Autocertificazione spostamenti 2020: le zone e i casi in cui è obbligatorio esibirla

Quando è necessaria l’autodichiarazione? Qui le risposte per le Regioni gialle, arancioni e rosse e il modulo da scaricare

Paolo Ballanti 04/12/20
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(Foto Ministero dell’interno) Il Dpcm del 3 novembre 2020 al fine di contenere la diffusione del virus COVID-19 ha diviso il territorio nazionale in tre zone, distinte in base alle restrizioni in vigore dal 6 novembre fino al 3 dicembre prossimo: zone gialle con restrizioni contenute e coprifuoco dalle 22 alle 5; zone arancioni con restrizioni un po’ più dure e la preclusione agli spostamenti fuori dal Comune di residenza; zone rosse con stop assoluto agli spostamenti.

Ora, in vista delle festività natalizie, per evitare la terza ondata di contagi di gennaio, il governo ha emanato un ulteriore decreto che conferma, e di fatto inasprisce la misure restrittive e i divieti: il 3 dicembre è stato approvato il Dpcm Natale, in vigore dal 4 dicembre al 6 gennaio 2021.

Le motivazioni che consentono comunque alle persone di muoversi devono essere attestate con un’apposita autodichiarazione, su moduli prestampati a disposizione delle forze di polizia statali e locali. Copia in pdf da stampare e compilare è disponibile sul portale del Ministero dell’interno.

Il modello da utilizzare è lo stesso allegato al Dpcm del 24 ottobre scorso, come peraltro confermato dal Ministero dell’interno nella circolare del 7 novembre 2020, con cui il dicastero esamina le nuove restrizioni in vigore.

Il modulo su tutto il territorio nazionale è sempre lo stesso. Anche se cambiano le regole e restrizioni per zone rosse, arancioni, gialle. 

Autocertificazione in zona gialla: come funziona

Per i territori in zona gialla l’autocertificazione è necessaria solo durante il coprifuoco dalle 22 alle 5, in cui sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da:

  • Esigenze lavorative;
  • Situazioni di necessità;
  • Motivi di salute.

In tutte le altre ore della giornata non è richiesta alcuna autocertificazione per giustificare i propri spostamenti. Viene tuttavia fortemente raccomandato di non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati, al di fuori della fascia oraria 22-5, salvo per:

  • Esigenze lavorative;
  • Esigenze di studio;
  • Motivi di salute;
  • Situazioni di necessità;
  • Svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.

Autocertificazione in zona arancione: come funziona

Per i territori in zona arancione l’autocertificazione è necessaria:

  • Per giustificare gli spostamenti dalle 22 alle 5, consentiti esclusivamente per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
  • Per giustificare gli spostamenti al di fuori del Comune di residenza nella fascia oraria dalle 5 alle 22.

In particolare, con riferimento all’ultimo punto, è vietato recarsi in altri Comuni o Regioni eccezion fatta per:

  • Comprovate esigenze lavorative;
  • Situazioni di necessità;
  • Motivi di studio o di salute;
  • Svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel Comune di residenza (la circolare del Ministero dell’interno cita ad esempio uffici pubblici, esercizi commerciali o centri servizi per l’assistenza fiscale o previdenziale).

Sono in ogni caso consentiti gli spostamenti motivati dall’esigenza di garantire lo svolgimento della didattica in presenza.

Autocertificazione in zona rossa: come funziona

Nelle zone rosse l’autocertificazione è necessaria al fine di giustificare qualsiasi spostamento, consentito esclusivamente per:

  • Comprovate esigenze lavorative;
  • Situazioni di necessità;
  • Motivi di salute.

Restano consentite le attività motorie in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza interpersonale di un metro e con l’utilizzo della mascherina. È altresì ammesso lo svolgimento di attività sportive all’aperto e in forma individuale, osservando la distanza interpersonale di due metri, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici. In tutte le fattispecie appena citate si raccomanda prudenzialmente di portare con sé l’autocertificazione compilata.

Autocertificazione: il modulo 

Il modello di autodichiarazione necessario per motivare gli spostamenti è lo stesso previsto dal DPCM del 24 ottobre 2020. La dichiarazione, resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del d.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000.

>> SCARICA QUI IL MODULO 

All’interno del documento dovranno essere riportati i propri dati personali, in particolare:

  • Cognome e nome;
  • Domicilio;
  • Residenza;
  • Estremi del documento di identità;
  • Utenza telefonica.

Successivamente si dichiara, sotto la propria responsabilità, di essere a conoscenza delle misure di contenimento disposte a livello nazionale, regionale o comunale.

Infine, l’interessato dovrà selezionare il motivo che giustifica lo spostamento tra:

  • Motivi di lavoro;
  • Motivi di salute;
  • Altre motivazioni ammesse dalla normativa.

Ultimo aspetto da precisare è l’indirizzo di partenza e quello di destinazione.

Il documento dovrà essere datato e firmato dal dichiarante, oltre che dall’operatore di polizia che effettuerà il controllo.

Autocertificazione per motivi di lavoro

A fronte di spostamenti giustificati da motivi di lavoro, oltre all’autocertificazione, possono essere forniti agli organi di controllo ulteriori elementi rilasciati dall’azienda come, ad esempio, il tesserino o badge di ingresso.

Controlli successivi

Come riportato nelle faq del Governo, la veridicità di quanto riportato nell’autocertificazione sarà oggetto di verifiche successive da parte degli organi di controllo. L’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato, punibile ai sensi dell’articolo 495 del Codice Penale con la reclusione da uno a sei anni.

Zone gialle, rosse e arancioni: mappa delle Regioni

Il 4 dicembre sono state annunciate modifiche ai colori delle Regioni, e da domenica 6 dicembre è attiva questa suddivisione:

  • nell‘Area gialla: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto;
  • nell’Area arancione: Basilicata, Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana, Valle d’Aosta;
  • nell’Area rossa: Abruzzo.

Paolo Ballanti

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