Scadenze fiscali marzo 2021: ecco calendario e adempimenti

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Tra le scadenze fiscali di marzo, spicca la proroga del termine per il versamento delle rate 2020 della rottamazione ter e saldo e stralcio, e della prima rata 2021 con termine di scadenza il 1° marzo.

Con comunicato stampa del 27 febbraio 2021, il Ministero dell’Economia e delle finanze ha infatti anticipato l’emanazione del provvedimento che dispone, il differimento a data ancora da destinarsi del termine di versamento per i molti contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata e che oggi si trovano a fare i conti con le difficoltà economico-finanziarie conseguenti all’emergenza sanitaria.

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Scadenze fiscali marzo 2021: ravvedimento operoso dichiarazione dei redditi

Il 10 marzo scade il termine per l’invio tardivo della dichiarazione dei redditi. Se la dichiarazione è stata omessa alla scadenza ordinaria, ma viene presentata entro 90 giorni, essa si considera valida a tutti gli effetti. La scadenza del modello Redditi, Irpef, Ires e Irap per il 2020 era fissata al 10 dicembre, ed il 10 marzo 2021 scadono i 90 giorni per effettuare l’invio tardivo.

Entro tale data è prevista l’applicazione della sanzione minima di 250 euro, sanabile con ravvedimento operoso. L’importo dovuto con ravvedimento entro 90 giorni sarà pari alla sanzione ridotta ad 1/10 di quella ordinaria, pari quindi a 25 euro. La dichiarazione inviata dopo 90 giorni dalla scadenza sarà invece considerata omessa.

Scadenze fiscali marzo 2021: versamento saldo Iva annuale

Il 16 marzo 2021 torna l’appuntamento per il versamento del saldo Iva annuale. Il versamento dovrà essere effettuato mediante il modello F24 utilizzando il codice tributo 6099. Il saldo potrà anche essere rateizzato con la maggiorazione del 0,33% al mese per ognuna delle rate successive alla prima.

È possibile versare alla data di scadenza per il pagamento delle imposte sui redditi l’importo dovuto maggiorato dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivo alla scadenza del versamento del saldo Iva del 16 marzo 2021.

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Scadenze fiscali marzo 2021: invio e consegna Certificazione Unica

Sempre il 16 marzo scade il termine per l’invio telematico della Certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate, e per la consegna al percipiente. A partire dai dati relativi all’anno d’imposta 2020, la scadenza per l’invio telematico della Certificazione Unica, viene posticipata di alcuni giorni, passando dal 7 al 16 marzo 2021.

Stesso termine per la consegna al percipiente da parte del sostituto d’imposta, e anche in relazione alle CU dei lavoratori autonomi, che può essere invece inviata all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre (con il modello 770).

Scadenze fiscali marzo 2021: invio spese detraibili per il modello 730 precompilato

Entro il 16 marzo, bisognerà trasmettere i dati relativi alle spese detraibili, utili all’Agenzia delle Entrate per predisporre il 730 precompilato. Si dovranno comunicare:

  • i dati relativi agli interessi passivi per contratti di mutuo;
  • i dati relativi ai contributi previdenziali e assistenziali;
  • i dati relativi ai contratti assicurativi e ai premi assicurativi;
  • i dati relativi alla previdenza complementare;
  • i dati relativi alle spese sanitarie rimborsate;
  • i dati riferiti all’anno precedente relativi alle spese funebri;
  • i dati riferiti all’anno precedente relativi alle spese universitarie;
  • le spese di ristrutturazione e di riqualificazione energetica in condominio;

Scadenze fiscali marzo 2021: tassa annuale vidimazione libri sociali

Sempre entro il 16 marzo si dovrà effettuare il versamento della tassa di vidimazione dei libri sociali. I soggetti interessati sono le società di capitali, per le quali è previsto l’obbligo di versamento di un importo commisurato al capitale sociale così stabilito:

  • euro 309,87 se il capitale sociale è inferiore o uguale ad euro 516.456,90;
  • euro 516,46 se il capitale sociale è maggiore ad euro 516.456,90.

Scadenze fiscali marzo 2021: adempimenti periodici Iva, Irpef e INPS

Agli adempimenti di meta mese, si unisce anche la scadenza di quelli periodici, del 16 marzo, che riguardano i contribuenti titolari di partita Iva. Il versamento Irpef riguarda le ritenute alla fonte operate su:

  • redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente;
  • redditi di lavoro autonomo;

I contributi Inps dovuti dal datore di lavoro e relativi alle retribuzioni erogate nel mese di febbraio 2021 potranno essere pagati con lo stesso modello F24.

I contribuenti con liquidazione Iva mensile dovranno versare l’imposta dovuta utilizzando il modello F24 e il codice tributo 6002.

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Scadenze fiscali marzo 2021: Intrastat mensili e comunicazione cessione del credito

Entro il 25 marzo 2021 gli operatori con obbligo mensile, dovranno trasmettere telematicamente gli elenchi Intrastat relativi alle operazioni intracomunitarie effettuate nel mese di febbraio. La scadenza riguarda i contribuenti con obbligo di presentazione degli elenchi Intrastat a cadenza mensile, ovvero coloro che hanno effettuato operazioni per un importo superiore a 50.000 euro a trimestre.

Entro fine mese invece si potrà esercitare l’opzione della cessione del credito e dello sconto in fattura per il superbonus 110% ed i bonus casa ordinari.

L’invio della comunicazione consente di fruire dei bonus fiscali sui lavori in casa mediante:

  • cessione del credito ad altri soggetti, banche comprese;
  • richiesta di applicazione dello sconto in fattura da parte del fornitore.

Scadenze fiscali marzo 2021: invio modello EAS                                                

Tra gli adempimenti di fine marzo, vi è infine l’invio del modello EAS, ovvero l’obbligo previsto per i soggetti del terzo settore, per comunicare le variazioni intervenute nel corso del 2020 e per fruire delle agevolazioni fiscali previste dalla legge. La presentazione del modello EAS rappresenta uno dei principali obblighi delle associazioni senza scopo di lucro che usufruiscono delle agevolazioni fiscali previste dall’articolo 30, comma 1 del D.L. 185/2008.

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Giuseppe Moschella

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