Coronavirus: tutte le agevolazioni e i bonus per medici, infermieri e operatori sanitari

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In un contesto di forte crisi sia economica che sanitaria, dovuta della diffusione del Coronavirus, si è reso necessario intervenire in favore di tutti coloro che in prima linea lottano per salvare vite umane. Stiamo parlando naturalmente di tutti i medici, infermieri e operatori sanitari che durante la pandemia hanno lavorato incessantemente, venendo spesso anche contagiati dai pazienti stessi. Dunque, al fine di premiare queste figure professionali, il Governo ha introdotto una serie di agevolazioni con i vari decreti legge emanati negli ultimi mesi. Ma non solo: anche le singole regioni hanno ritenuto opportuno prevedere specifici benefici per aiutare economicamente il personale sanitario.

La prima importante agevolazione riguarda il cd. “voucher baby-sitting”. Una misura che è stata inizialmente introdotto dal “Decreto Cura Italia” e successivamente estesa dal “Decreto Rilancio”. Infatti, in alternativa del congedo parentale straordinario di 15 giorni previsto dal D.L. n. 18/2020, è stata introdotta la possibilità di fruire di un bonus per i servizi di baby-sitting, nel limite massimo complessivo di 600 euro da utilizzare per prestazioni effettuate nel periodo su indicato. Il bonus viene erogato mediante l’istituto del “Libretto Famiglia”. Per i lavoratori dipendenti del settore sanitario, invece, l’importo è aumentato a 1.000 euro. Ora, con il “Decreto Rilancio”, il voucher baby-sitting è stato sia prorogato che aumentato nell’importo.

Ma andiamo con ordine e vediamo nel dettaglio tutti gli aiuti, premi e agevolazioni per operatori sanitari.

Decreto Rilancio: tutte le misure e gli aiuti confermati per le famiglie

Voucher baby-sitting per operatori sanitari

Per l’anno 2020, a decorrere dal 5 marzo e sino al 31 luglio 2020, in alternativa al cd. “congedo COVID-19”, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato hanno diritto a fruire, per i figli di età non superiore ai 12 anni, di uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di 1.200 euro.

L’agevolazione economica potrà essere riconosciuta, oltre che per l’acquisto di servizi di baby-sitting, anche per l’iscrizione:

  • ai servizi integrativi per l’infanzia;
  • ai centri estivi;
  • ai servizi socio educativi territoriali;
  • ai centri con funzione educativa e ricreativa;
  • ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.

Da notare, inoltre, che la fruizione del bonus per servizi integrativi per l’infanzia è incompatibile con la fruizione del bonus asilo nido di cui all’art. 1, co. 355 della L. n. 232/2016, come modificato dall’art. 1, co. 343, della L. n. 160/2019.

Diversamente, per i lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori sociosanitari, l’importo dei servizi di baby-sitting per l’assistenza e la sorveglianza dei figli minori fino a 12 anni di età è innalzato al valore di 2.000 euro.

Bonus baby sitter: a chi spetta, domanda, importi, pagamenti. La guida completa

Bonus operatori sanitari: assunzione di co.co.co. nel settore sanitario

Al fine di rafforzare i servizi infermieristici, le aziende e gli enti del SSN possono utilizzare forme di lavoro autonomo, anche di co.co.co., con decorrenza dal 15 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, con infermieri che non si trovino in costanza di rapporto di lavoro subordinato con strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private accreditate, in numero non superiore a otto unità infermieristiche ogni 50.000 abitanti.

Per le attività assistenziali svolte è riconosciuto agli infermieri un compenso lordo di 30 euro ad ora, inclusivo degli oneri riflessi, per un monte ore settimanale massimo di 35 ore.

Covid: incrementate le risorse delle borse di studio per specializzandi

Al fine di aumentare il numero dei contratti di formazione specialistica dei medici è autorizzata l’ulteriore spesa di:

  • 105 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2020 e 2021;
  • 109,2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024.

Covid: una tantum per operatori sanitari nella regione Lombardia

La regione Lombardia ha previsto un investimento di 82 milioni di euro, di cui 40 milioni di euro di provenienza statale e 42 milioni di euro stanziati invece direttamente dalla regione, finalizzato a erogare un contributo una tantum ai professionisti sanitari impegnati sul campo.

In particolare:

  • le unità di degenza COVID con assistenza ventilatoria invasiva, PS e 118, attività con prevalente presenza di aerosol (fascia A1), riceveranno un importo una tantum in busta paga pari a 730 euro;
  • le unità di degenza COVID con prevalente attività con assistenza ventilatoria non invasiva (fascia A2), riceveranno un importo una tantum in busta paga pari a 425 euro;
  • le unità di degenza COVID (sia confermati che sospetti) che non necessitano di assistenza respiratoria (fascia B), riceveranno un importo una tantum in busta paga pari a 275 euro;
  • il personale a contatto con utenza esterna territoriale (domiciliare, unità di degenza “NO COVID”, Aree ambulatoriali, attività amministrative in presenza (fascia C), riceveranno un importo una tantum in busta paga pari a 875 euro;
  • il personale operante in smart working, riceverà in busta paga un importo una tantum pari a 375 euro.

Covid: una tantum per operatori sanitari in Emilia Romagna, nel Lazio e in Toscana

In Emilia Romagna e nel Lazio, invece, a tutto il personale in corsia o comunque attivo nel fronteggiare l’emergenza verrà elargito un bonus di 1.000 euro.

Diverso, invece, l’intervento della Toscana: la giunta ha previsto un’integrazione salariale da 20 a 45 euro al giorno verso i professionisti sanitari per il periodo dal 17 marzo al 30 aprile, con aumenti più alti a seconda dell’esposizione al rischio contagio.

Covid: premio di 100 euro

Non dimentichiamo, inoltre, che il personale sanitario che ha prestato servizio presso strutture private, durante il mese di marzo, ha diritto anche al premio di 100 euro.

Ne hanno diritto esclusivamente i lavoratori titolari di redditi di lavoro dipendente di cui all’art. 49, co. 1, del Dpr. n. 917/1986 (Tuir), che possiedono un reddito complessivo dell’anno precedente di importo non superiore a 40.000 euro. Ai fini della verifica del rispetto del limite di 40.000 euro, bisogna considerare esclusivamente il reddito di lavoro dipendente assoggettato a tassazione progressiva IRPEF e non anche quello assoggettato a tassazione separata o ad imposta sostitutiva.

Covid: altre agevolazioni per operatori sanitari

Oltre alle predette agevolazioni è stata prevista anche l’esenzione del pagamento del pedaggio autostradale per tutti i medici e gli operatori sanitari impegnati nella lotta al virus. Per aver diritto al beneficio occorre inviare il modulo di autocertificazione specifico, scaricabile dal sito di Autostrade, all’indirizzo mail agevolazionecovid19@aiscat.it.

È stato attivato, inoltre, un servizio di taxi gratuito per il personale medico sanitario nelle città di Roma e Milano grazie al servizio Freenow e all’app “Mytaxi” all’interno della quale è stata inserita la specifica funzione “Eroi” con la quale usufruire della tariffa speciale per le corse gratuite.

Infine, per tutti i medici, infermieri e operatori sanitari delle province di Messina e Reggio Calabria che viaggiano tra le dure città è stata attivata la possibilità di usufruire gratuitamente del traghetto sullo Stretto di Messina. Tale servizio viene effettuato esclusivamente con la compagnia Blueferries e può essere usufruito semplicemente comunicando la targa della propria auto.

Daniele Bonaddio

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