Pensioni di settembre: cedolino, rimborsi 730, aumento invalidità (?). Le novità

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Settembre rappresenta per i pensionati un mese pieno di novità per le pensioni: dai rimborsi IRPEF scaturenti dalla dichiarazione dei redditi (modello 730), all’aumento delle pensioni d’invalidità, passando infine per la liquidazione della quattordicesima mensilità. Un mese, insomma, ricco di belle novità. Non dimentichiamo, inoltre, che come già accaduto nei mesi scorsi, anche per il cedolino pensionistico di settembre è stato possibile ottenere l’assegno in via anticipata, ossia qualche giorno prima del normale, a causa del divieto di assembramenti presso gli sportelli di Poste italiane.

L’accesso, infatti, è stato scaglionato in 6 giorni in base alle iniziali del cognome del titolare della prestazione, dal 26 agosto 2020 al 1° settembre 2020. Si ricorda, a tal proposito, che l’erogazione anticipata spetta unicamente per coloro che ritirano la pensione ancora presso gli sportelli postali. Infatti, per coloro che ricevono l’assegno pensionistico su un conto corrente bancario o postale, la liquidazione avviene secondo le ordinarie tempistiche.

Ma andiamo in ordine e vediamo nel dettaglio tutte le novità per quanto riguarda il pagamento delle pensioni di settembre.

Pagamento pensioni di settembre: quattordicesima mensilità

In merito alla quattordicesima mensilità, solitamente concessa nel mese di luglio, l’INPS ha avuto modo di chiarire che a seguito della lavorazione dei redditi 2017 rientrati successivamente all’elaborazione massiva per la concessione del predetto emolumento, è stata effettuata un’ulteriore lavorazione d’ufficio per attribuire il beneficio ai soggetti precedentemente esclusi per assenza delle predette informazioni reddituali.

Di conseguenza, gli interessati riceveranno la comunicazione dedicata e il pagamento sarà effettuato con la rata di pensione di settembre 2020 al netto di eventuali recuperi per somme aggiuntive non dovute relative ad anni precedenti.

Pagamento pensioni di settembre: conguaglio 730

Sempre relativamente al mese di settembre 2020, l’INPS ha affermato che prosegue l’abbinamento dei conguagli dei modelli 730 i cui flussi siano pervenuti all’Agenzia delle Entrate dopo il 3 luglio. Ricordiamo, infatti, che l’emergenza sanitaria ha fatto sì che il Governo rinviasse molti appuntamenti fiscali. Tra questi vi è anche la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi, normalmente fissata al 23 luglio mentre quest’anno è prevista al 30 settembre 2020.

Sul predetto mese, quindi, si procede:

  • al rimborso dell’importo a credito del contribuente;
  • alla trattenuta, in caso di conguaglio a debito del contribuente.

Da conguaglio IRPEF per la pensione, quindi, può derivare un credito (un aumento nel cedolino) o un debito (un taglio). Le operazioni di addebito o accredito scattano dal secondo mese successivo a quello di ricezione del prospetto di liquidazione. Ciò significa che nel cedolino di agosto è stato effettuato il conguaglio per coloro che sono stati tra i primi a presentare la dichiarazione dei redditi già nelle prime settimane di giugno.

In ogni caso, l’eventuale rateazione degli importi a debito risultanti dalla dichiarazione dei redditi deve obbligatoriamente concludersi entro il mese di novembre. Ne deriva che, qualora la risultanza contabile sia stata ricevuta dall’Istituto nei mesi successivi a quello di giugno, non sarà possibile garantire il numero di rate scelto dal dichiarante per il versamento dei debiti d’imposta.

Ma come è possibile verificare le risultanze contabili della dichiarazione e i relativi esiti? Ebbene, il contribuente munito di PIN e che abbia indicato l’INPS quale sostituto d’imposta per l’effettuazione dei conguagli del modello 730/2020, può rivolgersi al servizio online “Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino”, presente sul portale istituzionale e disponibile anche sull’app “INPS mobile”.

Pagamento pensioni di settembre: aumento invalidi

Buone notizie per le pensioni di invalidità. Per queste ultime, il “Decreto Agosto” (D.L. n. 104/2020) ha confermato che l’importo passa da circa 286 euro al mese a 651,51 euro mensili. Il decreto, sul punto, ha una duplice importanza:

  • da un lato ha ufficilizzato l’aumento;
  • dall’altro ha stanziato le risorse che dovrebbero servire a coprire gli importi delle pensioni.

Ricordiamo, però, che non tutti gli invalidi civili al 100% potranno beneficiare dall’aumento previsto per i trattamenti di invalidità, in quanto l’aumento è limitato agli invalidi totali ed è vincolato ad un limite di reddito.

A riguardo, si attendevano indicazioni operative sull’entrata in vigore degli aumenti, ma attualmente ancora non è stata pubblicata alcuna norma di attuazione. Nel mese di settembre quindi l’aumento delle pensioni non c’è ancora stato.

Infatti, la pensione di invalidità è garantita a quanti abbiano redditi non superiori a 16.982,49 euro annui, l’aumento, invece, spetta solo a coloro che abbiano un reddito personale inferiore a 8.469,63 euro.

Daniele Bonaddio

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