130 milioni di euro per l’anno 2022.

A fronte di una dotazione finanziaria insufficiente a soddisfare tutte le domande, il MISE provvederà a “ridurre in modo proporzionale il contributo” (articolo 18 comma 6).

Leggi anche “Bonus agricoltura 2022, fino a 50 mila euro: domande dal 20 settembre”

Paolo Ballanti

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento