Bar e ristoranti: tutti gli aiuti e bonus erogati entro il 2021

Paolo Ballanti 15/07/21
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Colpiti dagli effetti economici delle misure restrittive adottate con l’obiettivo di limitare la diffusione del virus COVID-19, bar e ristoranti godranno di numerose agevolazioni nel 2021, a partire dai recenti sussidi introdotti dal “Sostegni-bis”, entrato in vigore il 26 maggio scorso e in fase di conversione in legge.

A questi si aggiungono i provvedimenti già introdotti nei mesi precedenti, alcuni dei quali in attesa dei decreti attuativi.

Analizziamo la questione in dettaglio.

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Bar e ristoranti: contributi a fondo perduto

A sostegno di bar e ristoranti la platea dei contributi a fondo perduto, riconosciuti dallo scoppio dell’emergenza COVID-19, si è arricchita con i nuovi sussidi previsti dal Decreto “Sostegni-bis” (Decreto legge numero 73 del 25 maggio 2021).

I 15,4 miliardi di euro di risorse pubbliche saranno diretti a finanziare tre distinte tipologie di sussidio:

  • Contributo automatico ai titolari di partita IVA attiva al 26 maggio 2021, già beneficiari dei fondi previsti dal Decreto “Sostegni”;
  • Contributo alternativo a coloro che presentano ricavi o compensi non superiore a 10 milioni di euro nel 2019;
  • Contributo perequativo, collegato al calo degli utili.

Contributo automatico

I titolari di partita IVA attiva al 26 maggio 2021, destinatari del sussidio introdotto dal D.l. “Sostegni”, hanno diritto ad un contributo automatico di pari importo.

Contributo alternativo

Il contributo alternativo è riservato a coloro che svolgono attività d’impresa, arte o professione ovvero producono reddito agrario, sono titolari di partita IVA attiva al 26 maggio 2021 ed altresì residenti o stabiliti nel territorio nazionale.

Sono altresì necessari:

  • Ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro nel 2019;
  • Riduzione del fatturato medio mensile non inferiore al 30% tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021, rispetto al periodo compreso tra il 1° aprile 2019 e il 31 marzo 2020.

L’ammontare varia a seconda che il soggetto beneficiario abbia o meno ricevuto il sussidio previsto dal Decreto “Sostegni”.

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Contributo perequativo

Riservato ai soggetti che:

  • Svolgono attività d’impresa, arte o professione ovvero producono reddito agrario;
  • Sono titolari di partita IVA attiva al 26 maggio 2021;
  • Hanno registrato ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro nel 2019;

il contributo perequativo sarà riconosciuto al netto dei sussidi già ricevuti, per un ammontare da definirsi con apposito decreto del Ministro dell’economia e delle finanze.

Bar e ristoranti: IVA ridotta per asporto

La Legge di bilancio 2021 (L. n. 178 del 30 dicembre 2020) ha riconosciuto, con efficacia retroattiva, l’applicazione dell’IVA ridotta al 10% per, si legge nell’articolo 1 comma 40, le “cessioni di piatti pronti e di pasti che siano stati cotti, arrostiti, fritti o altrimenti preparati in vista del loro consumo immediato, della loro consegna a domicilio o dell’asporto”.

La misura non si estende tuttavia alle bevande, soggette all’aliquota ordinaria, per le quali si parla di “somministrazione” anziché “asporto e consegna a domicilio”.

Bar e ristoranti: credito d’imposta cuochi professionisti

I cuochi professionisti presso alberghi e ristoranti, titolari di un rapporto di lavoro dipendente o autonomo, possono godere di un credito d’imposta pari al 40% delle spese sostenute (tra il 1° gennaio 2021 ed il 30 giugno 2021) per:

  • Acquisto di beni strumentali durevoli;
  • Partecipazione a corsi di aggiornamento professionale;

strettamente funzionali allo svolgimento della mansione. A prevederlo la già citata Legge di bilancio 2021.

Il credito potrà essere goduto:

  • Nel limite massimo di 6 mila euro;
  • Nel rispetto del tetto di spesa fissato in un milione di euro per ciascuna delle annualità 2021, 2022 e 2023.

Le modalità applicative del contributo dovranno tuttavia essere definite con apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro del lavoro e dell’economia.

Bar e ristoranti: ristorazione nei centri storici

Il Decreto “Sostegni” (D.l. n. 41 del 22 marzo 2021) ha istituito, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, un fondo pari a 200 milioni di euro. Le risorse saranno ripartite tra Regioni e Province autonome con lo scopo di sostenere le categorie economiche particolarmente colpite dall’emergenza COVID-19, ivi comprese le attività di ristorazione operanti nei centri storici.

Bar e ristoranti senza dehors

Con lo scopo di favorire la continuità delle attività economiche penalizzate dalle misure restrittive introdotte per il contenimento della pandemia, il D.l. “Sostegni-bis” ha istituito un apposito fondo pari a 100 milioni di euro per l’anno 2021.

Le risorse saranno destinate alle realtà chiuse per almeno quattro mesi, collocati nel periodo dal 1° gennaio 2021 alla data di conversione in legge del “Sostegni-bis”. Si pensi ad esempio ai ristoranti senza dehors.

I dettagli sui soggetti beneficiari e l’ammontare dei sussidi saranno disciplinati con apposito decreto del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze.

Bar e ristoranti: credito d’imposta per sanificazione

Il “Sostegni-bis” ha riproposto il credito fiscale per le spese di sanificazione degli ambienti nonché l’acquisto di dispositivi di protezione individuale.

L’intervento, finanziato con 200 milioni di euro per l’anno 2021, è riconosciuto a esercenti attività d’impresa, arte o professione, oltre a enti non commerciali (comprese gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti) e strutture ricettive extra alberghiere.

Il credito d’imposta spetta in misura pari al 30% delle spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021, sino ad un massimo di 60 mila euro per beneficiario.

I profili operativi per il godimento del contributo saranno definiti con apposito provvedimento direttoriale dell’Agenzia entrate.

Bar e ristoranti: esonero canone RAI

Tra le misure ritoccate in sede di conversione in legge del “Sostegni” figura l’esonero dal pagamento del canone RAI 2021 per:

  • Strutture ricettive;
  • Somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti, comprese le attività similari svolte da enti del Terzo settore.

Inizialmente prevista nel D.l. n. 41 come una riduzione del 30%, la conversione in Legge numero 69 del 21 maggio 2021 ha portato ad escludere in toto il versamento del canone.

In caso di pagamento del canone da parte dei soggetti beneficiari, avvenuto in data antecedente il 23 marzo 2021, è riconosciuto un credito d’imposta.

Leggi anche “Aiuti Covid settore Turismo: fondo perduto, Tari, crediti d’imposta”

Paolo Ballanti

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