Indennità Accompagnamento 2020: domanda, requisiti, nuovo importo

Redazione 14/02/20
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Indennità Accompagnamento 2020: cambia l’importo. Dal 2020 le somme erogate saranno leggermente più alte. Anche se l’aumento è davvero irrisorio è comunque doveroso darne notizia.

Inoltre, già nel 2019 sono entrate in vigore alcune novità Inps, che con un messaggio aveva introdotto procedure di richiesta più semplici. Almeno in alcuni casi.

Il 1° Gennaio 2019, è infatti scattata la nuova procedura semplificata per presentare domanda di accompagnamento. Il riferimento è al messaggio Inps numero 4463 del 28 novembre 2018 e le nuove regole si rivolgono a persone di età superiore a 65 anni (non più in età lavorativa).

Vediamo in dettaglio cos’è l’indennità di Accompagnamento, il contenuto della nota Inps e cosa cambierà dal prossimo anno per questa misura assistenziale.

Leggi anche “Indennità accompagnamento: chi ne ha diritto e come chiederla”

Indennità Accompagnamento 2020: cos’é e come funziona

L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica concessa dall’Inps, erogata a favore di cittadini invalidi civili totali (100% di invalidità), a causa di minorazioni fisiche o psichiche, con impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore oppure con incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.

Per essere riconosciuta deve essere effettuata un’apposita domanda all’Istituto di previdenza, allegando tutta una serie di documenti per l’accertamento della condizione di invalidità.

L’Indennità di accompagnamento, accertati i requisiti, viene riconosciuta a prescindere dall’età della persona. Si possono avere 25 anni come 50 o 70 anni. E viene anche erogata a prescindere dal reddito della persona. È un aiuto concesso solo sulla base delle minorazioni certificate.

Invalidità totale significa avere una percentuale del 100 per cento di invalidità.

Indennità accompagnamento 2020: a chi spetta

Come anticipata sopra, l’accompagno spetta ai cittadini per i quali sia stata accertata la totale inabilità (100%), residenti in forma stabile in Italia, indipendentemente dal reddito personale annuo e dall’età.

L’indennità è riconosciuta a chi:

  • è stato riconosciuto totalmente inabile (100%) per minorazioni fisiche o psichiche;
  • è impossibilitato a deambulare autonomamente, senza l’aiuto permanente di un accompagnatore oppure a compiere gli atti quotidiani della vita senza un’assistenza continua;
  • è cittadino italiano;
  • è cittadino straniero comunitario iscritto all’anagrafe del comune di residenza;
  • è cittadino straniero extracomunitario in possesso del permesso di soggiorno di almeno un anno,
  • ha residenza stabile e abituale in Italia.

Ai minori titolari di indennità di accompagnamento, al compimento della maggiore età, viene automaticamente riconosciuta la pensione di inabilità riservata ai maggiorenni totalmente inabili.

Accompagnamento 2020 per diciottenni: come funziona

Se un minorenne diventa maggiorenne, e compie quindi 18 anni, l’Accompagno viene riconosciuto in modo automatico. L’unico obbligo resta quello di presentare il modulo AP70, per certificare il possesso dei requisiti.

Indennità Accompagnamento 2020: quanto spetta

Novità arrivano sull’importo erogato a titolo di indennità di accompagnamento: mentre nel 2019 la somma erogata era 517,84 euro, a partire dal 1° gennaio 2020 spettano 520,29 euro.

Indennità Accompagnamento ciechi assoluti: quanto spetta

Per i ciechi assoluti, l’assegno di accompagnamento nel 2020 è pari a 930,99 euro, corrisposti per 12 mensilità.

Indennità di accompagnamento 2020: durata

Per vedersi riconoscere questa prestazione, il cittadino deve chiedere il riconoscimento dei requisiti sanitari inoltrando la domanda mediante il servizio denominato “Invalidità civile – Invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari”.

Accertato il possesso dei requisiti sanitari e amministrativi previsti, l’indennità viene corrisposta per 12 mensilità, a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. In via eccezionale può essere erogato dalla data indicata dalle commissioni sanitarie nel verbale di riconoscimento dell’invalidità civile inviato dall’Istituto.

Indennità accompagnamento 2020: come chiederla

Per ottenere l’accompagnamento è necessario il riconoscimento della minorazione, previo accertamento medico legale e rilascio del verbale sanitario.

A tal fine, è necessario acquisire dal medico di base il certificato medico introduttivo con il codice allegato, da inserire nella domanda di accertamento sanitario, da inoltrare all’Inps mediante il servizio “Invalidità civile – Procedure per l’accertamento del requisito sanitario (InvCiv2010)”.

  • Una volta ottenuto il certificato medico introduttivo e il codice allegato, la domanda si presenta online all’INPS attraverso il servizio dedicato.
  • In alternativa si può fare domanda tramite gli enti di patronato o le associazioni di categoria dei disabili (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS), usufruendo dei servizi telematici offerti dagli stessi.

Posso percepire l’Accompagnamento se lavoro?

Si. L’Indennità di accompagnamento è assolutamente compatibile con il lavoro dipendente o autonomo. Si percepisce infatti a prescindere dall’età e dal reddito.

L’Accompagnamento è compatibile con la pensione di inabilità?

Si. L’indennità di accompagnamento è compatibile e cumulabile con la pensione di inabilità, le pensioni e le indennità di accompagnamento per i ciechi totali o parziali.

Casi di incompatibilità dell’Accompagnamento 2020

L’indennità di accompagnamento è incompatibile con le prestazioni simili erogate per cause di servizio, lavoro o guerra, salvo il diritto di opzione per il trattamento più favorevole.

Indennità Accompagnamento 2019: procedura semplificata, novità Inps

Ed eccoci al punto cruciale: le novità Inps in merito alla procedura semplificata per richiedere l’indennità di accompagnamento 2019.

A partire dal 1° gennaio 2019 entrerà a regime il procedimento di semplificazione delle modalità di accesso alla prestazione assistenziale dell’indennità di accompagnamento per i cittadini non più in età lavorativa (ultrasessantacinquenni).

In pratica, con questa possibilità il cittadino può anticipare al momento della presentazione della domanda di invalidità civile le informazioni di natura socio-economica contenute nel modello AP70, di norma comunicate solo al termine dell’esito positivo della fase sanitaria.

Si tratta della comunicazione anticipata dei seguenti dati:

  • eventuali ricoveri,
  • delega alla riscossione di un terzo (Quadro G) o in favore delle associazioni (Quadro H),
  • indicazione delle modalità di pagamento (Quadri F1 o F2).

Grazie all’acquisizione anticipata di tali informazioni è stato possibile, una volta definito positivamente l’iter dell’accertamento sanitario, l’avvio in tempi brevi del processo di liquidazione della prestazione economica riconosciuta.

Come specificato nel messaggio Inps “terminata con esito positivo la fase sperimentale, a partire dal 1° gennaio 2019 tale modalità di presentazione della domanda di invalidità civile diventerà obbligatoria per tutti i soggetti non più in età lavorativa”.

Indennità accompagnamento semplificata 2020: per quali domande

Si precisa che la semplificazione riguarderà anche le domande di accertamento sanitario presentate da coloro che hanno perfezionato il requisito anagrafico secondo i requisiti previgenti (ad esempio, 66 anni e 7 mesi compiuti tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2018).

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