Resto al Sud, incentivi per imprenditori fino a 55 anni: requisiti, domanda e spese ammissibili

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Incentivi per le imprese del Mezzogiorno: anche per il 2021 si rinnova il sostegno economico (cd. “Resto al Sud”) per le imprese del Sud Italia. Il valore economico è concesso al 100% della spesa e possono accedervi gli imprenditori fino a 55 anni d’età (in precedenza il limite era posto a 45 anni). L’obiettivo è quello di sostenere anche gli over 50, una delle categorie che sta subendo le maggiori conseguente dal punto di vista del mercato del lavoro post-Covid.

Il finanziamento massimo, si precisa è di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. Per le imprese individuali, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.

Le domande possono essere presentate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia. I progetti vengono valutati in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione, senza scadenze o graduatorie ad hoc.

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Resto al Sud: cos’è

Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). L’incentivo è destinato a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni.

I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.

Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.

Resto al Sud: a chi è rivolto

Le agevolazioni sono rivolte agli under 56 che:

  • al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), oppure
    trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria
  • non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017
  • non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio
  • non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento

L’incentivo si rivolge a:

  • imprese costituite dopo il 21/06/2017
  • imprese costituente (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni – o 120 giorni in caso di residenza all’estero – dall’esito positivo dell’istruttoria)

 Fermo restando quanto sopra elencato, possono inoltre chiedere i finanziamenti:

  • i liberi professionisti (in forma societaria o individuale) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice Ateco non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche)

Resto al Sud: cosa finanzia

Sono finanziabili:

  • attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone
  • turismo
  • attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria)

Sono escluse le attività agricole e il commercio

Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.

Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.

A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:

  • 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale
  • fino a un massimo di 40.000 euro per le società

Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.

Resto al Sud: spese ammissibili

Possono essere finanziate le seguenti spese:

  • ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa)
  • macchinari, impianti e attrezzature nuovi
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione
  • spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa

Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.

Resto al Sud: come funzionano le agevolazioni

Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte:

  • 50% di contributo a fondo perduto
  • 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.

Resto al Sud: banche finanziatrici

I finanziamenti bancari di Resto al Sud sono concessi solo da istituti di credito che aderiscono alla convenzione Invitalia-ABI.

Invitalia e ABI hanno firmato una convenzione per stabilire in che modo le banche possono finanziare i progetti imprenditoriali approvati da Invitalia

La banca valuta la concessione del finanziamento caso per caso, nel rispetto delle proprie procedure e senza seguire alcun automatismo

La convenzione definisce anche le modalità di erogazione del contributo in conto interesse

Resto al Sud: presentazione della domanda

Le domande possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia.

Prima di inviare la domanda è necessario:

  • registrarsi ai servizi online di Invitalia compilando l’apposito form;
  • consultare e scaricare i fac-simile della modulistica;
  • disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) valido e attivo, poiché tutte le comunicazioni tra Invitalia e i proponenti avvengono esclusivamente via PEC

Solo dopo la presentazione della domanda, alla voce “Gestione contatti“, i proponenti potranno modificare numeri di telefono, indirizzo mail e PEC.

La domanda si compone di:

  • business plan da compilare online
  • documentazione da allegare

Resto al Sud: valutazione delle domande

Le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione (salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti). Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie.

Invitalia verifica il possesso dei requisiti e poi esamina nel merito le iniziative, anche attraverso un colloquio con i proponenti.

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