Stralcio cartelle 2021: come verificare online se si ha diritto al condono

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È online il servizio internet messo a disposizione da Agenzia delle Entrate – Riscossione per verificare se all’interno del proprio piano di pagamento della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio” sono presenti dei debiti che potrebbero rientrare nello stralcio cartelle 2021 previsto dal Decreto Sostegni, ovvero l’annullamento automatico delle cartelle fino a 5.000 euro.

A comunicarlo è la stessa Agenzia, con avviso pubblicato sul sito istituzionale. Il servizio prevede la verifica attraverso pochi semplici passi, inserendo all’interno del modulo online:

  • codice fiscale;
  • numero della comunicazione inviata da Agenzia delle Entrate – Riscossione;
  • data della comunicazione;
  • e-mail di riferimento.

Vediamo nei prossimi paragrafi quali debiti possono essere oggetto dello stralcio del Decreto Sostegni e chi ha diritto al condono fiscale in questione.

Stralcio cartelle 2021 fino a 5mila euro, il decreto: per chi, quali debiti, quando

Stralcio cartelle 2021: cos’è

Il Decreto Sostegni (DL n. 41/2021 convertito con modificazioni dalla Legge n. 69/2021) all’art. 4, commi da 4 a 9, ha disposto l’annullamento automatico di tutti i “debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore del decreto, fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010“.

Stralcio cartelle 2021: quali debiti sono compresi

Come anticipato, i debiti oggetto di stralcio sono quelli notificati dal 2000 al 2010 rientranti tra quelli di importo residuo fino a 5 mila euro, calcolato alla data del 23 marzo 2021 (data di entrata in vigore del Decreto Sostegni.

Tra i debiti che rientrano nel condono possono esserci:

  • Imu,
  • Tasi
  • bollo auto,
  • multe,
  • cartelle per cui si è eventualmente aderito alla rottamazione o saldo e stralcio.

Stralcio cartelle 2021: requisiti

Lo stralcio delle cartelle avviene a condizione che:

  • nel periodo d’imposta 2019 sia stato conseguito un reddito imponibile ai fini delle imposte fino a 30 mila euro per i debiti riferiti a persone fisiche;
  • nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019 sia stato conseguito un reddito imponibile ai fini delle imposte fino a 30 mila euro per i debiti riferiti a soggetti diversi dalle persone fisiche.

Leggi anche “Canone Rai in bolletta: novità e cosa può cambiare a fine 2022”

Stralcio cartelle 2021: servizio di verifica online

Come già anticipato, per verificare se nel proprio piano di pagamento sono presenti cartelle oggetto di stralcio sarà sufficiente collegarsi al sito istituzionale di Agenzia delle Entrate – Riscossione e accedere al servizio “Verifica lo stralcio debiti nella tua Definizione agevolata” inserendo:

  • codice fiscale;
  • numero della comunicazione inviata da Agenzia delle Entrate – Riscossione;
  • data della comunicazione;
  • e-mail di riferimento.

Se sussistono i requisiti di reddito e dalla verifica dovesse emergere la presenza di carichi potenzialmente interessati dallo stralcio, il servizio permetterà di stampare in autonomia i moduli di pagamento aggiornati.

Se si è in regola con il pagamento delle rate precedenti, sarà possibile utilizzare i moduli per il versamento delle rate ancora dovute, calcolate al netto delle somme relative ai carichi oggetto di stralcio.

“Rottamazione ter” e “Saldo e stralcio”: scadenze

Il 31 agosto è scaduto il termine per il pagamento della rata di maggio 2020 della “Rottamazione ter”, anche se è prevista una tolleranza di 5 giorni per i versamenti. Il 30 settembre 2021 scade invece il termine per il versamento della rata del “Saldo e stralcio” in scadenza il 31 luglio 2020.

C’è invece tempo fino al 30 novembre 2021 per il pagamento delle rate 2021 di Rottamazione ter e Saldo e stralcio.

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Alessandro Sodano

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