Concorsi, cosa studiare: novità su decreto Ucraina, decreto Riaperture

Gli aggiornamenti normativi in vista delle prove concorsuali

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Per aiutare i candidati nell’aggiornamento del materiale di studio per le procedure di selezione dei concorsi pubblici, proponiamo un approfondimento sugli ultimi aggiornamenti normativi e giurisprudenziali. Di seguito, ecco tutte le novità normative utili per organizzare e aggiornare il proprio materiale di studio in vista delle prove di selezione dei concorsi pubblici.

In questo terzo appuntamento settimanale di aggiornamento normativo e giurisprudenziale, ci occuperemo, in particolare, di tre provvedimenti e di due pronunzie giurisprudenziali, che incidono sulle materie interessate ai concorsi pubblici, e in particolare:

  • diritto penale,
  • diritto civile,
  • diritto costituzionale,
  • diritto amministrativo,
  • contabilità pubblica,
  • diritto dei beni culturali,
  • cybersecurity,
  • diritto dell’ambiente,
  • responsabilità amministrativa degli enti

Nei seguenti paragrafi e nel video proposto a fine articolo cerchiamo di spiegare quali cambiamenti sono stati apportati nelle materie sopra elencate dagli aggiornamenti normativi e giurisprudenziali che potrebbero interessare gli aspiranti candidati dei concorsi pubblici.

Preparazione ai concorsi: tutti gli aggiornamenti normativi utili

Per ulteriori chiarimenti e per approfondire gli aggiornamenti normativi elencati nell’articolo, consigliamo la visione del seguente video, in cui spiegheremo nel dettaglio tutte le novità apportate dal decreto Ucraina, dal decreto Riaperture, dalla Legge sui Reati contro il patrimonio culturale, dalle sentenze della Corte di Cassazione circa il cambio di sesso e la coppia genitoriale omoaffettiva:

Decreto Ucraina, tutte le novità da sapere

Le modifiche apportate al nostro ordinamento dal nuovo decreto c.d. “Ucraina” sono molteplici.

Nello specifico, ricordiamo quelle contenute:

  • nell’art. 11 in materia di integrazione salariale, che consente ai datori di lavoro che hanno esaurito il termine di utilizzo di potervi ricorrere fino al 31 dicembre 2022);
  • nell’art. 23 in materia di revisione dei prezzi dei materiali di costruzione nei pubblici appalti;
  • nell’art. 29 sul rafforzamento della disciplina cyber (e allarme Kaspersky).

Reati contro il patrimonio culturale, la legge

La legge reca disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale e introduce il Titolo VIII-bis al libro II del Codice penale composto dagli articoli da 518-bis a 518-undevicies.

Dunque, chi devasta o saccheggia archivi, musei, biblioteche, aree archeologiche, monumenti viene punti con la reclusione da 10 a 16 anni con un’aggravante fino alla metà quando il danno è di particolare gravità, quando il soggetto agente è un pubblico funzionario o svolge attività professionale, commerciale, finanziaria, in questo caso anche con interdizione, quando si configura un’associazione a delinquere.

È stato previsto il reato di autoriciclaggio di beni culturali punito con la reclusione da 3 a 10 anni e la multa da 6.000 a 30.000 euro; il reato di furto di beni culturali, punito con la reclusione da 2 a 6 anni e la multa da 927 a 1.500 euro. È prevista anche l’applicabilità delle disposizioni penali a tutela dei beni culturali anche ai fatti commessi all’estero in danno del patrimonio culturale nazionale e la confisca penale obbligatoria anche per equivalente delle cose oggetto del reato.

Inoltre, nel novero dei reati-presupposto che fanno scattare la responsabilità amministrativa degli enti (ex D.Lgs. 231/2001), sono stati inseriti anche quelli contro il patrimonio culturale.

Decreto Riaperture, gli ultimi aggiornamenti

Il decreto c.d. “riaperture” rifora le regole sull’uso della mascherina, sui viaggi d’istruzione, sulla gestione dei casi di positività, sul personale scolastico per l’emergenza, sull’accesso alle istituzioni scolastiche e sull’obbligo di utilizzo del green pass nell’ambito pubblico impiego.

Coppia genitoriale omoaffettiva, la Sentenza

La Sentenza della Corte di Cassazione, n. 7413 del 7 marzo 2022, ha stabilito che è vietato annotare nell’atto di nascita la coppia genitoriale omoaffettiva.

Cambio di sesso, le novità della Cassazione

La Sentenza della Corte di Cassazione, n. 7735 del 16 febbraio 2022, ha stabilito che per l’intervento chirurgico finalizzato al cambio di sesso, resta ferma l’autorizzazione del giudice, mentre per la rettifica all’anagrafe è sufficiente un percorso serio di transizione.

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Luigi Tramontano

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