Governo Draghi, parte il secondo giro di consultazioni: i dubbi sulla squadra

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Partirà questo pomeriggio la nuova tornata di consultazioni per riuscire a risolvere gli ultimi dubbi sulla nascita del Governo Draghi. Sabato, al termine del primo giro, si era delineata la più favorevole delle ipotesi, una larghissima maggioranza e apertura da parte di tutti i partiti con l’eccezione di Fratelli d’Italia che opta per un’opposizione costruttiva.

Una maggioranza che non necessariamente si traduce in stabilità. Si rende infatti più difficile per Draghi in questo momento trovare il giusto compromesso e una mediazione adeguata tra tutte le parti che hanno espresso il loro sostegno a un esecutivo presieduto dall’ex governatore della Banca d’Italia. La linea di governo dovrà tenere conto delle proposte del centrosinistra e da quelle dell’area di centrodestra, mediando anche tra posizioni più dure come quelle della Lega.

Stesso ragionamento si applica anche alla squadra di governo. Abbiamo parlato qui dei possibili nomi all’esecutivo, c’è l’idea di formare un mix tra tecnici e politici, a questi ultimi potrebbero appartenere i sottosegretari. Non mancherebbe una certa continuità, soprattutto con i ministeri che più hanno lavorato nell’ultimo periodo e per i quali sarebbe controproducente ricominciare da zero con un nome nuovo, primo su tutti il Ministro della Salute seguito da quello per gli Affari Regionali. Allo stesso tempo, sembra difficile che gli esponenti di punta di Lega e PD possano sedere allo stesso tavolo in Consiglio dei Ministri.

Il premier dimissionario Conte, all’assemblea online degli eletti 5 stelle che si è svolta nella giornata di ieri, è intervenuto sostenendo la necessità per il Movimento di far parte del governo Draghi, ma non dando la propria disponibilità ad entrare lui stesso nell’esecutivo. Nella stessa assemblea ha espresso i propri dubbi sulla partecipazione della Lega al governo che potrebbe ostacolare il piano politico della coalizione 5 stelle-PD-LeU, soprattutto per quanto riguarda l’ambiente. Non sono ancora state placate le onde di una possibile scissione interna al Movimento, sono almeno 20 i parlamentari pronti ad abbandonare la nave in caso di un governo a maggioranza allargata, ma si teme si possa arrivare anche a 40 nomi.

Sono molte le cose da fare e nel più breve tempo possibile. Tra i temi più importanti c’è la questione del nuovo Decreto Ristori che potrebbe anche subire delle modifiche visto il cambio di rotta del governo: una figura che proviene dal mondo dell’economia potrebbe rivedere infatti le politiche dei ristori, concentrandosi meno sui bonus e più sugli investimenti per la ripresa. Tra gli altri punti urgenti figurano sicuramente l’attuazione del piano vaccinale che prosegue ancora a rilento e delle misure che riguardano il mondo del lavoro. Ricordiamo infatti che il 31 marzo scade il termine dell’ultima proroga al blocco dei licenziamenti. Urgono quindi nuove misure per tutelare i lavoratori mentre anche le imprese chiedono politiche differenziate. Anche il Recovery Plan è tra quei provvedimenti che richiedono piena attenzione da parte del governo, e anche in questo caso sarà difficile trovare un accordo tra le forze europeiste ed euroscettiche che andrebbero a formare la compagine di governo.

Draghi potrebbe salire al Colle già domani, sebbene sia più probabile che sciolga la riserva a partire dalla giornata di mercoledì. Il secondo turno di consultazioni finirà infatti domani, poi toccherà al premier incaricato formare una lista di nomi che possano stabilizzare un’alleanza molto difficile, e presentarla al Presidente Mattarella. Prove molto ardue per il governo Draghi già prima della partenza, ma l’interesse nazionale potrebbe rappresentare un forte stimolo alla stabilità delle forze presenti in Parlamento.

Governo Draghi: il calendario del secondo giro di consultazioni

Di seguito il calendario del secondo turno di consultazioni, fornito dalla Camera con un comunicato stampa. Come successo in precedenza per il primo turno, si parte con i gruppi minori per finire nella giornata di domani con Lega e Movimento 5 stelle, entrambi destinati a essere gli aghi della bilancia del nuovo governo.

Lunedì 8 febbraio 2021
  • Ore 15-15.15 Gruppo Misto della Camera – Minoranze linguistiche;
  • Ore 15.30-15.45 MAIE – Movimento associativo italiani all’estero- PSI;
  • Ore 16-16.15Azione – + Europa – Radicali italiani (Camera e Senato);
  • Ore 16.30-16.45 Noi con l’Italia – USEI – Cambiamo! – Alleanza di centro (Componente Gruppo Misto Camera) Idea e Cambiamo (Componente Gruppo Misto Senato);
  • Ore 17-17.15 Centro Democratico – Italiani in Europa (Componente Gruppo Misto Camera);
  • Ore 17.30-18 Gruppo Per le autonomie (SVP – PATT, UV) del Senato.
Martedì 9 febbraio 2021
  • Ore 11-11.30 Gruppo Europeisti – MAIE- Centro Democratico Senato;
  • Ore 11.45-12.15 Gruppo Liberi e Uguali Camera – Componente Liberi e Uguali Senato;
  • Ore 12.30-13 Gruppi Italia Viva della Camera e Italia Viva-PSI del Senato;
  • Ore 13.15-13.45 Gruppi Fratelli d’Italia della Camera e del Senato;
  • Ore 15-15.30 Gruppi Partito Democratico della Camera e del Senato;
  • Ore 15.45-16.15 Gruppi Forza Italia – Berlusconi Presidente (Camera e Senato);
  • Ore 16.30-17 Gruppi Lega-Salvini Premier della Camera Lega-Salvini Premier – Partito Sardo d’Azione del Senato;
  • Ore 17.15-17.45 Gruppi MoVimento 5 Stelle della Camera e del Senato.

Governo Draghi: tutte le tappe per la formazione del nuovo esecutivo

(FOTO quirinale.it)

Alessandro Sodano

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